Capitolo 10

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Laran non aveva sbagliato dicendo che Elsi e Lin avrebbero potuto reagire male al morso che ora aveva in bocca

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Laran non aveva sbagliato dicendo che Elsi e Lin avrebbero potuto reagire male al morso che ora aveva in bocca.

Quando Sothis tornò nella loro tenda, fu fronteggiato prima da un silenzio scioccato e poi da pianti di disperazione da una parte e urla di indignazione dall'altra. Lin in particolare gli era sembrata davvero molto delusa da quello che aveva fatto Laran e se Sothis non l'avesse trattenuta per un braccio sarebbe andata dal principe a dirgli esattamente quello che pensava di lui.

"Non ci posso credere" stava dicendo. "Non lo avrebbe mai fatto!"

"Sothis non sembra così arrabbiato come mi sarei aspettato", disse invece Elsi, rimasto seduto su un baule, sconsolato. "Non sappiamo cosa è successo".

Visto che non poteva parlare, Sothis si limitò a fare un cenno verso Elsi cercando di far capire a Lin che in qualche modo aveva ragione. Non valeva la pena continuare ad arrabbiarsi, le ultime ore erano state già abbastanza difficili e ora voleva solo andare a dormire.

Lin non si tranquillizzò, invece. "Non preoccuparti, faremo tutto noi. Non dovrai uscire da qui con quella cosa in faccia, non ti faremo vedere da nessuno. Accidenti... Come farai a mangiare? Quanto tempo devi stare così?".

Sothis fece segno di tre con la mano e i due umani fecero un gemito impietosito.

"Non ci posso credere ... Non mi importa se lo metterà anche a me, ma domani mattina gli porto la colazione e gli faccio una bella ramanzina! Io... Oh, non riesco a guardarti. Scusa. Scusa, ho bisogno di prendere aria!" Lin uscì dalla tenda in gran fretta. Rimasero solamente lui ed Elsi.

L'umano gli chiese: "Hai bisogno di qualcosa?". Quando Sothis fece segno di no, l'altro annuì e se ne andò silenziosamente a spegnere le candele e mettersi a letto dietro il suo paravento.

Sothis rimase al buio, steso sulla sua branda, a mordicchiare il pezzo di metallo tra i denti per cercare di mandare via un po' di tensione. Era mentalmente e fisicamente esausto e voleva solo addormentarsi, anche se con la mente piena di pensieri.

Era ancora cosciente quando Lin tornò. La donna andò dietro il suo parapetto e Sothis la percepì stargli vicino a osservarlo silenziosamente. Gli alzò la coperta e la sistemò bene intorno al suo collo con un gesto estremamente leggero e impercettibile. Sothis sarebbe morto di caldo sotto la lana, ma non aveva il cuore di rifiutare quel piccolo gesto di affetto. Lin lo lasciò e Sothis aspettò di sentire che il suo respiro diventasse basso e regolare per il sonno, prima di scoprirsi di nuovo.

La mattina successiva la passò chiuso in tenda. Per non lasciarlo ad annoiarsi da solo, Lin ed Elsi gli affidarono un grosso baule pieno di argenteria e un panno stropicciato. Era l'argenteria meno usata dal principe e perciò più annerita. Sothis, felice di potersi distrarre in qualche modo, si mise a strofinare tutto per bene mentre meditava sull'inutilità di portarsi l'argenteria in guerra non solo una volta ma ben due – come se davvero dovessero esserci occasioni speciali.

I DUE RE  [BL]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora