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"Sono a casa" Esclamò Nina entrando, c'era molto silenzio, ma dovevano sicuramente essere già svegli.

"Dove diamine sei stata?" Mormorò Dena qualche minuto dopo facendosi vedere.

"Tutto bene? Non hai un bell'aspetto" Ammise la ragazza.

"La gravidanza non mi dona" Sbuffò "Ho sempre la nausea e non è che sia stata un granché ultimamente, io e Monroe abbiamo rotto" sistemò i capelli.

"Quindi stai così per un ragazzo?" Rise "Dena non ti credevo così stupida".

"Tra noi due è finita male" Deglutì "Perdonami se sono triste".

"Scusa" Abbassò lo sguardo e la strinse a se.

"Che diamine succede? Pensavo fosse pronto il pranzo" Esclamò Leo vedendole abbracciate.

"Non è nemmeno mezzogiorno" Nina scosse il capo.

"La fame è fame" Precisò.

"Le nostre vite stanno per cambiare" Dena li guardò entrambi e suo fratello si avvicinò.

"Se intendi che le vostre vite sono fottute per non aver usato delle precauzioni" Fece spallucce "Allora si".

"Fanculo Leo" Nina rise.

"Sei stata a casa di quel tipo?" Domandò curioso.

"Si" Annuì "Ti interessa?".

"Beh... è carino, credi sia interessato a quelli come me?" Sorrise.

"Credo che abbia più interesse per quelle come me" Rise "Ma magari puoi vedere se a quel tuo amico interessi" precisò Nina.

"Manuel è il mio ragazzo" Chiarì Leo sorridendo.

"Se preferisci possiamo vederci un'altra volta" Lo tranquillizzò accarezzandogli il braccio.

"No" Deglutì "No, va bene anche adesso" sorrise per poi guardare Nina "C'è un'amica di mia sorella" spostò il braccio di Manuel.

"Perdonami" Disse imbarazzato "Solitamente non mi nascondo" sorrise.

"Mi dispiace, ti giuro che appena posso lo dico a tutti che sono gay" Leo gli strinse una spalla.

"Dovreste presentarmeli, se non chiedo troppo" Disse Dena interrompendoli.

"Non credo che Michael sia a suo agio con troppe persone, è un tipo strano, diciamo solo che non ha tutte le rotelle a posto" Sistemò i capelli.

"Quindi è il ragazzo adatto a te" Leo rise.

"In che senso non ha tutte le rotelle a posto?" Domandò Dena perplessa.

"L'ho incontrato quando andavo in terapia, siamo usciti insieme diverse volte, ma continua a comportarsi in modo strano, però sembrava quasi intenzionato a venerarmi e la cosa non mi dispiace" Ammise.

"Sai che devi lasciarlo immediatamente, vero?" Dena la guardò.

"Voglio solo vedere dove va a finire" Precisò Nina.

"Finirà male" Esclamò sicura.

"Sputa quelle cazzo di pillole o ti uccido" L'altro ragazzo si avvicinò con una mazza da baseball.

"Devo prendere i soldi" Ammise Davie iniziando a vedere in modo strano, la sua vista era confusa ma provò ugualmente a liberarsi dalla presa di quello sconosciuto, ci riuscì, ma poi fu colpito ripetutamente con la mazza.

Non se l'aspettava, non si aspettava di essere aggredito in quel modo, non riusciva più a capire cosa stesse succedendo o dove si trovasse, poi cominciarono a colpirlo. Cominciarono dal petto, lo fecero fino a farlo cadere, una volta a terra fu ripetutamente bastonato sulla schiena e il sedere, smisero solo quando anche Davie smise di lamentarsi e pregarli di smettere.

PERFECT: Il Piacere Della ColpaWhere stories live. Discover now