Opale di fuoco

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"Oh cazzo!" Esclamarono di due possessori dell'elemento dell'acqua.

"Oh, oh. Alex si arrabbierà." Aveva detto Rufy.

"Non dovevate colpire lei!" Urlò Usop.

"Cassandra-ya è riuscita a scambiarsi di posto." Riferì Law raggiungendoli.

Da quando era stato scaraventato e pugnalato da Cassandra era rimasto seduto sulla scalinata ad ascoltare le diverse strategie esposte dai ragazzi, osservando in silenzio l'amica prima che venisse scambiata e colpita dai tre.
L'aveva vista estremamente infuriata, ogni volta che si rialzava stringeva talmente tanto i pugni che le nocche le diventavano bianche, il labbro inferiore già di per sè martoriato per i colpi ricevuti lo teneva stretto fra i denti e i suoi occhi verdi venivano costantemente invasi da scintille infuocate ed ad intermittenza diventavano rossi.
Aveva già visto quegli occhi rossi, pieni di rabbia, fiammeggiavano come quelle due notti, e per la terza volta si sentì in soggezione.
Ma a differenza di quelle due notti o di quando l'aveva vista perdere il controllo del suo fuoco nella discussione con la madre, mai l'aveva vista trattenersi ed era strano conoscendola.
Mentre gli altri discutevano un modo per allontanare Cassandra dalla ragazza lui aveva provato a chiedere a Michael spiegazioni sullo strano comportamento della sorella, ricevendo come risposta solo una semplice frase: fidati di lei.

Perchè ti stai trattenendo? Non riusciva a darsi una risposta a quella domanda e altre ancora gliene sorgevano.

Piuttosto vai a vedere come sta. Gli fece la coscienza.

La risata divertita di Cassandra risuonò per tutto il perimetro del castello distraendolo dai propri pensieri.

"Volevate colpirmi eh?" Domando la strega di fronte a loro. "Bravi, complimenti, ci siete riusciti." Disse ironica riferendosi alla sua sosia.

In un attimo allargò le braccia e accentuando le fiamme che le ricoprivano il corpo iniziò a scagliare lance infuocate contro tutti i ragazzi che incominziarono chi a correre il più lontano possibile, chi a ghinarsela divertito schivando con facilità i colpi e chi a chiacchierare come se nulla fosse.

"Abbiamo fatto arrabbiare Cassandra." Costatò Michael sollenvando una mano ricoperta d'acqua per arrestare la corsa delle lance.

"Era questo il piano no?" Esclamò Sanji parando subito dopo le lance con dei calci

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"Era questo il piano no?" Esclamò Sanji parando subito dopo le lance con dei calci.

"Noi siamo le esche mentre il tizio strano recupera tua sorella." Spiegò Enea mentre cercava di avvicinarsi alla sorella.

Tizio strano? Mi mancava questo soprannome all'elenco. Riflettè sarcastico il chirurgo.

-Meglio di foca morta!

Gli rispose una voce bambinesca alle sue spalle.
Ebbe il tempo di girarsi che vide proprio a due palmi di distanza dai suoi occhi una piccola lucciola rossa.

La strega e il chirurgoWhere stories live. Discover now