Capitolo 51 parte 2

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Althea pov's

Rimango a bocca aperta alla vista delle ali. Caleb è ancora concentrato sulle sue braccia per rendersi conto del nuovo peso che ha sulle spalle, stavolta fisico e non figurato.

<<Ca...Caleb?>> lui alza lo sguardo su di me e mi guarda interrogativo.

<<Cosa c'è? Qualcuno ci attacca?>> chiede voltandosi di scatto. Pensiero positivo al primo posto.

<<No..no...Ma tu..>>

<<Cazzo.- aggiunge Clark dietro di me -Ma allora è vero...i Sirase hanno le ali.>> Caleb sgrana gli occhi e guarda dietro di sé.

<<Oh dei!- prova a muoverle e le ali rispondono tentennanti ai suoi tentativi, deve imparare a muovere ossa e muscoli che non ha mai avuto -E adesso come faccio? Come si ritirano questi affari?- Clark ed io ci guardiamo interrogativi -E soprattutto perché ora? Il nodo lo abbiamo stretto tre settimane fa ormai.>> Caleb è sorpreso, sconcertato e spaventato.

<<Le ali si attivano solo dopo un giuramento profondo.- la voce di Alec arriva squillante alle mie orecchie -i primi Sirase giuravano con i loro compagni d'armi, ma molto spesso i giuramenti venivano sciolti o traditi.- mio fratello ha gli sguardi di noi quattro addosso, quattro perché a questo marasma si è aggiunto anche Li -Scusate ma le vostre voci si sentivano fino alle nostre tende.>> Caleb sta andando nel panico, vedo che cerca di contenersi ma diventa sempre più difficile. Ha distolto lo sguardo da noi e sta cercando di guardare altrove.

Sento il suo battito accelerare all'impazzata e far pulsare tutto il legame.

<<Okay, grazie Alec, ma adesso andate via tutti e lasciateci da soli. Ha bisogno di tranquillità e concentrazione. Andate a dormire qui ci penso io.>> i tre si scambiano degli sguardi fugaci, ma alla fine annuiscono e se ne vanno.

Sento Caleb sospirare di fianco a me, il ritratto della sofferenza e della paura, continua a guardare quelle ali dalle piume carbone.

<<Le ho desiderate tanto ed ora vorrei solo che sparissero.>>

<<Perché dici così?>>

<<Perché sono di nuovo diverso...per l'ennesima volta.>>

<<Siediti...voglio insegnarti qualcosa che può esserti utile.- mi siedo sul prato e lui fa lo stesso, facendo ben attenzione a non sedersi sulle sue stesse ali -Ti ricordi la prima volta che mi hai sentito dentro di te?>>

<<Sì, quando abbiamo aperto il legame.- annuisco e gli stringo la mano -Cosa vuoi fare?>> mi chiede.

<<Chiudi gli occhi e trova di nuovo quella strada, quella del nostro legame.- lui fa come gli dico ed io lo seguo, prendo un respiro profondo -Trova il legame Caleb.>> dopo qualche secondo la figura di Caleb compare davanti a me, su quella stradina in lastricato che è il nostro tunnel.

'Ed ora?' chiede, impaziente.

'Abbassa i tuoi muri e prendimi la mano.'- lui annuisce e mi afferra la mano -'La metamorfosi è formata di due parti, la prima è l'incoscienza, la seconda è il controllo.'

'Ma io non divento un lupetto come Li.'

'Infatti, la tua si chiama metamorfosi parziale, è quella che spaventa di meno e la più semplice da controllare.'- lo vedo rilassarsi con questa mia bugia -'Ora, la metamorfosi si figura in ognuno di noi con un fuoco, devi trovarlo.'

'Un fuoco?' annuisco. 'E come faccio a trovarlo?' sta di nuovo andando nel pallone e come cosa non è utile.

'Vieni, ti faccio vedere il mio.' mi segue silenzioso mentre io mi addentro nel legame, salgo fino al mio palazzo della memoria e qui lo vedo, le fiamme blu della mia volpe che sono fioche ma presenti.

'Cos'è?' chiede ammirando il castello di fronte a noi.

'È un palazzo della memoria, qui ci sono i miei ricordi e tutto ciò che le Alte hanno ritenuto importante...un giorno, quando troverò il coraggio di tornare là dentro te lo farò vedere.'

'Anch'io ne ho uno?' chiede esterrefatto.

'Sì, tutti ne abbiamo uno...la maggior parte sono disordinati perché nessuno vi insegna come funzionano le varie stanze, ma di questo ne parliamo un'altra volta. Ora, seguiamo il legame, e cerchiamo di trovare il tuo fuoco.' -annuisce secco e mi prende di nuovo la mano. Sento di nuovo quella presa decisa e mi ritrovo a sorridere.

Tornare indietro e seguire il legame fino alla sua mente è stranamente rilassante, la curiosità ha preso il posto della paura per Caleb ed ora sta proseguendo a passo spedito.

Mi ritrovo a sorridere di fianco a lui. Ci troviamo di fronte ad un muro di specchi.

'Ed ora?' chiede.

'Concentrati ed abbassa il muro.' mi guarda visibilmente infastidito da queste mie parole 'Questo è come hanno insegnato a me. Quindi concentrati e visualizza il muro che si apre.' chiude gli occhi ed aggrotta le sopracciglia. Il muro dietro di sé lentamente si apre permettendoci il passaggio. 'Bravo Caleb.'

Proseguiamo e l'odore di bosco si intensifica, non sono sorpresa di vedere che la mente di Caleb è molto simile alla foresta di Linton. Lui ha vissuto il novanta percento della sua vita in boschi e foreste, nascosto tra le chiome folte degli alberi.

La prima volta che avevo visto la sua mente era buia e spettrale, adesso è animata da quella che sembra la prima luce dell'alba.

Di fronte a noi c'è un fuoco acceso, contenuto in un braciere in ferro scuro.

Faccio scivolare la mano via dalla sua e mi fermo, lui si volta verso di me, gli occhi verdi sgranati.

'Da qui continui da solo. Devi imparare a domarlo senza di me.' lui sospira e guarda quelle fiamme 'Controlla quelle fiamme, spegnile, puoi riuscirci. Devi solo ancorarti ad un pensiero e quello sarà la tua valvola di innesco e spegnimento.'

'Ma ci vorrà una vita a capire cos'è.' dice voltandosi nuovamente verso di me. Alzo le spalle in risposta.

'Io non ho fretta.' rispondo mettendomi seduta sul morbido prato sul quale stavamo camminando.

Spazio autrice:
Heylà bella gente,
Come va?

Piaciuto il capitolo? -3 settimane all'epilogo. ❤️

Un abbraccio,
Belle

La guardia del reWhere stories live. Discover now