(43) 7.Regole per Formare un Branco

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Billy seguì lo sguardo del compagno e rimase di sasso. Come Donovan pochi istanti prima, riconobbe nella ragazza davanti a loro Kate, l'infermiera del Reicdleyen. Indossava un camice bianco e sotto una maglia chiara e dei jeans, ma i tratti del volto erano inconfondibili.

«Siete voi, Brennon e Cheung?» domandò lei.

«Sì» rispose in automatico Donovan.

«No» replicò Billy. «Cioè, non sono Cheung, lui è... appena uscito. Vado a chiamarlo.» Lanciò una fugace occhiata all'amico e l'altro annuì, intuendo le sue intenzioni.

«Bene» disse Kate. «Fallo attendere fuori, appena finito con Brennon lo farò entrare.»

Billy le passò accanto, ma lei non tradì alcuna emozione. Se li aveva riconosciuti a sua volta, non lo diede a vedere.

Appena fu in corridoio scacciò ogni domanda inerente all'infermiera, prese un respiro e si concentrò. Doveva ricorrere al suo senso del soprannaturale per ritrovare Aiden, sperando di non incontrare vittime come briciole di pane sul suo cammino. Chiuse gli occhi, focalizzò il licantropo nella sua mente e immaginò di fissarlo negli occhi gialli.

Un'immagine gli balenò in mente.

Scaffali pieni di libri. Un lungo bancone.

«La biblioteca» sibilò nel silenzio. Si trovava al lato opposto del piano rispetto all'infermeria, ma muovendosi rapido, realizzò non fosse stato un problema per Aiden raggiungerla in pochi minuti. Ora la sua forma non era più umana.

Billy corse osservando il pavimento e i muri. Nessuna traccia di sangue e provò sollievo. Si fermò davanti all'alta porta socchiusa, cercò di spiare dalla fessura, ma non intravide nessuna sagoma. La spinse e cigolò. Merda! Imprecò mentalmente, temendo di aver fatto un fracasso nel silenzio. Anche se era stupido: i sensi di Aiden dovevano essere super sviluppati, probabilmente lo aveva già udito arrivare dai passi e percepito dal suo odore.

Entrò nella biblioteca vuota, il responsabile non ancora rientrato dalla pausa pranzo. Sfilò il coltello dalla tasca e si aggirò guardingo tra le librerie.

Oltre al battere del suo cuore e al respiro controllato, non c'erano altri suoni.

Si appoggiò a uno scaffale e osservò nel campo visivo ristretto dai mobili, scorgendo solo tavoli e sedie disposti in perfetto ordine.

Si chiese se si fosse sbagliato, se il suo senso del soprannaturale non lo avesse tradito.

Il fragore di vetri infranti lo fece sobbalzare.

Corse diritto davanti a sé, si spostò sulla destra e calpestò i frammenti sul pavimento, facendoli scricchiolare. La finestra rotta era l'indizio che Aiden era lì, ed era appena scappato all'esterno.

Guardò fuori, ma non lo individuò in lontananza. Era veloce e silenzioso, come un predatore, però la mancanza di segni di lotta e violenza lo indusse a pensare che non intendeva far del male.

Billy si voltò e decise di sospendere la sua caccia.


«Non è possibile» disse Betty incrociando le braccia sul seno. «Vi siete sicuramente sbagliati. Non può essere la stessa infermiera dell'istituto.»

In piedi, in cerchio accanto a lei, insieme agli altri quattro amici davanti all'ingresso del liceo, Billy aveva raccontato l'accaduto e aprì la bocca per ribattere, ma non fece in tempo.

«Invece è proprio lei! Kate!» esclamò Donovan. «L'abbiamo vista tutti e due.»

«Ok, non ti arrabbiare.» Betty alzò le mani in segno di resa. «Ma cosa ci fa qui a scuola?»

Il Gioco del Branco | ASBDI Stagione 2Where stories live. Discover now