Scuse e problemi.

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"Listen, listen. I would take a whisper, if that's all you had to give, but it isn't, is it? You could come and save me and try to chase the crazy right out of my head."

La voce di Michael risuonava per tutta la camera creando un piccolo eco

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La voce di Michael risuonava per tutta la camera creando un piccolo eco.
Era seduto scompostamente su una sedia, le ginocchia al petto e le braccia a circondarle, il mento poggiato su di esse e gli occhi fissi sulla sorella che dormiva rannicchiata da un lato dell'enorme letto matrimoniale.
Le prime luci del sole che filtravano da una enorme finestra alle sue spalle illuminavano l'intera camera e uno dei suoi raggi era puntato sul corpo di Alex, la ragazza ancora incosciente indossava una maglia a maniche corte del fratello che le arriva sopra le coscie e le coperte le coprivano il corpo per metà lasciando in bella vista alcune fasciature messe con meticolosa cura dal chirurgo.

"I don't wanna be down and i just wanna feel alive and get to see your face again. Just my echo, my shadow you're my only friend"

Echo di Jason Walker era una delle canzoni preferite di Alex, sapeva quando la sorella si rispecchiasse in quella canzone e quando profonda come significato essa sia, e lui ormai, dopo averla sentita notte e giorno in continuazione, la sapeva a memoria.
Aveva iniziato a cantare quando aveva visto la sorella agitarsi nel sonno, disturbato da chissà quale incubo stesse facendo, sperava che in un certo senso lei riuscisse a sentirlo e si tranquillizzasse.

"I'm out on the edge and I'm screaming my name, like a fool at the top of my lungs
sometimes when. I close my eyes i pretend i'm alright but it's never enough cause my echo, echo. Oh my shadow, shadow..."

Era più forte di lui, non riusciva a vederla così distrutta, tormentata.
Si sentiva impotente a guardarla, era suo fratello, il maggiore se così si poteva definire, e non riusciva ad aiutarla, odiava non poter far nulla.
Sapeva tutto ciò che aveva passato la sorella durante gli anni ed aveva sempre provato con le sue possibilità ad aiutarla, ad andarle incontro, ma inutilmente, lei lo lasciava sempre fuori dai suoi problemi.

"Hello, hello, anybody out there?"

Nell'ultima frase dovette chiudere gli occhi per evitare di piangere.
Sua sorella non era così tormentata quando era solo una bambina, e lui ne era pienamente consapevole; lei era solare con un carattere dolce e gentile, era testarda questo senza dubbio ma mai arrogante e sfrontata, tendeva sempre a mettersi nei guai e le piaceva la vita anche quando vi fu la fase dell'adolescenza.
E si sa, l'adolescenza non è facile.
Ma lei l'aveva affrontata con tenacia sebbene avesse avuto alcuni problemi come gli attacchi di panico, si diceva dipendessero dal suo elemento della natura.
Non aveva mai avuto insicurezze in se stessa e nel proprio potere fino a quando lei e il fratello non vennero scoperti, avevano entrambi sedici anni quando Penelope era riuscita a trovarli nella loro vecchia casa.
Michael di quel giorno non ricordava molto, aveva alcuni ricordi frammentati e confusi ma una strana sensazione lo costrinse a chiudere gli occhi all'improvviso come se fosse stato accecato da un flash, come un lampo un flashback dimenticato vorticò nei suoi ricordi.

La strega e il chirurgoWhere stories live. Discover now