Capitolo 4

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-mi dispiace- sussurrò Gabriel seduto alle scalette laterali del Block Steakhouse insieme a Oliver -non credevo sapesse qualcosa sulle arene-

-non sono pazzo se decido di parlare con un vampiro Gabe, ormai dovresti saperlo- disse tranquillamente l'uomo accendendosi una sigaretta, molto probabilmente non la prima di quella giornata, e puntando lo sguardo davanti a se -il proprietario del Market Halls ha detto che non ci denuncerà per quello che è successo-

-ormai quante volte gli abbiamo rivoltato il locale in quel modo?- domandò sinceramente curioso Gabriel visto che non era la prima volta che trovavano un vampiro li dentro e che finivano per combatterci contro uccidendolo.

-ho perso il conto anch'io- rispose sinceramente Oliver -dovremmo trovare un altro posto da rovinare-

-non è colpa nostra se i vampiri ci attaccano sempre li- protestò Gabriel -siamo cacciatori e il nostro compito è proteggere gli umani dai vampiri e dobbiamo combattere contro di loro ovunque ci troviamo-

-oggi sei stato più veloce del solito- cambiò discorso Oliver osservando Gabriel che si irrigidì -credo che tu abbia bisogno di mangiare una bella bistecca al sangue-

-sto bene- disse Gabriel prendendo un profondo respiro -ho agito di istinto e non sono riuscito a controllare la mia forza-

-non ti sto rimproverando Gabe- Oliver sorrise dolcemente in direzione del ragazzo -sono solo preoccupato che tu possa aver bisogno di riprendere le forze che hai usato per combattere contro quel vampiro. Non ci metto niente a prenderti della carne cruda-

-sto bene- ripeté nuovamente Gabriel.

-so che ti da fastidio usare quella tua parte ma non è colpa tua se sei per metà vampiro e comunque la usi per salvare gli umani dai vampiri non dovresti davvero pensare che sia sbagliato-

-è sbagliato perché anche solo osservare sangue umano mi fa andare fuori di testa- sbottò Gabriel mordendosi il labbro inferiore per il nervosismo.

-ci sono io che ti blocco in caso. Abbiamo affrontato questo discorso tante di quelle volte e ti ho sempre detto che non devi preoccuparti della tua natura. Sei umano Gabriel e nessuno può dire il contrario-

-qualcuno potrebbe anche scoprire che sono in parte vampiro-

-Gabe ti fai troppi problemi. La gente non sa dell'esistenza dei mezzivampiri e chi lo sa è o perché è un vampiro o perché è un mezzovampiro- Oliver osservò serio Gabriel facendo altri due tiri -i vampiri pensando di aver rinchiuso tutti quelli come te e quindi non immagineranno mai che un ragazzo della tua età possa esserlo e anche per questo motivo quelli che erano mezzivampiri sono tutti morti o sono diventati veri e propri vampiri Gabe. Gli umani non sanno un cazzo-

-ma tu lo sapevi, lo sapevi quando sei entrato con la tua squadra nell'arena dov'ero rinchiuso-

-perché avevamo indagato Gabe e avevamo dei presentimenti essendo dei cacciatori. Avrei voluto salvarne molti di più- aggiunse l'ultima frase sussurrando l'uomo e Gabe si trovò ad annuire sospirando. Oliver gli aveva letteralmente salvato la vita entrando all'improvviso in quell'arena e sapeva anche il rosso che l'altro si dava la colpa per non essere riuscito a salvare altri bambini oltre a lui. Gabriel si era salvato solo e soltanto perché si trovava al centro dell'arena e le macerie dell'edificio non lo avevano preso in pieno. Anche Jonathan, il ragazzino contro il quale doveva combattere, si era salvato inizialmente ma era stato portato via dai vampiri quindi c'erano alte probabilità che fosse o morto o fosse, nella più remota delle possibilità, stato trasformato in un vampiro vero e proprio. Jonathan era sempre stato bravo nei combattimenti e tutti avevano pensato che sarebbe stato colui che avrebbe vinto contro tutti: riusciva a vincere contro i più grandi. Gabriel sarebbe di sicuro morto in quello scontro se solo Oliver e i suoi non fossero piombati all'improvviso nell'arena.

Con il tempo, e soprattutto crescendo insieme a Oliver, aveva capito Gabriel che la sua non era l'unica arena esistente e che i vampiri continuavano i loro sporchi giochi anche dopo essere stati beccati dai cacciatori e che niente li avrebbe fermati se non il loro completo sterminio. Gabriel voleva vendetta per quello che gli era stato fatto e si era unito ai cacciatori di vampiri imparando tutto da Oliver. Alcuni della vecchia squadra di Oliver non avevano preso tanto bene la cosa, avevano paura che lui potesse trasformarsi in un vampiro completo da un momento all'altro, ma non Oliver. Oliver lo aveva appoggiato fin da subito cosa che lo aveva portato a divedersi dalla sua squadra. Ora erano Gabriel e Oliver gli unici due componenti di quella squadra e nonostante a volte avevano avuto qualche problemino lavoravano davvero bene insieme.

-spero solo che tu abbia ragione e che nessuno scopra la mia vera natura- si decise a dire alla fine Gabriel -vorrei poter essere completamente umano e non nato come un mostro-

-ti ripeto che non sei un mostro- Oliver sorrise leggermente a Gabriel spegnendo i residui della sua sigaretta -smettila di darti del mostro da solo-

-è quello che sono- sussurrò Gabriel -troppo umano per essere considerato un mero gioco dai vampiri e troppo vampiro per essere considerato umano- Gabriel sospirò pesantemente pensando a quante volte aveva provato a dar finta di essere un normale umano ma poi si trovava sempre in situazioni assurde nelle quali doveva spiegare perché avesse qualità fisiche maggiori rispetto a semplicissimi umani. Alcune volte ci aveva provato davvero a dire la verità, soprattutto quando si era trovato ad uscire con qualcuno del quale voleva fidarsi. Il risultato ea stato sempre pessimo visto che se accennava solamente di essere per metà vampiro la gente prima non gli credeva e poi iniziava ad allontanarsi da lui impaurita pensando che potesse essere realmente pericoloso come i vampiri.

Odiava la parte di lui che lo rendeva un vampiro, odiava il suo DNA paterno che lo rendeva per metà un mostro: sarebbe stato tutto più semplice se fosse stato completamente umano.

Il vampiro e il cacciatoreWhere stories live. Discover now