12. 𝗽𝗼𝘀𝘁 𝗹𝗶𝘁𝗶𝗴𝗶𝗼

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You got your whole life ahead of you
☀️💐

CAPITOLO SCRITTO DA: -yoursungirl

May's pov :

Augustine mi corre incontro con le lacrime agli occhi «È tutta colpa mia» scuote la testa tenendomi stretta a lei.
«È tutta colpa mia» sussurra ancora.
«Ehy,prima di tutto speigami che succede» la allontano un po' per guardarla negli occhi.

Ha il mascara sbavato e il rossetto rovinato. Gli occhi sono rossi e lucidi, sembra che stia per esplodere da un momento a l'altro.

La accomapagno in camera mia, poco lontano da lì.
La faccio sedere sul mio letto e le do dei fazzoletti.
«Dai, spiegami che succede»

[...]

«Cazzo, è proprio vero che quando si è ubriachi si è onesti» sbuffa con la voce ancora spezzata dal pianto.
«August, non è colpa tua, la copa in un litigio non è mai di una dei due, è sempre di entrambe» Le accarezzo i capelli capelli castani un po' appiccicatici per il sudore.

«Sai May, io ti ho sempre sottovalutata» sorride «invece,sei la sorella migliore» conclude portandosi una mano sullo stomaco «Ma non dirlo a nessuno» mi sussurra divertita.

Si alza di scatto prima di cadere di nuovo sul letto. Scatto in piedi allarmata «Che hai August?» chiedo preoccupata. Lei si tira di nuovo su, sta volta con calma e mi inidica la porta del bagno. «Vomitare» si porta una mano alla bocca e l'altra allo stomaco.

Pa accompagno in fretta al bagno, lei si inginocchia davanti al WC ed inizia a rimmettere anche l'anima.
Le stringo i capelli in una mano mentre con l'altra le tengo la fronte.
«Andrà tutto bene» la rassicuro.
Augustine aveva sempre avuto paura di vomitare, so come ci si sente, anche io ho la stessa paura.

Dopo un po' alza leggermente la testa dal Water e si appoggia con la schiena alla doccia «Grazie YaYa» sorrido divertita da questo nomignolo «Oh, ma che ti ridi?» sembra quasi offesa.
«No nulla» mi guarda storto sbuffando.
Sembra una bambina.

«Cosa vuoi fare?»
«Dormire» mugugna
«Intendo con Avril» paleso.
«Ah, boh, cosa dovrei fare?» sembra disperata, non la ho mai vosta così.
Faccio spallucce cercando di pensare a qualche soluzione valida «Chiederle scusa?» scuote la testa come per negare.

«Cercate di chiarire» una voce dalle mie spalle mi fa voltare. Augustine inizia a piangere.
Alexa.
«Che succede?» chiedo continuando a far oscillare lo sguardo tra le due ragazze. Alexa fa spallucce un po' preoccupata mantre fissa August piangere come una bambina.

«Puoi uscire da qui, cazzo» urla irritata Augustine. L'altra spalanca la bocca rattristita, si volta ed esce portandosi le mani al viso.
«Augusta,che succede?» lei mi guarda negli occhi, fa un respiro profondo.
«Le piace Chris» dice tutto d'un fiato quasi come se le facesse schifo pronunciare quella frase.

«Cazzo...» sospiro.
«Vabbè ma al cuor non si comanda. So che è una cosa orribile, ma alla fine cosa c'è di bello al viorno d'oggi?» tira su col naso e mi fissa.
«L'amore di una sorella»

                                  ☾︎  -> ☼︎

Il cellulare squilla all'improvviso destandomi da quel piacevole sonno che si fa quando si è proprio distrutti.
Leggo sullo schermo il nome di June, rispondo e me lo porto all'orecchio sbuffando.

«Che vuoi?» chiedo irritata.
«Buongiorno anche a te fiorellino bello» posso sentirla sorridire da qui.
«Come sta August?»
«Dorme. Come me fino a poco fa» sussurro.
«Stupida»
Butta giù la chiamata.

Lancio il telefono sul comodino come se fosse una bomba pronta ad esplodere.
Augustine si alza di scatto «Che è successo» chiede stropicciandosi gli occhi assonnati.
«Nulla» sorrido.
Lei si alza e si avvicina al mio letto sedendosi accanto a me.

«Come stai Augusta?» Chiedo sistemandole i capelli spettinati.
«Mi fa ancora un po' male la testa. Per il resto tutto bene» sorride.
Mi guarda negli occhi, fissa.
Il mio cuore inizia a battere più velocemente. Ho... paura?

«Grazie YaYa» mi abbraccia e mi lascia un bacio sulla guancia.
«Hai presente quella foto di mamma?» incrocia le gambe sul letto e mi prende le mani con delicatezza.
Annusico.
«Quello non è papà»
«Ma che dici Augustine»

«È evidente che non sia nostro padre May, insomma, apri gli occhi» tira fuori dalla tasca la piccola fotografia contenuta nel ciondolo raffigurante mamma e l'uomo misterioso.
Indica con l'indice la parte dove sta l'uomo.
«Guarda l'altezza, papà non è mai stato così tanto più alto di mamma» mi fa notare agitando le mani.
«Tu sei pazza August, ora riposati, sei stanca si vede dai tuoi occhi.»

Lei sbuffa prima di girarsi e sistemare il cuscino.
Sono le 6;30 del mattino, di solito a quest'ora si è appena addormentata.
Neanche tempo di alzarmi oer raggiungere il bagno che lei già dorme.

Mi piazzo davanti allo specchio e fisso il mio riflesso.
I capelli biondi spettinati mi ricoprono la fronte.
Le labbra secche chiedono pietà ma io continuo a torturarle con i denti staccando le pellicine.

Prendo gli orecchini dalla piccola borsetta rosa nel mobiletto accanto al lavandino.
Li infilo facendo attenzione a non farmi male.
«Ti muovi» La voce di Harley mi distrae ed involontariamente mi buco il dito con l'orecchino a forma di fiorellino verde salvia.

Una gocciolina di sangue cade giù come fosse esausta di stare lì.
«Un attimo» grido di rimando.
Prendo la spazzola dal cassetto ed esco portandomi la sacchetta con i trucchi.
Mi siedo alla scrivania e mi copro le occhiaie con il correttore.
Pettino i capelli in modo ordinato bloccandoli dietro la nuca con una pinza.

«Ci sono, andiamo?» chiedi aspettano una risposta da Harley.
Lei sbuca dalla porta del bagno con un pennellino in mano, un occhio truccato e l'altro no.
«Ok direi di no» sorride e torna in bagno trascinandosi la porta alle spalle.

Mi siedo e mi guardo intorno.
Julia sta tirando fuori dalla valigia una maglietta mentre Alexa non c'è, credo che non abbia dormito quì. E forse ė meglio così.

«Ehi May, secondo te come mi sta» Julia si gira nella mia direzione indicando il top nero che ha indosso.
«Benissimo, ma secondo me non ti valorizza» lei si guarda allo spacchio «Hai ragione» dice guardandomj negli occhi.

Sfila la magliettina per cambiarla.
È inevitabile posare lo sguardo sul suo seno avvolto da un reggiseno in pizzo nero.
Ha delle forme magnifiche.
Rimango a fissarla qualche secondo chiedendomi perchè non potessi essere anche io come lei.

You're only nineteen
☀️💐

𝑺𝑼𝑵𝑲𝑰𝑺𝑺𝑬𝑫, baciati dal soleWhere stories live. Discover now