CAPITOLO 30 - CLOE

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“Cloe era la mia compagna di stanza e posso affermare senza paura di essere smentita che prima di incontrare Annie lei è stata la mia prima vera amica, quella a cui raccontare i tuoi dubbi e le tue paure, quella che sai che ci sarà sempre perché è così che funziona, è un dare e avere senza pretese, mai.

E pensare che la prima volta che ci siamo viste ci siamo subito scontrate :

“Allora stronzetta” – disse Cloe irata e al tempo stesso divertita dal fatto di avere un’altra volta in camera la “nuova” di turno, quella da prendere di mira per antipatia o semplicemente per far passare il tempo in un luogo dove il tempo sembrava essersi fermato e la noia sembrava farla da padrona –

“questo è il mio letto, tu dormi in quello a sinistra, i miei vestiti ed i miei oggetti non vanno mai toccati se ci tieni al tuo bel faccino e soprattutto evita di contraddirmi ed andremo d’accordo”.

Vede sceriffo un manicomio funziona esattamente come una prigione dove chi è lì da più tempo si sente in dovere di marcare il territorio per sottolineare la sua supremazia in un posto dove l’unica regola che ti aiuta ad andare avanti è quella della sopravvivenza;

ma forse le nostre solitudini messe insieme hanno creato una alchimia che non era scontato si creasse ma era concreta, tangibile, era reale.

Era una ragazza molto attraente, anche se lei non ne era tanto convinta e forse questa sua inconsapevolezza la rendeva ancora più seducente ed intrigante;

aveva dei capelli lunghissimi sempre raccolti in una treccia che cadeva maliziosamente sulla spalla destra e portava degli occhialini neri che le conferivano un’aria da maestrina un po’ rigida ma al tempo stesso sensuale ed accattivante senza mai un cenno di volgarità;

e chi l’ha conosciuta sapeva che nonostante fosse rinchiusa in quell’orrore, la volgarità di sicuro non era un suo tratto distintivo.

Ogni volta che mi svegliavo durante la notte per colpa degli incubi lei  era lì ad asciugarmi il sudore dalla fronte; se non ci fosse stata lei accanto a me penso che avrei lasciato quel posto molto tempo prima

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Ogni volta che mi svegliavo durante la notte per colpa degli incubi lei  era lì ad asciugarmi il sudore dalla fronte; se non ci fosse stata lei accanto a me penso che avrei lasciato quel posto molto tempo prima.

Era una ragazza fortissima, dalla spiccata personalità ma a volte quella che ad occhi estranei può sembrare una forza quasi al di fuori del comune forse è solo un modo per  nascondere a quegli stessi occhi le proprie debolezze, quelle fragilità che crescono con te, ti accompagnano lungo il percorso ma sono solo tue e di  pochi altri.

Era sempre pronta ad iniziare battaglia o a sostenere quelle altrui con passione pur di far valere le proprie idee, non aveva problemi ad esprimere il suo pensiero, mai, e nonostante avesse il  buio dentro era sempre presente per me, per ascoltarmi”

“Perché stai parlando di lei al passato? Cosa è successo Grace”

“Lei è stata la prima vittima di questo pazzo che mi sta perseguitando.

Una notte mi sono sentita soffocare : ho aperto gli occhi e lui era sopra di me e con le mani mi stringeva il  collo;

ero sicura che sarei morta ma lei mi ha salvato la vita perdendo la sua”

“Cosa hai fatto Grace?” – esclamò lo sceriffo ormai disgustato e rassegnato dinanzi a tanta pazzia.

“Cosa hai fatto Grace?” – esclamò lo sceriffo ormai disgustato e rassegnato dinanzi a tanta pazzia

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N/A

COSA È SUCCESSO A CLOE?

LEI È STATA L'INIZIO DI TUTTO

NEL PROSSIMO CAPITOLO LO SCOPRIRETE

BUONA LETTURA A TUTTI!!!

BLACK RIVERWhere stories live. Discover now