Capitolo 5

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-cosa stai facendo?- domandò confuso Rakanja osservando come la sua migliore amica gli avesse letteralmente rubato di mano il telefono per inquadrare quello che era il QR code del volantino presente sul tavolo dello Scottish nel quale si erano seduti.

-c'è la possibilità di vincere uno shottino gratis e con il mio ho perso- rispose seria Xadia mentre aspettava con calma che la pagina si caricasse.

-e secondo te lo fanno vincere veramente? Andiamo non puoi crederci veramente e poi hai i soldi per prenderti tutto quello che vuoi da bere quindi non ti serve a niente- cercò di farla ragionare Rakanja ma la ragazza non lo ascoltò e subito dopo urlò dalla felicità perché con il suo secondo tentativo era riuscita a vincere lo shottino e non aspettò più di due secondi prima di dirigersi verso il bancone e andarsi quindi a prendere la bevanda che aveva ricevuto gratis in quel momento.

Rakanja alzò gli occhi al cielo e aspettò di vedere ritornare la sua migliore amica prima di andarsi a prendere da bere a sua volta, ci mise più del previsto visto che il locale si era quasi completamente riempito in poco tempo che ci erano stati dentro e anche per quel motivo non ne prese solo una ma due.

-oh il mio cavaliere mi ha preso da bere- disse sorridendo Xadia vedendolo tornare e non ci mise molto Rakanja a capire che l'altra avesse già finito il suo shottino senza curarsi di aspettarlo.

-è per me non per te principessa- borbottò Rakanja che però fu costretto a lasciare la sua seconda bissa alla vampira visto che Xadia non era minimamente intenzionata ad alzarsi nuovamente -prima ti freghi il mio telefono e tu becchi lo shottino gratis ora la mia birra...sei davvero un caso perso-

-andiamo è entrata davvero tanta gente adesso e non ho voglia di farmi la fila anche perché prima mi hanno guardata male per via dello shottino- rispose la bionda mandando giù un generoso sorso di birra -che puzza- aggiunge poi guardando storto in direzione della porta.

-di cos...oh- si bloccò di colpo Rakanja visto che aveva avvertito a sua volta quella puzza di aglio quasi insopportabile -chi cazzo entra in un pub con tutta questa puzza-

-vorrei saperlo anch'io...possibile cacciatori?- domandò quasi titubante Xadia guardandosi intorno cercando di capire da quale dei tanti ragazzi li presenti provenisse quella puzza senza però riuscirci veramente. C'era troppa gente e gli odori si confondevano tra di loro.

-andiamo che senso avrebbe per loro entrare qui dentro? Abbiamo preso la fottuta metro e non abbiamo fatto niente per far capire di essere vampiri e io ho queste- il moro si indicò le lenti a contatto -probabilmente ci stiamo facendo problemi per una cosa della quale nemmeno dovremmo preoccuparci. Sarà un semplice umano che ha mangiato fin troppo aglio e noi che siamo più sensibili lo avvertiamo molto di più rispetto agli altri- tento di spiegare tutta quella situazione Rakanja sperando di averci preso in pieno perché altrimenti sarebbero stati in grossi guai.

-hai ragione- Xadia buttò giù completamente la sua birra -vado a prendermi da bere e scruto la sala per capire da chi dobbiamo stare alla larga- e senza dare il tempo a Rakanja di avvertirla di rimanere seduta e che ci avrebbe pensato lui che era già andata verso l'ingresso.

Rakanja sospirò pesantemente chiedendosi perché mai la sua migliore amica avesse davvero così tanta voglia di mettersi nei guai quando sapeva che poteva essere pericoloso. Il moro prese un altro sorso della sua birra che voleva bersi con molta calma e assaporare per bene diversamente da Xadia che a quanto pareva voleva bersene il più possibile. Sembrava quasi come se l'altra volesse provare ad ubriacarsi ma per sua sfortuna anche bevendo tutto l'alcol di quel mondo erano vampiri e su di loro non avrebbe mai e poi mai fatto effetto. Un po' in realtà a Rakanja mancava quel senso di leggerezza di testa che gli dava quel bicchiere di troppo di vino ma erano comunque passati secoli da quando era stato trasformato in vampiro e quasi aveva del tutto dimenticato quella sensazione.

Raknaja sospirò guardandosi intorno aspettando anche con parecchia ansia che Xadia ritornasse. Ansia che però scomparve quasi del tutto quando notò un bellissimo ragazzo dai capelli rossi passargli accanto con una birra in mano che si stava guardando intorno in cerca molto probabilmente di un posto dove sedersi. Il rosso sembrava essere completamente da solo e la cosa sorprese per un momento il vampiro ma poi sorrise: se era da solo significava che nessuno avrebbe cercato di bloccarlo dal provarci con lui.

Rakanja prese la sua birra dirigendosi velocemente verso il rosso che nel mentre che lo osservava aveva anche trovato un posto difronte le vetrate nel quale sedersi completamente da solo. Il vampiro lo raggiunse con poche falcate sedendosi al suo fianco e notò anche quasi subito che l'altro aveva iniziato a guardarlo storto non appena aveva occupato il posto libero al suo fianco.

-ciao- disse tranquillo Rakanja mentre gli occhi azzurri dell'altro lo stavano scrutando.

-cosa vuoi?- domandò serio il rosso cercando di capire perché quel bel ragazzo gli sembrasse strano, ma davvero tanto strano.

-provarci con te- Rakanja ormai aveva imparato, in tutti quei secoli, che la cosa migliore da fare quando ci provava con qualcuno nei pub era dire chiaro e tondo le sue intenzioni. Certo alcune volte non andava bene, soprattutto quando beccava dei ragazzi etero o fidanzati, ma altre velocizzava di molto il tempo di conoscenza e si arrivava subito ai fatti cosa che non gli dispiaceva minimamente.

-wow, sei diretto- disse sorpreso Gabriel che non capiva come mai il suo corpo sembrasse in qualche modo volergli dire di scappare da quel ragazzo che era davvero bello. Anzi forse fin troppo bello per poter essere realmente interessato a lui.

-non mi piace perdere tempo e poi è parecchio palese che qualcuno ci provi con un'altra persona quando si avvicina per parlare in un pub quindi perché mentire?- e a quella risposta Gabriel sorrise leggermente nascondendosi dietro la sua birra.

Il vampiro e il cacciatoreWhere stories live. Discover now