6. 𝗨𝗻 𝗴𝗶𝗼𝗰𝗼 🔺

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𝘪 𝘤𝘢𝘯'𝘵 𝘳𝘦𝘢𝘥 𝘺𝘰𝘶𝘳 𝘮𝘪𝘯𝘥

𝘾𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐬𝐜𝐫𝐢𝐭𝐭𝐨 𝐝𝐚 -ggoldrush

May's pov

«Sei felice May?» chiede Alexa destandomi da i miei pensieri.
«Si,a te neanche lo chiedo,non hai ancora smesso di sorridere da ieri sera» giro a destra arrivando davanti alla porta della nostra stanza "Tulip".

«Io vado a chiedere uno spostamento,non ci rimango qui con voi!» Jeremia torna indietro dirigendosi all'entrata.
Lo capisco,solo in mezzo a 3 ragazze,poverino.

«Dai Alexa,andiamo» apro la porta con la chiave argentata che ci hanno dato giù nell'atrio.
«Wow! É fottutamente enorme!»
«Dio Al non iniziare come June» scoppiamo entrambe a ridere di gusto. «Che scema»

La stanza é molto grande,ci sono due finestre enormi che hanno la vista sul mare,sulla parte destra ci sono due letti e lo stesso su quella sinistra. Infondo alla camera c'è una porta bianca, il bagno.
E infine,ai lati della porta ci sono quattro armadi abbastanza grandi e grigi. Che tristezza.

«Ma la nostra coinquilina?»
«Sará in ritardo» scrollo le spalle.
Io prendo l'ultimo letto in fondo,quello più vicino alla finestra. Inizio a disfare la valigia con calma. Alexa ha preso invece il letto più vicino alla porta.
«Cosí se dobbiamo scappare, sopravvivo» sostiene.

«Oddio eccomi! Finalmente» una ragazza dai capelli corvini entra nella stanza scocciata.
«Ciao,io sono Alexa» sorride lei cortese come sempre.
«E io sono May»
«Ciao,io sono Julia» appoggia la valigia accanto al letto e ci si lancia sopra a mo' di sacco di patate. «Aspetta...» sussurro.
«Io ti ho giá vista»

«Sei amica di qualche Hastings?»
«Di March,perchè?» si sistema i capelli neri con la mano.
«Sono sua sorella» sorrido.
Borbotta un "Oh,wow" ironico prima di alzarsi e andarsene in bagno. «Amichevole la ragazza»

[...]

«Ehi troiette» Jer si piazza davanti alla porta con un sorriso stampato in faccia «Lei è la vostra nuova coinquilina,si chiama Harley!» esclama divertito.
«Ciao,io sono Har-» non fa in tempo a finire la frase che Jer la spinge dentro la camera,chiude la porta e scappa,posso sentire il rumore delle sue scarpe sul pavimento.

«Io sono May,lei è Alexa e lei è Julia» indico le ragazze una ad una e sorrido cordialmente alla nuova arrivata. «Piacere» sorride a sua volta.

Mi sdraio sul letto e tiro fuori il telefono,mando un messaggio a Lucas. Mi manca già.
"In che stanza sei?" Neanche un minuto dopo,arriva la risposta "Sunflower"
Girasoli... i nostri fiori.
Che sia un segno del destino?

« uuu con chi ti scrivi» Harley si avvicina e si siede accanto a me sul letto «Col mio ragazzo» dico.
«Sta qui anche lui?» annuisco.
«Allora che aspetti? Va da lui no?» io adoro questa ragazza,ma mi sembra un po' troppo invadente.

«Posso davvero uscire di qui?» chiedo confusa. Si può uscire da questo inferno di stanza?
«Certo» sorride.
Mi alzo di scatto,prendo una felpa dalla valigia,una di quelle leggere, non troppo pesanti ed esco di corsa. Prendo nuovamente il telefono e scrivo sul gruppo "Sis?"
Lo abbiamo chiamato cosí per March.

Chiedo i nomi delle case, mi rispondono
quasi immediatamente.

June ed Avril sono in "Daisy"
March in "Dandelion"
ed Augustine "Lily"

"Arrivo" Rispondo quasi immediatamente.

Metto il telefono in tasca e corro giù per le scale.
«Daisy... Daisy... Daisy... Eccola!» busso ripetutamente,niente.
Lo stesso accade per le altre due stanze. Nulla.

Torno rassegnata nel mio dormitorio. «Allora,hai visto il tuo ragazzo?» chiede Harley tutta eccitata «No,cercavo i miei fratelli» mi lancio sul letto e in meno di cinque minuti il sonno si impossessa di me.

[...]

«May,è ora di cena,dai» Alexa mi muove leggermente accarezzandomi la fronte.
«mh» mi alzo strusciandomi la mano sul viso.
«Hai dormito quasi cinque ore» dice fissando l'orologio che ha al polso. Sorrido.

Scendiamo al piano di sotto,nel salone c'è un enorme tavolo al quale si riuniscono tutti i ragazzi.
Mi siedo accanto a Harley e Alexa sono cosí diverse e allo stesso tempo simili.

«Ragazzi,buona prima cena» annuncia la direttrice del campo.
«Grazie» rispondiamo tutti in coro. In poco tempo mi ritrovo davanti un piatto colmo di verdure lesse e pollo.
'Non vomitare qui, May'

Continuo a cercare Lucas in mezzo alla folla di ragazzini affamati. Eccolo.
È lontano,ma non troppo da non riuscire a vedermi. Mi sorride e mima qualcosa con le labbra,sembra un "Ti amo"
Sorrido di rimando mimando a mia volta un "Anche io".

«Ehi May,non mangi?» chiede Alexa preoccupata «Non ho fame» dico sorridendo fintamente.
Sono mesi che non ho fame.
«Ok» si volta di nuovo verso ik ragazzo al suo fianco.

Finita la cena tormiamo tutti nei nostri dormitori.
Il mio telefono squilla.
Un messaggio da Lucas.
"Tra dieci minuti,da me,ok?" Posso immagiarmi il suo sorriso in questo momento e giuro di non aver mai immaginato nulla di più bello.

Mi alzo dal letto «Vado a passeggiare» dico prima di uscire come un fulmine.
Mi metto a cercare la stanza "Sunflower" per tutto il corridoio.
Quando la trovo mi sistemo i capelli ed il fiocco che li tiene fermi. Mi schiarisco la voce con un colpo di tosse e busso alla porta.

Lucas la apre con una lentezza quasi straziante.
Voglio baciarlo ora.
Appena la porta è completamente aperta gli lancio le braccia al collo e tento di baciarlo «No fiorellino, non ancora» sussurra con voce provocante.

Mi allontano di un passo,guardo la stanza confusa «Dove sono tutti?» chiedo «Sono usciti» mi trascina dentro la stanza e chiude a chiave. Mi siedo sul letto nentre lui rimane in piedi difronte alla porta. «Allora? Giochiamo?»
«Calma fiorellino,prima ti spiego»

Si avvicina e si sfila la maglia
«Punto 1 devi dirmi quando vorrai e quando non vorrai fare qualcosa» comincia «Punto 2 non devi fare troppo rumore» sorride malizioso «E punto 3,non devi dimenticare mai il punto 1» si siede sul letto accanto a me.

«Togliti la felpa e la maglietta» annuisco e le sfilo velocemente.
Non ho paura.
Ho freddo.
«Ora la gonna» sussurra.
Tolgo anche quella con velocità.
Si alza e sfila i pantaloni lentamente. Vuole farmi aspettare il bastardo. Sorride.

Torna sopra di me in pochi secondi. Inizia con un bacio sulle labbra,poi da li comincia a lasciare una scia di baci umidi lungo il mio collo.
Incastra le mani sotto il mio corpo e fa girare i posti.
Ora sono io sopra di lui.
Gli stringo i capelli fra le dita mentre lui mi accarezza la schiena dolcemente.

Arriva al gancetto del reggiseno «Posso?» annuisco e lui lo sgancia.
Inizia a palparle con avidità
«Sicura?» «Si» sorrido.
Mi accarezza i fianchi e torna a baciarmi,parte la lob[ ed arriva al seno.

Il telefono squilla,è il mio.
"May,ti devo parlare,si tratta di mamma"
Era Augustine.
scendo da Lucas in un secondo infilo maglia e felpa,la gonna e infine le scarpe. Lo bacio e gli chiedo scusa in trentasei lingue diverse.
Afferro il telefono e esco da lì di corsa.



You say that you need to be alone
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𝑺𝑼𝑵𝑲𝑰𝑺𝑺𝑬𝑫, baciati dal soleOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz