Desire

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Erano passati giorni da quando vivevano tutti insieme, così tanti che il compleanno di Seokjin stava per avvicinarsi. Le ragazze avevano stretto rapporto con i ragazzi, e Seokjin si stava legando particolarmente a Minji, anche se comunque aveva una sorta di senso di protezione anche per le altre tre. Adesso si consideravano uniti, ma erano comunque i Bangtan e le Hybrids, non si consideravano un gruppo unico. Le ragazze avevano costantemente bisogno dei loro spazi, così come i sette. 

Ci furono degli eventi però, che due ragazze notarono particolarmente... 

1 settimana prima.

Non dormiva da tre giorni, la sua stanza sembrava la stesse soffocando. Era come se le mura si stringessero attorno a lei, e si sentiva al buio, rinchiusa tra quelle quattro mura. Minji si sentiva sola, nonostante tutte le persone attorno a lei. Sentiva come se non avesse nessuno con cui confidarsi, nessuno che potesse capire come mi sentisse. Ed era così, non c'era nessuno che potesse capirlo. Forse.

Uscì fuori dalla finestra e si arrampicò per raggiungere il tetto. Ma qualcuno aveva avuto la sua stessa idea. Se ne stava seduto con le gambe al petto, una sigaretta tra le dita, e le braccia avvolte attorno le ginocchia. I suoi capelli, ormai rossi, gli coprivano il viso.

-"Vedo che abbiamo avuto lo stesso bisogno." -disse passandosi una mano tra i capelli. 

-"Che bisogno?" -chiese lei avvicinandosi e sedendosi accanto a lui.

-"Di respirare." -si voltò mostrando il suo volto. Aveva un piccolo taglio sul setto nasale, ed un livido sulla guancia sinistra.

-"Che hai fatto alla faccia?" -sfiorò la sua guancia sotto il suo sguardo serio e cupo.

-"Ho litigato con Taehyung." -si portò la sigaretta alle labbra rivoltandosi dall'altra parte. Aveva la mano destra fasciata, si intravedeva un po' di sangue ormai fresco.

-"Perché avete litigato?" 

-"Vecchi casini, che vengono tirati ancora in ballo." -sospirò stendendo la gamba destra, appoggiò il gomito sinistro su quella piegata.

-"E chi ha avuto la meglio?" -prese una sigaretta dal suo pacchetto, e se ne accese una anche lei.

-"Io, ovviamente." -ghignò e lanciò la sigaretta arrivata al culmine.

-"Jimin..." -attirò i suoi occhi su di lei. Quei dannati occhi color cioccolato le mettevano timore, ma le piacevano così tanto... -"Ti sono stata lontana, come mi hai chiesto."

Lo aveva fatto, ma stargli lontana non era servito a niente. Jimin la desiderava ancora più di prima, stava andando fuori di testa. E la cosa peggiore era che non sapeva il perché.

-"Si ho notato." -mantenne lo sguardo.

-"Devo continuare?" -chiese un po' titubante spostando lo sguardo sulle sue labbra rosee e carnose.

-"Sì, Minji."-

-"Perché?" -chiese spegnendo la sigaretta sulle tegole, stringendo il suo braccio sinistro.

-"Non sono una brava persona." -distolse lo sguardo. -"Non parlarmi, non guardarmi, e soprattutto non avvicinarti più, Minji." -fece per alzarsi ma lei lo bloccò.

-"Non puoi scegliere per me." -lo attrasse a sé, i loro volti erano così vicini che i nasi riuscivano a sfiorarsi.

-"Minji." -sibilò a denti stretti.

Just in case we dieUnde poveștirile trăiesc. Descoperă acum