Un compleanno da festeggiare

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Nota autrice

Buon salve a tutti!
Scrivo questa nota ad inizio pagina per avvisarvi che questo capitolo contiene delle scene esplicite di sesso.
Ci vediamo giù con il reso conto del capitolo!



-Signorina Alexia, il suo migliore amico chiede di voler parlare con lei.

Una doccia! Una fottuta doccia in pace posso fare?

"Marcus digli che sono occupata."

-Certamente.

Per un paio di secondi nessun rumore oltre quello d'acqua si sentì ed io continuai a rilassarmi, l'acqua calda scorreva veloce sulla mia pelle, con la mano sinistra accarezzavo il mio ventre con la spugna piena della schiuma del bagnoschiuma, i capelli legati in un fermaglio tenuti in posa con la maschera ed infine la mia mente era distratta dalla realtà che mi circondava.
Stavo ripensando a cosa era avvenuto la mattina della giornata ormai quasi trascorsa, credendo che ciò che avessi fatto non fosse la prima volta, bensì incosciamente sentivo che lo avessi fatto altre volte ma non ne ricordavo il perchè o quando; nel momento in cui la mia mente ricordò cosa provai quando avevo prosciugato il mostro del suo fuoco, avvertì stranamente nuovamente quella strana sensazione sulle mani e per un istante le sentì dolermi, aprì gli occhi e le vidi di nuovo ricoperte di quella platina nera venata da disegni fosforescenti che si attorcigliavano e si intersecavano tra loro assieme alle mie scintille.
La spugna mi cadde dalla mano, terrorizzata avvicinai le mani sotto il getto d'acqua bollente scuotendole velocemente sperando che essa sparisse, cosa che invece non avvenne mettendomi un senso d'inquietudine che mi portò a riprendere la spugna caduta a terra e a strofinarla con forza su di esse, come se al posto di essa avessi della carta vetrata e le mie mani fossero un vecchio muro a cui dover scrostare la vecchia vernice.
Però nonostante la pelle iniziasse a farmi male quella macchia nera era ancora lì; stranamente nonostante mi trovassi sotto il getto d'acqua avvertivo il mio fuoco reagire andando fuori controllo, senti come se a momenti sarei esplosa tra le fiamme; di conseguenza decisi di girare la manopola e far diventare fredda l'acqua sperando che grazie al cambiamento di temperatura il mio potere si calmasse e mi permettesse di controllarlo e far sparire quelle dannate macchie.
Non bastavano quelle rossastre che ormai grazie all'allenamento con Cassandra controllavo evitando che mi facessero male, creando così l'armatura che mi proteggeva nella prima trasformazione come lei mi aveva spiegato, adesso si ci mettevano anche quelle che decisamente erano più inquietanti.

"Che diavolo mi sta succedendo!" Strillai spaventata mentre anche le braccia venivano assorbite da quella macchia nera.

Le mani sembravano essere diventate di carbone e le dita erano diventate rigide come legni bruciati, se qualcosa le avesse colpite si sarebbero di sicuro spezzate.
I tatuaggi che ricoprivano le mie braccia risaltavano maggiormente su quella patina nera diventarono dorati e bruciavano come se fossero stati fatti sul momento con un ferro ardente.
Gridai dal dolore mentre tremante mi piegavo su me stessa cadendo a terra e portando in modo isterico le mani tra i capelli tirandoli, iniziai a piangere sentendomi impotente davanti a quello che stava succedendo al mio corpo nonostante ancora l'acqua fosse aperta e sentissi freddo.
Poi all'improvviso avvertì una voce che mi chiamava all'infuori del bagno.

-Alex ti ho sentita urlare. Che succede?

Era il mio migliore amico che preoccupato batteva dei pugni contro la porta del bagno.

"Ace..." La mia voce risultò essere un sussurro.

"Per favore aprì! Non farmi scendere giù a chiamare Law o Michael!" Urlava continuando a battere i pugni contro la porta.

La strega e il chirurgoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora