CAPITOLO 7 - ANNIE E GRACE : CONFIDENZE

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“Vengo da un piccolissimo paese del sud Italia e sono l’ultima di ben 5 figli, ma questo già lo sai”

“Infatti dovresti raccontarmi quello che non so”  – esclamò Grace divertita.

“Mio padre come sai è un giudice ed aveva altri progetti per me;

tutti i miei fratelli si sono laureati e così quando ho interrotto gli studi universitari appena iniziati per seguire un corso di recitazione, improvvisamente sono diventata la pecora nera della famiglia.

Mia madre è l’unica che mi ha sempre spronata ad inseguire i miei sogni; anche lei da ragazza aveva un’ambizione simile, amava la musica ed aveva una voce strepitosa ma poi ha conosciuto quel burbero di mio padre e ha dovuto fare una scelta

Così quando le ho detto che presto sarei partita per l’America per tentare fortuna nello sfavillante mondo del cinema è stata l’unica a darmi coraggio con il dispiacere tipico di una madre consapevole che la propria figlia sta per spiccare il volo oltre quel nido che per anni l’ha protetta ed accudita.

Con mio padre invece era diverso :

è sempre stato rigido, impostato ed anche se sapevo che mi voleva bene non è mai stato capace di dimostrare affetto a nessuno dei suoi figli, chiuso nel suo mondo di regole ed imposizioni dove l’amore si da quasi per scontato.

Quando ha scoperto i miei progetti non potrò mai dimenticare l’espressione delusa che aveva mentre mi guardava;

non mi ha parlato per mesi, solo qualche giorno prima della partenza ha ripreso a salutarmi ma tutto si è fermato a quello : un saluto rivolto più per educazione che per affetto.

Tutto quello che so di lui lo scopro tramite altri perché lui ancora adesso non accetta le mie scelte di vita e si rifiuta di parlarmi”

“Visto? Non era poi mica così difficile parlarmi un po’ di te?”

“No no! e visto che è così semplice ora tocca a te mia cara. Anche tu racconti sempre poco della tua vita privata e del periodo che hai passato lontana da questa sottospecie di paese”.

“Non c’è nulla di così importante che valga la pena raccontare Annie, credimi”.

“Si vabbè ma diamine! Vedi tua madre in giro per le strade di River Edge praticamente tutti i giorni e non vi siete mai fermate a fare due chiacchiere; e poi avrai qualche gossip cittadino da raccontarmi, avrai conosciuto qualcuno interessante no? un uomo ad esempio … dai racconta”

– una domanda che aveva un retrogusto di imposizione ma in fondo come si dice, “la curiosità è femmina”, ed in questo caso la curiosità era anche bionda .

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