8. 𝗠𝗼𝘀𝘁𝗿𝗶

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Green eyes, fried rice

CAPITOLO SCRITTO DA: -yoursungirl

June's pov:

«Secondo me è papà» continua a dire May camminando per i corridoi dietro di me.
«No,sembrava diverso,papà non è tipo da vestrsi così» gesticolo senza sosta girabromi verso di lei.
Sto letteralmente camminando al contrario agitando le mani davanti alla faccia.

«Attenta!» neanchè tempo di girarmi che mi ritrovoper terra con affianco una ragazza mora.
Anzi, LA ragazza mora. Julia.
«Cazzo» mi alzo di fretta r le porgo la mano per aiutarla ad alzarsi «Scusami scusami davvero»

Che figura di merda.
Con tutti,proprio lei.
Cazzo.

Lei mi prende la mano e io la tiro su. «Scusa ancora» sorrido dispiaciuta «Tranquilla» sorride anche lei. «Io sono Julia,piacere» mi porge la mano «Oh, lo so» ridacchio. «Scusa?» scrollo la testa "L'ho detto ad alta voce?" «June,piacere» mi mordo il labbro

J

ulia Foster. La ragazza che ben due anni fa mi ha rubato il cuore neanche sapendo che diamine fossi.

Le sorrido cordialmente e mi allontano verso la mia stanza.
«Julia... Juuu-liaaaa... Jullllll-iiiia... Juuuu-liaaaa. Che none melodioso» sussurro fissando lo sfondo del mio telefono.
«L'hai come sfondo?!» esclama stupita May guardando il mio cellulare. «Si...»

                            [...]

«Ora devo andare,notte Juju» May si alza dal mio letto,apre la porta e sguscia fuori silenziosamente.
«Notte» sbadiglio e mi giro per dormire. «Notte June»

No. No. No. Non ora cazzo.

«Che mi racconti di nuovo? Eh raggio di sole,che mi dici?» Premo il cuscino sulle orecchie.
William si avvicina a me,mi accarezza i capelli con dolcezza «Ehi June,respira» sussurra guardandomi,senza paira,senza timore che io possa fargli male.

«Lo senti? Lo senti quel mostro?» ansimo premendo ancora più forte il cuscino. «June,non è reale» continua a coccolarmi.
«Hai ragione,non è reale,io sono pazza!» ho il fiatone,il sudore mi gronda dalla fronte. Lui mi prende e mi avvicina,mi stringe forte «Respira,piano»

Provo a rallentare il battito, riprendere fiato, tornare in me stessa.

«Sai William,tu hai un talento»
«Cioè?»
«Fai tacere i miei mostri» sussurro chiudendo gli occhi e facendo si che il sonno si impossessi di me.

                
                            [...]

«Will? William ho bispgno di te» dico alzandomi leggermente dal letto. Lui si alza di corsa e si siede accanto a me e mi accarezza i capelli. «Tranquilla, ci sono io, non possono farti male» sussurra.

Alzo leggermente il volto e fisso i suoi occhi impastati dal sonno.
Si è svegliato nel bel mezzo della notte solo per aiutarmi.
Jeremia alza leggermente la testa e ci guarda quasi confuso.

«Che cazzo succede?» si stropicci gli occhi e poggia i palmi sul letto.
«Nulla» sorrido cercando di concludere il prima possibile questo discorso.
«Ma a te non piaceva Alexa?» ora è completamebte confuso.
Io e Will scoppiamo a ridere rumorosamente,infatti,so sveglia anche Kevin.

Certo che poteva anche starci un ragazzo qui,no?

«Sono le quattro,dormite cazzo» sbuffa e si gira dall'altro lato coprendosi la testa con il cuscino.
«Stupido coglione» mi sussurra all'orecchio Will.

Jeremia si alza e ci raggiunge, si siede davanti a me e poggia la mano sulla mia gamba.
«Che succede?» chiede nuovamente,ma stavolta preoccupato.
«Jer, torna pure a dormire,non preoccuparti, ci penso io» gli sorride William cordiale.

                           [...]

Apro gli occhi,li stropiccio un po' e cerco di mettere a fuoco la scritta sull'orologio digitale. 6:48.
Tra poco suona la sveglia, mi alzo subito, prima è meglio è.

Vado in bagno per farmi una doccia veloce così da sciaquare via il sonno.
Apro l'acqua ed inizio a togliere i vestiti. Li getto a terra,prendo lo shampoo e il balsamo dal mio cassetto,la spazzola ed entro.

Lascio che l'acqua calda mi scorra addosso solcandomi la pelle.
Lascio che l'acqua sciacqui via i miei peccati,i miei mostri e i miei problemi. Magari.

«Juneeeeee!» La voce di William mi desta da quello stato di trance.
«Dimmi!?»
«Posso entrare?»
Ingoio un groppo di saliva.
"Tanto c'è il vapore,non può vedermi" penso.
«Si!» rispondo.

Lui apre la porta lentamente, entra e si avbicina al lavandino,prende lo spazzolino ed inizia a lavarsi i denti.
«Grazie» dico ad un certo punto.
«Per cosa?»
«Per tutto,per aver passato la notte in bianco,per essermi stato accanto e per aver placato i miei mostri,grazie» spiego sorridente.

«Non mi devi ringraziare raggio di sole»

Apro la porta della doccia e tiro fuori solo il braccio.
Afferro l'accappatoio bianco e lo infilo,allaccio la cintura in vita ed esco.
«Come mai già sveglio?» prendo l'asciugamano e mi tampono i capelli. «Non avevo sonno» fa spallucce sciacquando lo spazzolino e mettendolo a posto.

«Vado a vestirmi» esco di fretta.
Apro l'armadietto e tiro fuori una maglietta celeste e un paio di jeans larghi. Li infilo facendo attenzione a non svegliare gli altri. Fatto.
Prendo le scarpe e le infilo.

Quando torno in bagno trovo Will seduto a terra che singhiozza.
Piange senza sosta, rumorosamente, senza paura.
Mi siedo accanto a lui, gli stringo le spalle e gli accarezzo i ricci bruni con dolcezza.

«Che succede piccolo Will?» chiedo, lasciandogli un bacio sui capelli. «Mamma» sospira.
Sento il cuore perdere un battito.
Mi manca il respiro.
«Di nuovo?» annuisce.
«Mi dispiace»
«Non è colpa tua» sorride tristemente «Lo so,ma mi fa male vederti stare male» rispondo.

«Posso fare qualcosa?»
«No, non c'è nulla» scrolla la testa.
«Se hai bisogno di aiuto,sono qui,lo sai Will» lo stringo un ultima volta a me.
«Lo so,grazie»
«Non devi ringraziarmi, raggio di luna»

I could cook an egg on you
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𝑺𝑼𝑵𝑲𝑰𝑺𝑺𝑬𝑫, baciati dal soleWhere stories live. Discover now