< Muoviti, il capo ti aspetta in ufficio! >

< Arrivo! >

Risposi acida, so che non dovrei farlo ma è il mio carattere e poi mi sta mancando di rispetto questo ammasso di muscoli.

< Se fossi in te ragazzina porterei più rispetto! >

Oh adesso siamo estranei.....la mia rabbia e nera e focosa....

< Adesso ti comporti come un troglodita estranio?
Bene, ma non rivolgermi mai più la parola....mai più! >

Uscì dalla camera seguito da Agostino che digrignava i denti rumorosamente.
Mi prese per il braccio stringendolo violentemente, volevo urlargli contro e batterlo sul posto, ma non potevo altrimenti avrebbe ucciso mio padre!
Sapevo già che avrei trovato la sua stampa sul mio braccio, ormai sono abituata a questo.

< Entra lurida cagna!! >

Le sue parole mi folgorarono dall'interno, abbassai la testa e senza degnarli di una risposta mi incamminai nell'ufficio.

< Ma buongiorno.... >

Io restavo muta, non volevo parlare e fare nulla...

< Ora rispondi educatamente a tutti noi... >

Vidi mio padre ad un angolo e capì che si era coalizzato con loro, dentro stavo per cedere, stavo per dirgli tutto, eppure l'altra parte è più forte e mi fa resistere nel dirli tutto.
Mi scruta attentamente, cerca di immergere i suoi occhi dentro me, il disagio è immediato, poi guarda il mio braccio e lo vedo diventare nero per la rabbia.
Adesso sono cazzi amari, so quando Mattia sta per esplodere ma la faccia di adesso mi dice che è meglio scappare, capisco il perché hanno tutti timore di lui.

< Buongiorno.>

Dissi a denti stretti, sono molto arrabbiata con loro, ma come biasimarli....avrei fatto di peggio io!

< Chi ti ha toccata!? >

< Nessuno... >

Si avvicina lentamente, abbasso lo sguardo per paura che veda la mia menzogna, so che se li dico che Agostino mi ha fatto questo lo ucciderebbe davanti ai miei occhi.
Anche se mi sta trattando male, mi dispiacerebbe vederlo morto è come un fratello per me!

< Te lo chiederò solo una volta....chi è stato!!?? >

Urla facendomi sussultare, comincio a tremare all'interno del mio corpo, fuori sembro una statua...

< Nessuno ti ripeto, sono caduta questa notte e mi sono fatta questo livido! >

Sembra esitare un attimo ma poi si va a sedere, fa segno ad Agostino di uscire e  rimaniamo soli in quattro, mio padre, Mattia e Giovanni.

< Adesso ti stai chiedendo perché sei qui invece di fare le tue cose... >

Annui pensierosa.

< Siediti... >

Mi sono seduta sulla sua comoda poltrona in pelle nera e lo ammiravo dalla sua scrivania.

< Devi trovarmi il terzo della lista...! >

Ok, mi ha chiamata per lavoro, giusto!!!!

< Ok e poi? >

< Ti ho detto che potevi dire qualcosa!? >

Nego con la testa sentendomi frustrata.
Pensandoci bene, potrebbe essere la mia occasione per scappare.

< Ti devo fare alcune domande e vorrei che tu fossi sincera. >

Annuisco

< Quel giorno all'ospedale sul tuo telefono è arrivato un messaggio da uno sconosciuto...chi è? >

Merda, inventati qualcosa...!

< E' un mio amico di Cesena, mi passa tutte le informazioni, hai problemi con lui!? >

Mio padre mi guarda minacciosamente, nel frattempo Mattia si avvicina a me e mi da una sberla in pieno viso.

< Questo è per la sberla in ospedale dolcezza... >

< Sei un maledetto bastardo...! >

Urlo e li tiro un pugno sul viso, esco fuori scappando quando una mano mi prende dal vestito e mi carica sulla spalla.
Mi divincolai cercando di sfuggirli, quando la sua mano grande e forte picchiò il mio sedere.

< Se non ti stai ferma ti faccio vedere di cosa sono capace...! >

Rimasi scioccata, non me lo aspettavo...
Mi ha sculacciata e la cosa grave e che mi piace!
Dio sto uscendo fuori di testa!!!
Non posso volerlo, persino amarlo e volerlo nel mio letto!!

< Adesso sarai rinchiusa in camera, poi verrò ad aprirti per andare a fare il tuo lavoro. >

< Sei un mostro e io non ti perdonerò mai!! >

< Ne sei sicura?? >

Si avvicinava e io indietreggiavo, sembrava la stessa dannata scena di ieri, annuisco velocemente sperando che si fermi su i suoi passi quando la sua mano mi prese in un pugno i capelli e violentemente mi attirò sulle sue labbra.

< Gattina, direi che io e te dobbiamo parlare seriamente questa notte!!! >

< Prendimi adesso... >

L'ho lasciato stupefatto....ho deciso che questa sera sarei scappata, avrei fatto  l'amore con lui per un addio e sarei andata via.!

< Non dire cose come queste Ludovica, non è un dannato gioco. >

< Voglio te dentro di me..... >


Dopo pochi minuti si avventò su di me e dio se lo stavo amando questo momento, lo volevo disperatamente, volevo sentirlo su di me, volevo sentire il suo sapore e il suo odore un'ultima volta, volevo che mi prendesse come mai nessuno aveva fatto....

Buonasera miei cari lettori, mi dispiace per la mia lunga assenza, ecco a voi un altro capitolo, spero possa piacervi e in parte farvi compagnia anche nei momenti difficili.

Il Re Della Mafia ItalianaHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin