44. Io non so amare

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Diana's pov
Sono due giorni che Dorian mi ignora, al risveglio di quella sera ero su di giri, ero felicissima, ma non l'ho trovato accanto a me. Mi evita in continuazione, quasi non mi guarda più. Mi fa stare male, perché non merito un trattamento del genere. Sembra che mi abbia usata e basta. Ma io voglio dei chiarimenti. Voglio capire se mi ha presa in giro e basta o se è successo qualcosa che lo ha portato lontano da me.

Dorian's pov
Si sta innamorando di me.
Ma io non posso. Io ho paura. Ho paura di fare la scelta sbagliata, io non so amare. L'amore che provo per la mia famiglia non è come amare una ragazza per sempre. Peró per lei provo qualcosa. Quando la vedo qualcosa dentro di me si accende come un fuoco. L'altra notte, io sopra di lei, il suo corpo perfetto esposto solo a me. È stato meraviglioso, ma poi ha rovinato tutto dicendo quella frase.

Come può amare una persona come me? Io non posso darle l'amore che merita. Io non so amare come merita. Le darei poco niente e lei ha bisogno di una persona che le dia il cento per cento, che le dica frasi dolci e non da prevertito come gliele direi io. Io ho peccato tanto nella mia vita, non merito il suo amore. E questo mi porta ad allontanarmi da lei.

« Dobbiamo parlare ora!» entra in camera come una furia, sbattendo la porta. Il momento è arrivato. Devo dirle addio. Mi fissa l'addome scoperto, percorre con gli occhi tutti i tatuaggi impressi sulla mia pelle. Sono tanti tatuaggi, tutti con un proprio significato. « Quindi?Hai intenzione di guardarmi in faccia?» dico con tono saccente, lei mi lancia un'occhiata di ammonizione e si siede sulla sedia posta davanti il nostro letto, sul quale sono sdraiato.

« Che cosa ti prende Dorian?», chiede questa volta con tono più calmo. « A me niente», dico alzando le spalle. Le sbuffa ed esce dalla nostra camera, dalla portafinestra e raggiunge la spiaggia. Ormai è venuto il buio, la spiaggia è illuminata solo da qualche torcia di legno qua e là. Le torce tipiche dei paesi esotici, quelle che si vedono nei film. Mancano solo i reggiseni di cocco e siamo ufficialmente dentro a Teen Beach Movie, io ovviamente faccio la parte dei Raider. « Dimmi che cazzo hai ora?» urla furiosa, mentre si avvicina a me. Le mie labbra e le sue sono a pochi centimetri, vorrei congiungerle e farla tacere, ma non posso. Quindi ricavo tutto il mio autocontrollo e rimango immobile. « Vuoi dirmi che era solo una scopata per te?»

No.

« Si», rispondo, lei fa qualche passo indietro e mi guarda stordita.

« Per te sono stata solo un corpo da scopare?!» urla, nessuno può sentirci, la spiaggia è completamente deserta e il rumore delle onde che si infrangono sugli scogli, copre le sue urla. « Non ho detto questo», rispondo io. « È stato perché ti ho detto che ti amo? Perchè se è così, non posso farci niente. Dorian io ti amo. E devi capire che i sentimenti non sono a comando. Non ho un interruttore sul cuore, che quando ho voglia accendo o spengo come se fosse una fottuta luce!» dice. Vorrei tanto che i sentimenti fossero a comando, mio angelo.

Non rispondo e lei sembra arrabbiata, ma quando si avvicina a me, nei suoi occhi leggo solo delusione.

Non posso abbracciarla, non posso baciarla e non posso confessare di amarla, non posso perché lei merita di più.

« Non devi perdere tempo con me» le dico con voce ferma. Lei è sempre più scioccata. Non se lo aspettava da me. « Ma ti senti quando parli?!» urlacchia. « Si» rispondo. Lei si allontana ancora di più da me e inizia a camminare nervosamente avanti e indietro su un pezzetto di spiaggia. Dopo circa la quinta volta che fa avanti e indietro, si dirige verso di me. Con le mani mi spintona indietro, ma io non indietreggio, allora mi tira qualche pugno sul petto, ha le lacrime agli occhi. Le ho spezzato il cuore. E l'ho spezzato anche a me.

« Tu non sei il mio Dorian» ripete tra le lacrime, senza mai smettere di picchiarmi. Io subisco, me lo merito e mi merito anche più botte e pugni. « Sono sempre lo stesso Diana» dico, cerco di rimanere più composto possibile. Lei stanca di tirarmi pugni, scivola per terra ancora con le lacrime agli occhi.

« Dorian ti prego» dice con la voce spezzata dal pianto. Le sue lacrime sono interrotte. Non merita di soffrire, per questo l'ho allontanata da me. Così soffrirà solo in questo momento, ma poi vivrà una vita felice. Io non so se posso darle una vita felice. Io non so amare Diana, per favore non odiarmi.

« Dorian ti prego, non mi riconosci? sono il tuo angelo» singhiozza, la aiuto ad alzarsi da terra, lei mi abbraccia, ma non ricambio. Lei vede che non rispondo all'abbraccio e si stacca da me. « Dimmi, dimmi che per te sono stata solo una scopata. Dimmelo», esclama.

Scusami angelo.

« Sei stata solo una scopata. Cosa ti aspettavi?» Dico, lei si avvicina a me e mi tira uno schiaffo in faccia.

Tiramene un altro angelo, per favore. Così magari il tuo dolore finisce prima. Anche se so che il mio non finirà mai.

« Dimmi che non mi ami. Dimmelo guardandomi negli occhi», prende il mio viso tra le sue mani gelide. I nostri occhi sono incastrati, i suoi bellissimi occhi azzurri, sono diventati grigi, come una tempesta, come le nuvole che offuscano il sole.

« Non ti amo». Lei scappa via. « Ti odio» Urla. Non si guarda indietro neanche una volta. È finita.

« Ti amo» sussurrò, ma nessuno lo può più sentire.

Non odiarmi angelo. Non farlo, perché fa ancora più male di amarti. Perchè amarti fa male. Amarti fa male, perché lo devo fare in silenzio e lontano da te.

Spazio autrice
Scusatemi, aspetto le denunce.
Grazie 💛

L'angelo del mio Inferno Where stories live. Discover now