Capitolo 18 In cerca di armonia

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Michael Jackson

Mi ritrovai seduto al tavolo silenzioso della biblioteca, circondato da scaffali alti e libri che sembravano custodire antichi segreti. L'atmosfera era serena e concentrata, mentre le persone consultavano testi e appunti con un rispetto reverenziale.

Tuttavia, dentro di me continuavo a ruminare i pensieri che mi avevano assalito negli ultimi giorni. L'intera situazione con Samantha e suo padre Jonathan mi aveva destabilizzato più di quanto volessi ammettere. Era strano vedere come le vite delle persone potessero intrecciarsi in modi inaspettati e talvolta sorprendenti.

La luce filtrava attraverso le finestre alte e strette, creando fiochi raggi di luce che illuminavano polveri invisibili nell'aria. I tavoli erano punteggiati da penne, quaderni e laptop, mentre le persone si dedicavano a ricerche e studi profondi. Il silenzio era interrotto solo da un sussurro sommesso di pagine che venivano sfogliate con cura.

Mentre Eddie, Bruce e Lionel* continuavano a discutere a bassa voce, il mio sguardo si posò su Carolina Lewinsky. Era seduta da sola a un tavolo nascosto tra gli scaffali, immersa nella lettura di un antico manoscritto. La sua concentrazione era palpabile, come se fosse in profonda comunione con le parole stampate sulla pagina. La sua figura racchiudeva un'aura di mistero e bellezza che mi aveva affascinato fin dal primo momento in cui l'avevo vista.

Decisi di superare il timore di interrompere la sua immersione e mi alzai dal mio posto, avanzando con passo risoluto verso il tavolo di Carolina. Ogni passo era accompagnato da un soffice scricchiolio sotto i piedi, una melodia sussurrata dall'antico legno della biblioteca. "Ciao, Carolina." Iniziai, cercando di sorridere in modo gentile nonostante l'agitazione che sentivo dentro di me.

Carolina alzò lo sguardo dal suo libro e mi fissò con sorpresa, i suoi occhi marroni sfoggiavano un bagliore curioso. "Ciao Michael." Rispose, restituendo il mio sorriso in modo gentile.

"Ehm, scusami se sembro improvviso," Balbettai, cercando le parole giuste da dire. "Ho notato che condividiamo alcune lezioni e volevo chiederti se magari potremmo studiare insieme ogni tanto. So che suona un po' strano, ma penso che potrebbe essere utile."

Carolina sembrò riflettere per un istante, poi un sorriso lieve illuminò il suo volto. "Mi piacerebbe, Michael. Mi sembra un'idea interessante."

Il mio cuore iniziò a battere più forte, come un battito che echeggiasse tra gli scaffali di libri. "Davvero? Sono contento che tu sia d'accordo. Possiamo stabilire un orario che ci possa andare bene?"

Carolina annuì, e il suo sorriso divenne ancora più accattivante. "Certo, possiamo pensarci e trovare un momento adatto. Grazie per l'invito."

I nostri sorrisi si intrecciarono, creando una connessione che sembrava scorrere oltre le parole. Avevo superato l'incertezza e avevo fatto un passo verso l'ignoto. La conversazione con Carolina si rivelò leggera e piacevole, e scoprimmo di avere più affinità di quanto avessimo pensato inizialmente.

Mentre parlavamo, immersi nella scoperta reciproca, il tempo sembrò scivolare via e il ticchettio dell'orologio nella biblioteca segnalò l'avvicinarsi dell'ora di chiusura. "Dobbiamo concludere per oggi," Disse Carolina con un leggero sospiro.

"Hai ragione." Risposi con un sorriso. "Ma sono contento che abbiamo avuto questa opportunità. Non vedo l'ora di studiare insieme."

Carolina mi lanciò uno sguardo complice, un'occhiata che sembrava leggere oltre le parole. "Anche io non vedo l'ora. A presto, Michael."

Ci scambiammo un sorriso carico di aspettative, poi ci allontanammo dai nostri tavoli, lasciandoci avvolgere ancora una volta dalla quiete rispettosa della biblioteca. Mentre mi sedetti al mio posto, notai gli sguardi curiosi dei miei compagni di classe con cui stavo prima che stavano scambiando commenti sommessi tra di loro.

"Ehi, cosa stava succedendo là?" Chiese Bruce con un sorriso malizioso.

"Ho semplicemente fatto un passo avanti e ho invitato Carolina a studiare insieme ogni tanto," Risposi con una calma apparente, cercando di nascondere l'entusiasmo che mi stava attraversando.

"Sembra che tu stia cercando di fare pace con la tua coscienza." Disse Lionel* con un tono leggermente scherzoso e arrogante allo stesso tempo.

Risi, sentendomi un po' imbarazzato ma anche soddisfatto. "Potresti avere ragione. Ma ho imparato che è importante superare le incomprensioni e cercare di costruire connessioni positive con gli altri."

Eddie alzò un sopracciglio in modo giocoso. "Sembra che il grande Michael Jackson stia diventando un esperto nelle dinamiche sociali."

Ridemmo insieme, ma dentro di me sentivo una gioia profonda. Avevo imparato che, nonostante il mio passato complesso e talvolta travagliato, avevo ancora l'opportunità di crescere e migliorare come persona. Avevo compreso che le connessioni umane erano essenziali per creare un ambiente di armonia e comprensione.

Poco dopo, l'atmosfera nella biblioteca iniziò a cambiare, il movimento delle persone si intensificò e l'energia sembrò crescere, come le note di una melodia che si costruisce lentamente verso un climax coinvolgente.

I'm Falling In Love With YouDove le storie prendono vita. Scoprilo ora