Capitolo 3

18 0 0
                                    

A scuola non vidi Ezra per un bel po' di tempo.
Quando tornó venne da me come sé quella maledettissima notte non ci fosse mai stata.
"Ehi May! Come stai?"
"Bene... perché così vivace?"
"Nulla. Sono sempre così no?" Disse saltellando dalla felicità, credo.
"Senti per la cosa dell'altra sera... io ti vedo solo come un amico. Sei mio fratello" gli tesi il braccio in avanti con la mano chiusa e il mignolino alzato "Pace?".
Sbuffando, come se fosse una cosa ovvia, mi diede il suo mignolino e, anche se era una cosa per bambini, mi sentì meglio ma lo stesso non mi dimenticherò quel gesto che mi fece cambiare la mia visuale su di lui.
Durante la ricreazione vidi tutte le ragazze che sospiravano guardando lo spiraglio della porta.
La più maleducata, ad un certo punto, fischió addirittura come un ragazzo quando vede un culo di una ragazza.
"Che succede?" Mi avvicinai perché la mia curiosità non la poteva placare nessuno. Nemmeno io.
Invece di fare come tutte quelle galline delle mie compagne, aprì la porta con coraggio e vidi quel verme di spalle.
"Oh ciao ragazze" disse in modo sornione e meschino.
Tutte le altre appena sentirono quella voce, rimasero un lungo istante a guardarlo come se fosse un demone incantatore e poi scapparono ai loro posti.
Rimasi solo io di fronte a quella porta e avevo negli occhi tutta la sfacciataggine che non mi sarei mai tolta di dosso.
"Ciao, come vuoi che ti chiami?" Dissi sottovoce in modo che solo lui mi potesse sentire "decidi tu tra i seguenti: sfigato, stronzo, verme. Quale preferisci di più?"
"Ahah molto spiritosa" Ribattè lui. "Ti ho già detto che non mi devi incrociare mai più"
"Chi è quello che si è messo di fronte alla 5ªM? In cui casualmente si trova una bellissima ragazza con i capelli rossi mossi e gli occhi nocciola, magra e alta di nome Maeve Anderson?".
Lui si girò e se ne andò irritato con passi veloci.

Non ci credo. Un pernottamento. Finalmente!
"Se vi comporterete bene, andremo a Parigi tra due settimane per 4 giorni. Ci saranno diverse classi insieme a noi."
La prof non fece in tempo a dire perché andavamo proprio in quella storica, fantastica e misteriosa città che in classe si sentirono diversi schiamazzi provenienti dagli ultimi banchi. Chi era contentissimo per quella notizia e chi si approfittava di quel momento morto per organizzare il pranzo fuori siccome, alle 15, avremmo avuto lo spettacolo teatrale di Dante Alighieri.
Arrivata a casa andai nell'app dove uscivano tutte le circolari delle gite e dei pernottamenti in particolare e, come tutti i ragazzini di ultimo liceo credo, di notte volevamo stare svegli e magari fare qualche gioco in camera...
O no. Ma è uno scherzo.
Vidi tra le classi che venivano con noi e, guarda caso, c'era pure la 5ªG.
Ma perché a me. Perché sempre con me?
Quello stesso pomeriggio ricevetti un messaggio. Era Noelle.
Purtroppo, vidi meglio ed era Ezra. Come potevo essere così ceca da scambiare una E con una N?
Mi scrisse che mi doveva confessare una cosa e io gli dissi che potevamo incontrarci subito al parco ma lui mi ripetè che voleva dirmela durante la gita o dopo e che non c'entrava nulla con noi due. Si trattava di lui.

Dopo aver pranzato dopo con i miei amici mi ritrovai a scuola vestita dalla Beatrice che non ero. Una donna così angelicata, come dice Dante, e gentile non ero di certo io.
Ripetemmo tutti benissimo e, per fortuna oserei dire, Dante non mi disse (o meglio non gli fecero dire) nulla di sdolcinato nei miei confronti.
Pronta ad andare in bagno per rimettermi i miei vestiti incrociai Alden e tornammo come quella sera al Luna Park ma non mi bloccò mi disse solo "se sai la Divina Commedia così bene allora sappi che nugdsmèrcntrisdaa".
Certo che si doveva essere impegnato per ricordare tutte quelle lettere messe in disordine. Amavo questi giochi di riordinare le parole. Provai in tutti i modi. Nulla da fare. Mi ricordai che mi disse "se sai la Divina Commedia così bene..".
Mi risfogliai tutte le frasi dei tre cantici ma non trovai nulla che centrasse con quelle lettere. La notte mi addormentai con quel pensiero. Dovevo togliermelo dalla testa in ogni modo possibile...

Ma come devo fare...Where stories live. Discover now