(50) 14.Il Nemico del mio Nemico è mio Nemico (2°parte)

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Billy ebbe una fastidiosa sensazione di déjà vu.

Quello stesso uomo, impugnando la stessa arma contro di lui a minacciare la sua vita.

Un brivido gli corse lungo la spina dorsale e un pizzicore sulla nuca. Era il segnale.

«Abbiamo a che fare con il soprannaturale» disse rivolto ai due compagni, senza distogliere lo sguardo dalla pistola.

«È solo un uomo armato» replicò Donovan stupito.

«Il mio senso del soprannaturale non mente.»

Betty girò il volto verso di lui. «Non è possibile... è assurdo che un sem...»

«Fate silenzio!» L'uomo alzò la voce e fece un passo verso di loro, mantenendo la mira.

Billy sollevò lentamente le braccia. «Credo sia la punizione di S. per aver disobbedito.»

Betty lo imitò. «Riesce a controllarlo?»

«Non posso confermarlo, ma è l'ipotesi più probabile» le rispose.

«Chiudete la bocca» gridò il poliziotto. «Fate quello che vi ho detto.»

Donovan alzò le braccia a sua volta. «Come ne usciamo?»

«Possiamo spiegarci con calma.» Billy parlò diretto all'uomo, ma la risposta era anche per il compagno. «Non c'è bisogno di ricorrere alla violenza.»

«Non mi prenderete in giro. Vi conosco, so cosa siete, mostri.» La voce dell'uomo era carica di odio e disprezzo. «Ero qui tutte le volte che è successo un crimine inspiegabile. Arrivavo troppo tardi, ma oggi pareggeremo i conti. Non ve la caverete, pagherete per le vostre colpe.»

«D'accordo, non ci opporremo all'arresto» fece Billy. «Per favore, abbassi la pistola.»

«Gli ordini li do io. E non ho mai detto di volervi arrestare.»

«Questa è la prassi.»

L'uomo compì un nuovo passo verso di loro. «Io sono la legge. Io decido. E con voi non valgono le regole normali.»

«Perché?» domandò Donovan.

«Drogati» rispose secco il poliziotto. «Non so che schifezza vi sniffate, fumate o iniettate, ma so che è questo che vi fa compiere quegli omicidi disumani. Non volete ripulirvi e quella roba non vi rende più umani, siete belve. E i mostri selvaggi come voi vanno cacciati.»

Quelle parole confermarono a Billy l'avviso inviatogli dal suo senso speciale. Nella sua affermazione, il loro assalitore citava indirettamente il messaggio di S.

Sarà caccia aperta.

Billy continuò a guardarlo negli occhi. «Sono sicuro si tratti di un equivoco. Nessuno di noi fa uso di droghe. Di nessun genere.»

«Bugiardo» sbraitò il poliziotto. «Siete mostri, drogati e bugiardi!»

Con una mossa rapida e cogliendolo impreparato, Betty balzò davanti a lui e Donovan. L'azione innervosì l'uomo già instabile e Billy lo vide piegare il dito sul grilletto e si lanciò sul compagno, rotolando a destra insieme sul cemento.

Il proiettile partì con un colpo assordante, rimbombando nel cortile deserto. Alzando appena in tempo il volto, Billy vide la pallottola volare attraverso il corpo intangibile dell'amica, conficcandosi nel muro dell'edificio principale.

«Betty! Ti ha dato di volta il cervello?» gridò terrorizzato per cosa sarebbe potuto accaderle. «Cosa credevi di fare?»

Lei parlò senza voltarsi. «Sapevo di riuscire a controllare a sufficienza il mio potere.»

Il Gioco del Branco | ASBDI Stagione 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora