Capitolo 47

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Althea pov's

Respiro.

Voglio godermi ogni singola particella di ossigeno che entra nelle mie narici, attraversa la trachea e finisce nei polmoni, prima di prendere la mano di Adax.

Voglio sentirmi viva ancora per un po', prima di assecondare la sua richiesta. Lei è paziente e mi aspetta con tranquillità, del resto è abituata da secoli a pazientare.

Una lucciola azzurra si posa sulla mia mano, sento le sue zampette solleticarmi la pelle, la osservo e sorrido inconsciamente.

<<Ti hanno trovata anche qui.>> la guardo confusa. Allungo le gambe sul terreno ed Adax si volta verso di me.

<<Aspetta...ecco qual è la mia peggior paura..- lei continua a non capire -Il rifiuto, il rifiuto da parte di Alec. Ero terrorizzata, e quando l'ho visto e mi ha detto quelle cose..- lei sospira pesantemente -..Le voci allora sono vere, oltre alla dea della morte, sei quella della paura.>>

<<Voglio farti vedere un posto, vieni.- si alza in piedi ed io faccio lo stesso, facendo ben attenzione a non toccarla. -Gli dei mi hanno cacciata dal mondo celeste diversi secoli fa.>>

<<Perché? Non mi sembri una brutta divinità.>> lei sorride, si volta di schiena ed abbassa lo scialle nero, lasciando scoperta la schiena.

<<Sentiva le loro preghiere notte e giorno, le parole strozzate da un pianto inconsolabile. Così, si strappò le ali per salvarli, le lasciò all'unica donna in grado di sopportare un tale peso.>>

<<Eri tu...l'unica divinità ad amarci ancora, eri tu.>> rispondo sconvolta e lei annuisce coprendosi di nuovo.

<<Per questo mi hanno affidato tale compito, è una punizione...io che ho fatto di tutto per salvarvi, sono la più odiata da voi. Sono io a dovervi strappare da quella vita che bramate tanto.- abbassa lo sguardo sul terreno -Questo è l'unico angolo di mondo che posso ancora proteggere, dove posso essere ancora io.>>

<<La foresta di Linton è incantata davvero...per attraversarla..>>

<<Ci riescono solo coloro che sanno come affrontare le proprie paure...- sospira e sorride -..i tuoi amici sono molto coraggiosi devo dire.>>

<<Adax...dov'è Alec?>> sotto la mia pelle sento l'impazienza. Avere la consapevolezza che Alec non mi odia davvero, anzi, che probabilmente è solo spaventato e solo, mi rende ansiosa di ritrovarlo, di stringerlo a me e sussurrargli che andrà tutto bene.

<<Seguimi..- la foresta sta lentamente riassumendo colore -...Potrei assumerti sai.>>

<<Come mai?>>

<<Quando sei entrata...su di te la foresta ha avuto un effetto strano, hai catturato ogni particella di colore e l'hai trasformata in grigio. Renderesti questo posto ancor più spettrale.>> alzo un sopracciglio, non cogliendo la parte positiva di tutto ciò.

<<Non credo sia un complimento..>>

<<Per me lo è.- proseguiamo con lentezza, lei mi porta ad un passo da una grotta. -Lì dentro c'è Alec.>> sgrano gli occhi vedendo il ragazzo inginocchiato sulla pietra.

<<Ma è passato più di un anno, come fa ad essere ancora lì?>>

<<In questa foresta il tempo scorre in maniera diversa...- provo ad avvicinarmi ma una barriera invisibile mi spinge di nuovo indietro, facendomi sbattere contro il tronco di un albero. -...Non puoi attraversarla.>>

<<E come diamine faccio? Io non lo lascio lì.>>

<<Gli animali possono attraversare queste barriere..- mi rendo conto solo ora di non avere più a fianco Neve -..La tua amica di dimensioni mastodontiche è corsa in aiuto di qualcun altro, le ho promesso che ci avrei pensato io a te.>> guardo ancora Alec, le spalle basse e mosse da singhiozzi convulsi. Chiudo gli occhi e deglutisco a fatica.

È ad un passo da me.

È vivo.

Respiro profondamente, ancora con gli occhi chiusi e per la prima volta, quando il mio animale viene fuori, io non sento niente.

Niente dolore, niente paura, niente ansia. Nulla.

Quando apro gli occhi, guardo Adax di fianco a me che ha schiuso le labbra, abbasso il muso e mi avvicino alla barriera invisibile.

Stavolta non vengo sbalzata indietro, anzi, mi ingloba ed in un attimo sono di fianco a quel ragazzo che mi cullava da bambina e mi stringeva tra le sue braccia ogni volta che avevo bisogno di lui.

Anche ora sono tra le sue braccia. Il mio corpo, esangue è tra le sue braccia, mi stringe a sé, con le lacrime agli occhi.

'Perché...perché? Perché?' lo sento dentro, sento di nuovo la voce bassa dei suoi pensieri. Ho di nuovo nel petto il suo battito, siamo di nuovo un noi.

'Alec?' il suo cuore fa una giravolta, perde un battito ed inizia a scalpitare come non lo avevo mai sentito.

'Althea?..Althea.' lascia la proiezione del mio corpo a terra ed abbraccia la mia volpe. Le ombre non lo respingono, non lo cacciano, ma ci inglobano. Perché anche loro sanno quanto ho bisogno di lui.

Spazio autrice:

Allora, calmi tutti, sono vivi tutti quanti 😂.

In queste due settimane qualcuno di voi mi ha scritto chiedendomi se volevo davvero uccidere Althea, insieme a qualche velato insulto se avessi deciso di farlo davvero😅.

Sono stata brava a non fare spoiler, me lo dico da sola.

Ci vediamo al prossimo capitolo, venerdì prossimo, sempre su questi canali.

Un abbraccio,
Belle

La guardia del reDove le storie prendono vita. Scoprilo ora