Capitolo 19

231 29 3
                                    


-dov'è?- domandò Xadia entrando in casa di Gabriel dopo aver aspettato il buio più totale per raggiungere il cacciatore che l'aveva chiamata con sua estrema sorpresa.

-sul divano- rispose il rosso chiudendo la porta alle spalle della vampira che raggiunse il suo migliore amico e lo osservò attentamente prima di sospirare.

-perché mi hai chiamata?-

-è impazzito- rispose sinceramente Gabriel raggiungendoli e incrociando le braccia al petto -voleva che lo uccidessi dal nulla-

-e perché non lo hai fatto? Hai detto che lo avresti ucciso invece sembra solo svenuto-

-l'ho stordito con lo spray all'aglio perché non voglio realmente ucciderlo. L'ho detto solo perché non volevo più vederlo-

-e cosa dovrei fare io qui?-

-portarlo indietro e impedirgli di tornare qui- disse serio Gabriel osservando la bionda e rimase sorpreso nel vederla con le lacrime agli occhi.

-non posso-

-perché?-

-perché è quello che vuole e anche se fa male so come lui che è la soluzione migliore-

-spiegati perché non sto capendo niente- Gabriel era davvero confuso dalle parole di Xadia e voleva davvero capire cosa diavolo stesse succedendo intorno a lui.

-Kasakti non è forte solo perché è il capo della famiglia Lišanum ma anche perché prosciugando il sangue dell'ultimo vampiro rimasto delle famiglie che ha sterminato ha assorbito anche i loro poteri. Più poteri ha e più diventa impossibile per gli altri vampiri provare a ribellarsi al suo volere. Ha sterminato l'intera famiglia Šamaš cinquanta anni fa e l'unico rimasto in vita è Rakanja- Xadia fece una pausa per prendere fiato -e Kasakti vuole da secoli il potere degli Šamaš. Rakanja è riuscito a sfuggirgli ma adesso è letteralmente alle strette quindi l'unica cosa che gli è venuta in mente per non far avere il suo potere a Kasakti e quindi impedirgli di fare del male a tutti gli umani è farsi uccidere da te. In questo modo metterebbe fine al potere degli Šamaš in modo che nessuno possa beneficiarne- concluse il discorso Xadia con tutte le guance rigate da lacrime.

-quindi lui...- Gabriel non riuscì a completare la frase con voce rotta. Rakanja aveva scelto lui per mettere fine alla sua vita e non gli aveva nemmeno spiegato il motivo convinto che lui lo avrebbe fatto e basta.

-ti ama così tanto che ha messo la sua vita nelle tue mani e Gabriel per favore ascolta la sua ultima volontà. Nemmeno a me piace l'idea di perdere il mio migliore amico ma è l'unica soluzione che abbiamo al momento-

-e se io non volessi farlo?- no, Gabriel non aveva minimamente intenzione di uccidere il moro, non poteva davvero farlo perché lo amava da morire nonostante fosse un vampiro. -chi cazzo è!- sbottò poi sentendo nuovamente il citofono e guardò per un attimo confuso in direzione di Xadia prima di andare ad aprire.

-CAZZO NON FARLI ENTRARE!- urlò Xadia quando vide dal salotto le tre persone che si erano presentate davanti alla porta e Gabriel si voltò guardando confuso Xadia per poi osservare i tre: un uomo sulla cinquantina e due ragazzini che sembravano non avere più di diciott'anni.

-chi siete?-

-ragazzo facci entrare e non sentire la principessina o se non vuoi dacci Rakanja-

-chi siete- continuò tranquillo Gabriel che non aveva nessuna intenzione di far entrare i tre nel suo appartamento e soprattutto non avrebbe lasciato il suo ragazzo nelle loro mani.

-qualcuno che non vorresti avere come nemico ragazzo-

-non ascoltarli o ti fonderanno il cervello- continuò Xadia confermando quindi al cacciatore che quelli erano i veri cattivi della situazione. Non aspettò un momento in più e cogliendoli di sorprese conficcò il paletto di legno in uno dei due ragazzini che si polverizzò all'istante.

-hai passato il limite- ringhiò l'uomo -Jonathan uccidilo- e l'altro ragazzo incurante del fatto che non avesse ottenuto il permesso per entrare lo fece lo stesso cogliendo completamente di sorpresa Gabriel che venne scaraventato verso il divano dopo aver ricevuto un calcio dal ragazzino.

-come avete fatto?- domandò sconvolta Xadia mentre vedeva i due entrare senza problemi nell'appartamento con Gabriel che si sentiva come se qualcuno avesse provato a spezzarlo in due.

-all'ingresso abbiamo incontrato il proprietario dell'immobile che ci ha dato il permesso di entrare in tutti gli appartamenti. Datemi Rakanja prima di costringermi ad uccidervi entrambi- disse Kasakti tranquillamente con Xadia che aveva preso a camminare all'indietro per raggiungere Gabriel e Rakanja.

-siamo fregati- gli sussurrò terrorrizata mentre Gabriel osservava il ragazzino che era accanto a Kasakti chiedendosi perché gli sembrasse familiare -siamo completamente fregati, uccidi Rakanja prima che sia troppo tardi-

-non ucciderò mai il ragazzo che amo- le disse a sua volta Gabriel -ci deve essere un altro modo-

-e quale? Farti trasformare da lui in vampiro così siete in due? Non funzionerebbe comunque visto che lo hai stordito e quelli ci uccideranno tutti e tre- ma Gabriel aveva smesso di ascoltarla sgranando gli occhi mentre posava il suo sguardo su Rakanja. Se c'era una cosa che sapeva con estrema sicurezza era che per passare da mezzovampiro a vampiro vero e proprio doveva bere sangue di vampiro. In quel modo la trasformazione sarebbe stata completa e lui sarebbe entrato a far parte dei vampiri per il resto della sua vita: ne valeva davvero la pena?

Gabriel osservò ancora una volta Rakanja e poi i due che si stavano avvicinando con calma.

-coprimi-

-eh?-

-ti chiedo di coprirmi senza morire solo per qualche istante e poi combatterò contro di loro al tuo fianco te lo giuro- Xadia non era tanto convinta delle parole dell'altro ma comunque si alzò e si mise tra di loro.

-volete davvero uccidermi? Mio padre inizierà una guerra se lo farete- cercò di perdere tempo la bionda.

-è per questo che dovresti capire che ci devi aiutare principessina-

Gabriel ringraziò mentalmente Xadia per averlo ascoltato e si avvicinò al collo di Rakanja facendo diventare i suoi occhi rossi e i canini affilati.

-ti amo- gli sussurrò prima di azzannarlo sul collo e bere parte del sangue del vampiro.

Il vampiro e il cacciatoreWhere stories live. Discover now