Il tragitto verso Seoul fu tranquillo, anzi fin troppo. Da quando si erano riuniti per combattere i Serpents non era ancora successo niente di compromettente che rovinasse tutto.
Eppure i Serpents erano a conoscenza che i Bangtan avrebbero attaccato prima o poi, ma non erano a conoscenza di avere altri di cui preoccuparsi.
Per adesso le piccole coppie che si stavano creando, si erano dedicate soltanto a loro ma ben presto ne avrebbero viste di tutti i colori.
Dopo essere entrati nei tunnel e aver parcheggiato le macchine, si diressero tutti verso l'ingresso e ognuno nella sua rispettiva cella. Si diedero appuntamento per la sera, si sarebbero riuniti nella sala comune alla fine del tunnel.
Hari non si sentiva particolarmente bene. Aveva la nausea e forti crampi al basso ventre, ed era certa che non fossero le mestruazioni. Ricordava come fosse il dolore dell'inizio ciclo, e non si avvicinava minimamente a quello.
Ma poi dovette soffermarsi anche su un dettaglio: aveva un ritardo. Se ne rese conto mentre entrava in camera, seguita da Jungkook, e dopo aver sentito una forte fitta alla gola e una sensazione strana allo stomaco, come se le avessero tirato un pugno, corse in bagno.
Jungkook la guardò con confusione, con le mani in tasca la seguì a passo lento.
<<Hari?>> la chiamò entrando in bagno.
Vedendola chinata sulla tavoletta del water, sembrò prendersi un attimo di panico, non sapendo cosa stesse succedendo e perché stesse vomitato. Non era ubriaca e non stava nemmeno male fino a qualche minuto prima.
Si avvicinò e si mise in ginocchio dietro di lei, raccogliendole i capelli con entrambe le mani, per far sì che non li sporcasse di vomito.
Hari, sentendo la presenza di Jungkook, sembrò rilassarsi di poco e continuò a rigettare.
Si costrinse a buttare tutto fuori, e dopo chiuse la toletta e pigiò il pulsante dello scarico, respirando a fatica.
Poggiò la schiena sul petto di Jungkook e lasciò cadere la testa sulla sua spalla. Aveva dei lacrimoni agli occhi per il troppo sforzo, e anche per paura di scoprire la causa di quel vomito.
Aveva lo stomaco tutto attorcigliato e la gola graffiata.
<<Tutto okay?>> domandò Jungkook abbracciandola da dietro, accarezzandole la pancia per tranquillizzarla.
Hari non rispose, per questo motivo Jungkook si sporse verso il suo viso, e lo vide arrossato mentre delle lacrime solcavano le guance.
Non seppe perché, ma Hari scoppiò a piangere liberandosi dei troppi pensieri e della confusione che occupava la sua mente da giorni. Jungkook non sapeva cosa fare e si alzò, sedendosi sulla soletta, con ancora Hari in ginocchio davanti a lui.
<<Che hai, Hari?>> domandò ancora preoccupato accarezzandole il viso.
<<Mi dispiace tanto, Jungkook.>> singhiozzò abbassando il capo, le scosse del pianto la facevano tremare.
Jungkook mise su un'espressione allarmata e perplessa. <<Per cosa ti dispiace?>>
<<Per tutto!>> esclamò poggiando le mani sulle ginocchia dell'altro e alzando lo sguardo. <<Sono una stronza, non ti meriti una come me.>>
Soffocò i singhiozzi poggiando la fronte sulle sue gambe.
Jungkook alzò lo sguardo e si morse l'angolo delle labbra, fissò il soffitto.
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Just in case we die
Teen FictionDove le strade di due bande di clan differenti si incrociano, i sentimenti esplodono, le paure riappaiono, gli amori si fanno spazio nei loro cuori. Ma l'amore a volte è un sentimento capace di distruggere l'ospite in cui ha voluto rifugiarsi. Inizi...