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Non so per quanto tempo rimango incollata alla sedia con la testa fissa sullo schermo. Mi rendo conto sia passato fin troppo tempo quando, alzando gli occhi, noto dalla finestra il sole ormai calato.

L'ansia di tornare a casa, guardare negli occhi mia figlia e non poterle dare ciò che ogni figlio merita, mi divora lentamente, giorno dopo giorno. Guardo l'immensa finestra e finalmente riesco ad alzarmi per raggiungere le grandi vetrate. Apro lentamente e respiro l'aria fresca Manhattan.

Vorrei poter tornare indietro, riuscire a capire la mia vita e cercare di non fare gli stessi identici errori. Intendiamoci, non rinnego quello che ho fatto con Cameron, il fatto di aver portato a termine la mia gravidanza ; Il mio errore più grande è quello di aver dato troppa retta a Richard, aver creduto ad ogni sua singola parola.

Cosa ha portato questo? A nulla.

" A cosa sta pensando la mia cara amica? " entra facendo stridere i tacchi sul pavimento " Ma poi non ti annoia pensare sempre alle stesse cose? Che cazzo amica, su con la vita" dice facendomi sorridere leggermente.

" Perché si può non pensare?" dico sbuffando alla ricerca dei miei tacchi " Come se fosse facile" ripeto a voce bassa ma tanto alta da farle fare un cenno del capo.

" Deborah" mi richiama facendomi voltare verso di lei " Perché ti stai addossando colpe che non hai? Adesso va tutto bene, no? Perché ti continui a lacerare dentro?" e se lei potesse vedere, sentire cosa pensa la mia testa, scapperebbe a gambe levate.

" Mi sento maledettamente in colpa nei confronti di Cameron" ammetto finalmente " E no, non dico per l'incidente , ma per il fatto di non essere stata abbastanza forte per affrontare tutto" sospiro e mi siedo nel divano. In 4 anni che lavoro qui questa è la prima volta che mi siedo, assurdo.

" Come è andata ieri? Vuoi raccontarmi?" e le sono grata per avermelo chiesto. Perché forse sfogarmi con qualcuno è la cosa migliore.

" E' andata Jenny" sospiro " Cameron ed io abbiamo litigato prima un paio di volte, voleva aiutarmi ma io il suo aiuto non lo volevo. Dopo però ho ceduto quando mi sono accorta che Caterine è riuscita a calmarsi mettendosi a letto con lui" continuo con un filo di voce. Sto cosi male.

" E' un bene giusto?" alzo le spalle " Avanti Deborah io spero tu stia scherzando!" sbotta " Cameron sta cercando in tutti i modi di farsi perdonare da te e sua figlia. Devi metterti nei suoi panni almeno una volta : E' stato dietro 4 mura per un sacco di tempo senza aver fatto nulla, una colpa che non ha mai avuto, si è fatto chissà quante ragazze per poi scoprire che mentre faceva il cazzone, era un padre" afferma seriamente.

" Gli ho dato un opportunità ieri Jennifer, solo che sono cosi combattuta, cosi triste, che non riesco a perdonare me stessa del male che gli ho provocato ad entrambe" dico. E lo penso veramente.

" Ma falla finita. A 18 anni sai quante cazzate si fanno? Deborah, eri piccola, ingenua e hai fatto una cazzata. Adesso l'unica cosa da fare è solo andare avanti, accettare il passato e pensare al futuro" si avvicina e mi prende le mani " Devi smetterla di darti colpe che non hai e devi smetterla di addossare a Cameron colpe che lui non ha neanche" continua " Non lo sapeva Deborah, l'avesse saputo prima sono sicura che non ti avrebbe mai lasciata andare. E' cosi geloso di te che perfino io sono gelosa" sussurra scoppiando a ridere e facendo ridere anche me.

" Riunione tra lesbiche?" scatto dallo spavento e lo guardo in cagnesco " Jennifer, non guardarmi cosi perché mi fai veramente tanta paura" la beffeggia alzando un sopracciglio e facendo uno sguardo malizioso. Lo guardo e noto che è cosi stanco ma cosi maledettamente bello da fare schifo. L'abito gli calza a pennello e fascia il suo fisico abbastanza palestrato. La camicia è sbottonata leggermente facendo intravedere il tatuaggio sul petto. E si, conosco bene ogni suo tatuaggio.

" Appena smettete di mangiarvi con gli occhi potete avvisarmi? Guardate che qui c'è gente, non siete soli" rivolgo il mio sguardo verso la mia amica la quale mi guarda con aria maliziosa.

" Io sarei in grado di mangiarla dovunque e comunque. Anche appena sveglia con il suo pigiama" dice provocandomi " E credimi, i pigiami di Deborah fanno fare tanti sogni perversi" gli tiro l'agenda che trovo sul tavolino facendolo ridere.

"Smettila Dallas" dico alzandomi e sistemando il mio vestito ormai fin troppo corto " Volevi dirmi qualcosa?" accenno a dire senza guardarlo. Rimetto i miei tacchi e vado a sistemare la scrivania. Noto con la coda dell'occhio che i due si fanno un cenno e Jennifer esce dalla stanza senza neanche salutarmi. Stronza.

" Vedo che in questo periodo indossi abiti fin troppo corti e soprattutto odi le scarpe con il tacco" mi volto e lui non mi sta guardando, è attento a mandare messaggi. Sussurro qualche parola incomprensibile, imprecando ancora su qualcosa di inesistente " Puoi fare di meglio per non fare capire che sei gelosa di me" dice avvicinandosi.

" Ancora con questa storia?" sbotto incazzata " Ti ho già detto tempo indietro che la gelosia mi è finita anni fa" dico ancora convincendo me stessa. La verità è che sono gelosa di lui, gelosa di chi lo tocca, di chi lo guarda, perfino di chi gli dice qualcosa. Eppure tutto questo prima non c'era. Io riuscivo a fare tutto ciò che desideravo fare e lo stesso faceva lui.

" Sei gelosa " afferma avvicinandosi " a me piace il tuo essere gelosa" continua sussurrando facendomi venire brividi lungo tutto il corpo " non stavo parlando con nessuno, chiedevo a Rose se mia figlia fosse ancora viva" avvolge le sue mani possenti nella mia vita e mi avvicina a lui. Comincia a mancarmi il fiato.

"Allora non sei un padre cosi pessimo" dico facendolo sorridere. Avvicina la fronte contro la mia e sospira. Conosco bene Cameron, sta combattendo nel non fare una cosa che vorrebbe fare. Cedo e avvicino le mie labbra alla sue. Cosi familiari, cosi calde, cosi mie. Avvicina la mano intorno il mio collo e questo non fa altro che avvicinarci ancora di più. Il bacio è cosi profondo che prendere aria mi viene impossibile.

" Ti ricordi la prima volta che ci siamo conosciuti?" si stacca leggermente respirando e lo guardo interrogativa " Mi hai fatto letteralmente impazzire" continua " Ogni tanto qualche ricordo mi passa per la mente, e in tutti questi ci sei sempre e solo tu. Mi hai fatto impazzire prima, quando eri più piccola, ma a distanza di 4 anni rendi ancora la mia testa un caos"

" Mi avevi detto che non ricordavi" lo guardo e gli occhi bramano, stanno letteralmente divorando ogni singola parte del mio corpo " Cameron" dico sussurrando, come se il fiato non mi bastasse.

" Hai paura di innamorarti di nuovo di me?" continua a baciarmi il collo e piano piano arriviamo al divano " Rispondimi" dice bloccandosi di colpo.

" Non ho paura di innamorarmi di te Cameron" lo guardo e mento.

"Non sei innamorata giusto?" dice ripetendo e spingendomi verso il divano " Quindi se bacio qualcun'altra cosi, non sei gelosa?" mi riprende il collo baciandomi appassionatamente " Non sei gelosa se tocco qualcun'altra?" dice alzandomi il vestito di poco, accarezzando la mia coscia. Ho brividi dovunque e non riesco a prendere aria come si dovrebbe. Vorrei scappare, andarmene via e dirgli che tutto questo è un errore. Ma non riesco a muovermi, non riesco ad alzarmi, riesco solo a stare qui con il corpo schiacciato nel divano e il suo sopra il mio. Riesco solo a stare bene quando mi tocca lui, quando mi guarda, quando è cosi.

" E tu?" dico sussurrando all'orecchio facendo contrarre la sua mascella " Non sei geloso di me?" si alza di poco e porta i suoi occhi sui miei sorridendo.

" Io sono geloso di te e di tutto ciò che ti circonda" afferma con aria maliziosa " E soprattutto" dice avvicinandosi " Nessuno può farti quello che ti faccio io. Nessuno può baciarti, toccarti, guardarti" sussurra nel mio orecchio.

" Quindi se io adesso mi alzo, vado da Daniel o Ethan, ti infastidisce " mi sposta e sento immediatamente freddo " Hai detto qualche giorno fa di non essere geloso di me" sorrido alzando un sopracciglio.

" Perché tu credi a tutto ciò che ti dico?" scoppia a ridere " Comunque se continui a farmi incazzare mi alzo e vado via" dice guardandomi " Magari qualcun'altra è più felice di avermi cosi, in questo modo" e ad essere incazzata adesso sono io.

" E tu riesci ad alzarti, aprire la porta, andartene e fare il cazzone con un'altra ragazza?" dico sorridendo. Sono sicura che non riuscirebbe a farlo.

" Sinceramente?" dice " No" sussurra confermando la mia tesi prima di gettarsi ancora sulle mie labbra.

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⏰ Last updated: Aug 16, 2023 ⏰

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