Capitolo 37

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Sothis non si fidava affatto dei nuovi due principi e Lìr aveva cominciato a piacergli meno di tutti gli altri dei che aveva incontrato fino a quel momento.

Erano passati due giorni da loro arrivo e Laran era stato di cattivo umore, la corte era ancora in fermento e gli schiavi non avevano un momento libero. Anche con tutto l'aiuto della magia, avevano molto a cui pensare per l'elezione del nuovo re e anche se Sothis a malapena vedeva il letto, si premurava di portare la cena a Laran tutte le sere.

Il principe non faceva che lavorare nel suo studio e vivaio, spesso intratteneva lunghe conversazioni con i suoi amici, altre volte spariva per molto tempo. Sothis sapeva che ciò che gli premeva di più era parlare con Isid, ma con tutto il suo potere, non era ancora riuscito a contattarla. Sua madre lo ostacolava in ogni modo. Tuttavia il suo bando sarebbe terminato in fretta e tutti lo sapevano bene, anche la regina.

L'elezione si sarebbe svolta in presenza di un vasto pubblico e i re del mondo o i loro rappresentati avrebbero assistito all'elezione come testimoni ufficiali. Se anche uno di loro non avrebbe riconosciuto l'elezione del nuovo sovrano, la crisi politica sarebbe stata devastante. Di conseguenza, la regina non avrebbe mai potuto impedire a Isid di arrivare a palazzo il giorno della scelta di Ascalon, ma Laran aveva urgenza di contattarla prima di questa data.

Dopo quello che aveva fatto Sibil per Sothis, nemmeno alle allieve e alle maestre era più permesso entrare a palazzo e non venivano portati messaggi fino al palazzo di Isid. Sothis quasi si aspettava che Laran gli chiedesse di provare con la magia, ma essendo estraneo, Sothis dubitava di poter far arrivare un messaggio a Isid, quando non la conosceva. A Sais nessuna maga avrebbe potuto passare un messaggio fin nel loro tempio senza avere l'autorizzazione.

Tuttavia, non era il pensiero di Isid che preoccupava Sothis: a palazzo sarebbe arrivata una delegazione di Sais, prima o poi, e questo gli era stato dolorosamente ricordato dall'arrivo di re Erir.

Era arrivato quella mattina, con il suo seguito di elfi, e Sothis lo intravide dalle finestre del palazzo mentre stava organizzando la disposizione delle stanze per tutte le nuove delegazioni. Erir aveva l'aria di qualcuno che era tormentato da oscuri pensieri. Era ormai solo e senza il suo compagno e senza nemmeno il suo erede.

Elna, pensò Sothis, chissà cosa ti è successo. Una delle ultime conversazioni avute con il suo maestro Dubhe era stara proprio riguardo ad Elna. E forse, adesso, sarebbe stato proprio Dubhe ad arrivare ad Olimpia per assistere all'elezione. Avrebbe portato con sé Elna?

Con tutti e due a palazzo, non c'era modo per Sothis di ingannarli. L'avrebbero cercato e l'avrebbero scoperto. Cosa avrebbero detto del principe Sirio? Schiavo e complice di un dio, che serve al palazzo di Olimpia ed è amico di maghe, elfi e niente meno che umani.

E se lo riferissero a Rigel?

Un brivido di terrore lo percorse. No. Non poteva pensare a queste cose. Laran lo avrebbe protetto, se fosse diventato re. E se così non fosse ... Sirio avrebbe dovuto trovare il modo di nascondere anche sé stesso, non solo Laran.

Si toccò distrattamente le corna, sapendo che, con quella nuova forma, sarebbe stato meno riconoscibile che rispetto ai suoi capelli rossi come quelli del suo frae.

"Nysa" lo chiamò qualcuno.

Quando si voltò Sothis vide che Paan lo stava cercando. "Tu. Che cosa vuoi?"

"C'è una marea di carte che è stata portata giù. Informazioni sulle abitudini di re Erir e necessità per i suoi servi. Dicono che devono essere risolti il primo possibile".

"Arrivo subito".

Insieme si incamminarono verso i piani inferiori. Sothis stava ancora riflettendo. Stava pensando da un po' di tempo di andare da Dir e Dite per avere maggiori informazioni riguardo all'elezioni e, se avesse potuto, chiedere perché avessero deciso di dare ospitalità a Gid. Non avevano vocalmente sostenuto Laran, ma il loro comportamento in guerra aveva dimostrato che si fidavano del suo giudizio e di come prendeva le decisioni, anche quelle difficili. Perché assistere Gid, allora?

I DUE RE  [BL]Where stories live. Discover now