Capitolo 26 Il palcoscenico dell'inaspettato parte 1

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Jonathan Whitelaw Jackson

Era trascorso un'eternità da quando ero giunto alla Tuskegee High School per le prove dello spettacolo di fine anno. Molti studenti si esibivano nell'anfiteatro della scuola, impegnati nelle prove delle coreografie per la scena del balcone. Purtroppo, mancava la protagonista principale, Christine.

"Qualcuno ha visto Christine?" Chiesi ai presenti seduti di fronte al palco, ma nessuno poteva darmi una risposta positiva.

"Nel peggiore dei casi, posso provare la scena con qualcun altro", suggerì Michael. Lo guardai esitante per qualche istante.

"Chi di voi ragazze si offre volontaria per essere Giulietta?" Chiesi dopo dieci secondi, e tutti intorno a me pronunciarono il nome di Jessica Rossi.

"Ma non ci penso neanche... Scordatevelo. Cedo il mio posto a Samantha o qualsiasi altra ragazza che voglia salire lassù con lui", replicò Jessica.

"È solo Michael Jackson... Mica morde", insistetti io, e con queste parole riuscii a convincerla.

"Faccio solo questa scena e appena Christine arriva le lascio il posto", informò lei dopo aver preso un respiro profondo.

"Va bene, signorina", dissero Michael e io lasciandoli alzarsi per mettersi in azione.

"Andiamo, cara?" Disse Michael alla sua compagna, mentre da lontano potevo vedere Lionel* fulminarlo.

Da quando ero arrivato lì come insegnante, non avevo la più pallida idea di cosa stesse succedendo esattamente tra quei due. In quanto genitore, immaginavo che fosse solo un capitolo dell'adolescenza, ma in quanto insegnante, capivo che c'era molto di più. Una volta terminata la prova sul palco, Michael e Jessica si prepararono a interpretare Romeo e Giulietta.

"Romeo, Romeo! Perché sei tu Romeo? Ah, rinnega tuo padre! ...Ricusa il tuo casato! ...O, se proprio non vuoi, giurami amore, e io non sarò più una Capuleti!" Disse Jessica a Michael dal balcone costruito dagli studenti durante le ore di arte.

"Signorina Capuleti, devo continuare ad ascoltarla oppure rispondere a ciò che dice?" Replicò Michael come Romeo.

"È solo il tuo nome a essermi ostile: tu saresti sempre lo stesso anche se non fossi quello che sei, ovvero, un Montecchi. Che cosa vuol dire la parola Montecchi? Oh, sii qualche altro nome! Quello che noi chiamiamo col nome di rosa, anche chiamato con un nome diverso, conserverebbe ugualmente il suo dolce profumo", rispose Jessica come Giulietta, emozionando tutti presenti.

"Sai, ti prendo in parola. D'ora in avanti non sarò più Romeo", disse Michael con un'emozione inaspettata.

"Chi sei tu, così nascosto dalla notte, inciampi nei miei pensieri più nascosti?" Replicò Jessica.

"Non so dirti chi sono, adoperando un nome. Perché il mio nome, o diletta santa, è odioso a me stesso, perché è nemico a te. E nondimeno strapperei il foglio dove lo trovassi scritto", incalzò Michael.

"Le mie orecchie non hanno ancora udito un centinaio di parole pronunciate dalla tua lingua, e nondimeno riconosco la tua voce: non sei forse tu Romeo, nonché uno dei Montecchi?" Gli rispose Jessica dal balcone.

"Non sono né l'uno né l'altro, fanciulla, se a te questo dispiace", rispose infine Michael.

Proprio in quel momento, Christine arrivò con mezz'ora di ritardo, dispiaciuta di vedere qualcun altro al suo posto in scena con Michael. Poco prima che potessero continuare, arrivò Lionel Sr. * insieme agli insegnanti di ballo e francese per discutere di eventuali modifiche allo spettacolo.

"Complimenti ragazzi... Possiamo rifare tutto l'atto fino a qui per favore?" Interruppi le emozioni, dando inizio a una nuova fase delle prove.

Mentre Lionel Jr. *, Bruce, Eddie Murphy e gli altri si preparavano per rifare l'atto, fermai la signorina Machiavelli.

"E signorina Machiavelli, la prossima volta sii puntuale, la prego", le dissi a bassa voce.

"Si accomodi, più tardi dovrei parlarle", le dissi prima di unirmi a Lionel Sr. * e agli altri insegnanti per discutere dello spettacolo e di potenziali modifiche.

"Ehi, sai per caso cosa sta succedendo a tuo figlio in questi ultimi giorni?" Chiesi a Brockman* e si più di una volta lo chiamavo con il suo secondo nome per non confonderlo con suo figlio.

"È una questione di cuore. Gli passerà fra qualche giorno", rispose lui mentre avanzavamo oltre l'atto del balcone.

"Sennò chi sono gli studenti che dovrebbero sostituire Michael e Jessica in caso di assenza o altro?" Chiese sempre Brockman* dopo aver dato alcuni consigli agli studenti, in particolare a suo figlio.

"Lionel* e Samantha", risposi seccamente, osservando i due, senza dimenticare gli altri durante le prove.

Continuammo a discutere fino a quando Anastasia e Cecilia si unirono per aiutare gli studenti a organizzarsi in scena e a perfezionare le coreografie, garantendo che tutto fosse coordinato e fluido per gli spettatori.

I'm Falling In Love With YouDove le storie prendono vita. Scoprilo ora