Capitolo 6 l'assemblea d'istituto

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Jessica Rossi Ramirez

Ero arrivata all'ampio anfiteatro della scuola insieme a tutti gli altri studenti dell'istituto. L'atmosfera era elettrizzante, con le sedie completamente occupate da compagni entusiasti. Trovai il mio posto nella fila C, vicino al fondo, circondata da tre amiche con le quali avevo condiviso il percorso.

"Finalmente siamo qui! Sembra che tutti non vedano l'ora dell'assemblea," esclamai con un sorriso, rivolto alle mie compagne.

"Assolutamente! E guarda chi c'è laggiù," disse Sara, indicando un giovane che ci stava osservando da qualche minuto.

"Michael... sono curiosa di conoscerlo. Forse dovremmo avvicinarci a lui più tardi," suggerirono le altre.

Mentre le nostre chiacchiere proseguivano, Michael continuava il suo discorso appassionato con la persona accanto a lui, catturando l'attenzione di altri studenti giusto dietro di loro.

Mentre aspettavamo l'inizio dei discorsi del preside e dei professori, Samantha, Kristen, Sara e io ci godevamo l'atmosfera dell'assemblea. Discutevamo animatamente delle lezioni previste nelle aule vicine, le cui voci si mescolavano in un vortice di emozioni pre-anno scolastico.

"Ragazze, ho una paura tremenda: mia zia sarà il mio insegnante," Disse Kristen con un'espressione preoccupata, sfoggiando un sorriso teso come risposta a uno dei commenti di Samantha riguardo all'orario scolastico, che io non avevo ancora avuto il tempo di controllare.

"Tra tutti i professori disponibili, pensi davvero che tua zia abbia scelto proprio la tua classe?" Chiesi con sarcasmo, sorridendo insieme a Sara e Samantha, mentre immaginavamo il dilemma di Kristen.

"E a proposito, come si chiama tua zia?" Domandò Sara mentre si sistemava di fronte a noi, con Kristen accanto, incuriosita dalla situazione.

Poco prima che Kristen potesse rispondere, sentimmo la voce di un ragazzo biondo dagli occhi chiari che diceva a un amico: "Ho iniziato ieri con quel professore di Letteratura ed è davvero esigente." Lo guardammo sperando che non stesse parlando dell'insegnante di cui stavamo chiacchierando.

"Mia zia si chiama Laura De Luca e no, non ho ancora guardato l'orario scolastico da ieri sera. Perché?" Rispose e chiese Kristen quando ci concentrammo nuovamente su di noi, rivelando un mix di sorpresa e preoccupazione nel suo sguardo.

"Dall'orario che ho visto, sembra che sarà una delle nostre insegnanti di lingue straniere," rispose invece Samantha, sedendosi a qualche posto più avanti rispetto al giovane attore emergente di cui avevamo sentito parlare costantemente, suscitando nell'aria una sottile tensione.

Kristen sembrava un po' sorpresa, ma anche un po' preoccupata. "Davvero? Mia zia insegnerà una lingua straniera?" Chiese con un'espressione incerta, mentre cercava di immaginare come sarebbe stata questa nuova dinamica.

Samantha annui, cercando di tranquillizzarla. "Più precisamente tre lingue fra le tante. Sarà interessante, vedrai." Disse sempre lei, cercando di dissipare le preoccupazioni di Kristen.

"Ma quando hai avuto il tempo di vedere la lista dei professori?" Chiesi all'unisono con tutte le ragazze.

"Mia madre mi ha dato un orario provvisorio con i nomi dei professori. E prima che la domanda arrivi è stato il preside a darglielo durante la visita." Ci spiegò lei.

Nel frattempo, il brusio di conversazioni e risate degli altri studenti riempiva l'aria, creando una colonna sonora vivace.

Si potevano sentire alcuni dialoghi di sottofondo tra i professori e gli studenti, così come il fruscio di fogli e il tintinnio di bicchieri che venivano riempiti mentre le persone si accomodavano e si preparavano per l'assemblea, creando un'atmosfera di attesa e aspettative.

"Mi hanno assegnato un compito veramente impegnativo quest'anno," Replicò un insegnante con voce preoccupata, mentre i suoi colleghi annuivano solidali, rivelando le prime sfide dell'anno scolastico.

Gli studenti si ritrovavano animatamente a discutere dell'estate trascorsa e delle aspettative per l'inizio del nuovo anno scolastico. In tutta l'aula, si poteva percepire un miscuglio di eccitazione e apprensione nell'aria. Molti di loro bramavano la riunione con i loro amici, ansiosi di rivederli, mentre altri si domandavano quali sfide li attendessero, creando un'atmosfera ricca di emozioni contrastanti.

Alla fine, il direttore della scuola si avvicinò al centro del palco, seguito da un gruppo di professori, e un silenzio profondo si diffuse rapidamente nell'intera aula, preparando tutti all'inizio dell'assemblea annuale.

"Buongiorno a tutti," cominciò il direttore, inaugurando ufficialmente l'assemblea con il suo discorso di apertura. "È con grande piacere che vi do ufficialmente il benvenuto in questa prestigiosa istituzione. Per coloro di voi che sono nuovi, condividerò un breve riassunto delle discussioni avute ieri con i responsabili della sicurezza e alcuni rappresentanti degli studenti provenienti da varie discipline. Sono previste alcune modifiche che coinvolgeranno gli studenti, tra cui una collaborazione interdisciplinare nel corso del vostro primo anno, indipendentemente dalla vostra scelta di campo di studio e dell'origine etnica."

In un'epoca caratterizzata da profonda segregazione, questa encomiabile iniziativa rappresentava un gesto estremamente lodevole. Mi aspettavo sinceramente che fosse stata concepita fin dall'inizio con l'obiettivo di sottolineare in modo inequivocabile l'unità di tutti coloro che si opponevano alle ingiustizie prevalenti in quel periodo all'interno dello stato.

L'atmosfera nell'aula era pervasa da un notevole entusiasmo e una vivace curiosità. Gli studenti, desiderosi di ampliare le proprie conoscenze, scrutavano attentamente i volti dei docenti, cercando indizi sulla loro personalità e sulle materie che avrebbero guidato il loro percorso accademico durante l'anno. Alcuni insegnanti si mostravano rilassati e informali, mentre altri mantenevano un atteggiamento più solenne, suscitando interesse per il loro stile di insegnamento.

La mia mente vagava tra le varie discipline che avrebbero composto il mio percorso di studio. C'erano le materie teatrali, con professori che trasmettevano una profonda passione per il mondo del cinema e del teatro. Poi c'erano gli insegnanti delle materie generali, chiaramente orientati verso la letteratura, la storia e la filosofia. Non potevo fare a meno di notare un docente di lingue straniere, con un accento affascinante dell'est Europa, che rendeva ancora più misteriosa la lingua che avrebbe insegnato.

Mentre osservavo e formulavo congetture mentali sulle materie e gli stili di insegnamento dei vari docenti, non potevo fare a meno di notare le diverse reazioni dei miei compagni di classe. Alcuni sembravano ansiosi, probabilmente preoccupati per come si sarebbero adattati alle nuove sfide accademiche, mentre altri apparivano entusiasti, pronti ad immergersi nell'apprendimento e ad esplorare nuove prospettive.

Nel frattempo, il direttore della scuola si preparava a prendere di nuovo la parola, catturando prontamente l'attenzione di tutti con il suo tono autorevole e il suo discorso di benvenuto. Questo rappresentava un nuovo inizio, con nuove opportunità e l'inizio di un viaggio educativo che si stava aprendo davanti a noi. I volti dei docenti e degli studenti erano colmi di speranza ed aspettative, mentre ci preparavamo ad avviare un nuovo capitolo delle nostre vite accademiche.

I'm Falling In Love With YouWhere stories live. Discover now