Capitolo 5

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Althea pov's

Equilibrio, forza, lealtà e coraggio. Queste sono le quattro e imprescindibili regole di un combattente della guardia reale. Io ne aggiungerei una quinta, giusto per andare a completare il tutto, la pazienza. 

Bisogna essere pazienti nella vita. Secondo un antico proverbio la pazienza è la virtù dei forti, evitiamo di citare la parte più brutale di questo detto. A scuola ci insegnano a pazientare per ottenere risultati, a casa la pazienza ci viene proposta fin da bambini "Se vuoi mangiare un buon dolce devi aspettare che sia cotto a puntino...e se non vuoi un mal di pancia devi pazientare che si freddi" quanti avranno sentito questa frase e quanti la sentiranno ancora. 

Non so esattamente quando, o meglio non lo ricordo, ma c'è un momento preciso della nostra vita in cui quella pazienza infinita che ci volevano insegnare sparisce, semplicemente si dissolve come la nebbia sotto al sole cocente. Tutto si velocizza, tutti corrono e tu ti ritrovi in un vortice dove o ti adatti o vieni risucchiato. 

In ultima battuta siamo venuti qui, dove ci sono file infinite per andare in bagno e per mangiare, minuti interminabili di attesa per l'arrivo del generale (a tratti penso che sia una donna anche lui per tutto il tempo che impiega a prepararsi). In più si deve essere pazienti per imparare a combattere, per cadere e rialzarsi. Fidatevi di cadute me ne intendo.

Questa mattina avevo già individuato il mio compagno di allenamento, Li, lo avevo pregato in tre lingue diverse e alla fine aveva ceduto con un'espressione a metà tra il divertito ed il preoccupato. Una volta schierati, però, il mio peggiore incubo è diventato realtà. Clark si è presentato con un sacchetto in tela con tredici numeri all'interno, le coppie sono state formate ad estrazione. Indovinate quale numero è rimasto nel sacchetto fino alla fine ed è quindi finito in coppia con Caleb? Avete detto il tredici? Il mio numero? In caso contrario avete sbagliato. Dire che mi ha distrutta è utilizzare un eufemismo, sono dolorante dalla testa ai piedi e sono praticamente certa che domani mattina avrò il sedere e parte della schiena totalmente viola. 

Come dopo ogni allenamento sono sdraiata sul prato, stavolta a pancia in giù, e sto seriamente valutando di rimanere così fino a domani mattina. 

<<Pensavi che ci sarebbe andato leggero?>> mi chiede Li che si è appena avvicinato. Emetto in mugugno in risposta, provocando una risata anche a Dan, ormai l'ombra del mio amico. 

<<Vuoi una mano a rialzarti?>> mi chiede Dan ed io scuoto la testa e mi metto a sedere da sola, sinceramente pensavo avrebbe fatto più male.

<<Spero solo che domani le coppie cambino..>> dico cercando di allungare la schiena, i due si guardano e capisco che dentro quello sguardo non c'è niente di buono.

<<Le coppie saranno queste per tutta la settimana Al.>> mi confessa alla fine Dan ed io crollo di nuovo a terra.

<<Svegliatemi domani...io dormo qui.>> dico seria, provocando un'altra risata ai due, beati loro che ridono, i due sono ovviamente finiti in coppia insieme, così sarebbe stato fin troppo facile. 

<<Noi andiamo a cena vieni?>> scuoto la testa di nuovo e li sento allontanarsi. Mi rimetto a sedere, prendo un respiro profondo e mi alzo. Vado diretta verso la palestra a colpire qualcosa che non mi butterà a terra. 

Una volta dentro sento un fortissimo e pungente odore di magnesite utilizzata nei combattimenti di oggi. Tolgo le scarpe e cammino sul pavimento in cemento gelido, evitando accuratamente di entrare in collisione con i vari tappeti per attutire le cadute e gli attrezzi per il rinforzo muscolare. Sulla parete all'estrema destra c'è l'oggetto del mio desiderio, un bellissimo sacco appeso ad una corda. Mi posiziono li davanti, in posizione d'attacco, ripasso tutto quello che ci ha insegnato Caleb e provo a metterlo in pratica. 

La guardia del reWhere stories live. Discover now