Capitolo 1

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Quella era una giornata particolarmente piena. Aveva appena concluso la quarta lezione quando l'orologio segnava le 13; il prossimo alunno sarebbe arrivato alle 14, quindi aveva solo un'ora per mangiare qualcosa. Non avendo alcuna voglia di mettersi ai fornelli e di pensare a qualcosa di sano, si fece una semplicissima piadina con cotto e fontina. Era seduta sul divano a mangiare, con la televisione accesa su Grey's Anatomy, quando le suonò il telefono.

Chiamata in arrivo da Mary

Mary era la sua vicina, una signora di circa 65 anni molto dolce e di buona compagnia. Era sempre stata accogliente con Laura, fin dal suo primo giorno a Londra, tanto da invitarla a cena la sera stessa del suo arrivo. Era grazie a Mary se Laura era riuscita ad ambientarsi così in fretta in una città nuova e così diversa da Milano. Mary non aveva famiglia, era sola e, purtroppo, qualche mese prima le era stato diagnosticato un tumore al fegato, eppure continuava a lavorare, altrimenti non avrebbe potuto pagarsi l'affitto e le cure.

L: Salve Mary!

M: Laura, mia cara. Posso chiederti un favore?

L: Certamente!

M: Potresti raggiungermi e darmi una mano al lavoro? Ho tanto da fare e l'appartamento è davvero troppo grande, non riuscirò a finire in tempo!

Mary faceva la signora delle pulizie per un'agenzia che trattava veramente male i suoi dipendenti. Laura aveva cercato di convincerla ad andarsene, a cercare un posto migliore, gestito da persone migliori, ma non voleva abbandonare un lavoro sicuro e pagato il giusto in un momento della sua vita così delicato.

L: Dimmi dove sei e arrivo subito!

Appena inserì l'indirizzo su Google Maps vide che l'appartamento si trovava nel quartiere di Battersea, una zona che ancora non aveva esplorato ma non lontana da dove abitava lei. Avvisò la madre del suo alunno che non si sentiva bene e che doveva spostare la lezione, poi partì.

La mascella di Laura toccò l'asfalto appena vide quel maestoso palazzo bianco che aveva di fronte. Non aveva mai amato particolarmente i condomìni, ma lì dentro avrebbe potuto starci a vita. Era un palazzo bianco, moderno ed elegante, con delle ampie vetrate e dei terrazzi più grandi del suo appartamento e di quello di Mary messi insieme.

Evidentemente lì abitava gente di un certo livello, visto che sul citofono non erano nemmeno riportati i nomi. Chiamò così Mary per farsi aprire e poi seguire le sue indicazioni. Ascensore, terzultimo piano.

"Wow! Ma chi ci vive qui? Qualche membro della famiglia reale?", esclamò guardandosi attorno.

"Un cantante", rispose Mary, andandole incontro con il fiatone. La donna si sedette sul divano a riprendere fiato, mentre la ragazza si rimboccò le maniche.

"Mary sei esausta...dimmi cosa manca e ci penso io. Tu riposa un attimo."

"Ci sarebbe da pulire lo studio, ultima porta in fondo a destra."

Non appena mise piede in quella stanza, le ci volle solo mezzo secondo per capire di chi fosse quella casa. Lo studio era molto elegante, come tutto l'appartamento, ma quello che aveva attirato l'attenzione di Laura erano tutti quei premi, alcuni appesi alle pareti, altri all'interno di vetrinette, tutti riportanti il nome degli One Direction o di Niall Horan, per non parlare di tutte le targhette degli eventi di golf con sopra il nome di Niall. Come aveva fatto a non riconoscere l'appartamento del suo idolo? Lo aveva visto più volte durante le sue live su Instagram.

"MARY!!", si mise a urlare, correndo verso il soggiorno.

"Cara, hai visto un fantasma?"

"Siamo nella casa di Niall Horan?!"

If I Could Fly | Niall HoranOn viuen les histories. Descobreix ara