29. La punizione

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Destiny' s pov
La punizione.
La mia punizione è non aver modo di comunicare. La comunicazione è ritenuta importante da tutti, quale altro modo per farsi capire esiste? Si, c'è il linguaggio dei segni, ma non lo sanno tutti. Io ho deciso di punirmi, però così ho punito anche la mia famiglia, ma ero troppo piccola per comprenderlo.

Ho preso questa decisione fin da quando sono nata, quando ho iniziato a capire un po' di più, la situazione della mia famiglia, quando ho capito che mio padre non mi voleva, ho deciso che parlare era inutile. Ricordo ancora quando papà mi urlava di stare zitta, quando piangevo. Lui non stava quasi mai a casa, ma quando c'era, non si prendeva cura di me, una bambina neonata ha bisogno di cure, non può prendersi da magiare da sola, non può cambiarsi il pannolino da sola; quindi piangevo, ma a lui non andava bene. Non voleva che io emettessi alcun tipo di suono, da qui nasce la mia punizione. Questa cosa la so solo io, Dorian non ne è a conoscenza, anche se lui ha sempre fatto tutto per me. In qualche modo ho dato un altro fardello alla mia famiglia.

Ma io non riesco più a parlare. Non ho mai parlato in realtà, tranne poche volte, in cui mi sentivo di ringraziare la mia famiglia. Io vorrei ricominciare, o meglio iniziare a parlare, so che mia mamma e mio fratello fanno di tutto per me e che loro non mi faranno mai passare quello che mi fa passare mio padre, loro mi vogliono bene, sono loro la mia famiglia. Quindi vorrei parlare per loro, non riesco neanche a comprendere come si sentono quando provano a comunicare con me, io sono un muro difficile da abbattere, quasi impossibile.

Poi c'è Jonny, il mio migliore amico da sempre, qualche volta spiaccico qualche parola con lui, con lui non mi sento giudicata e non mi fa mai pesare il fatto che io non parlo. Un giorno di due anni fa, eravamo al parco e datavamo
giocando a calcio, Jonny mi stava spiegando
come calciare dritta la palla, per farla entrare in porta, sono arrivati dei ragazzini più grande di noi di qualche anno, hanno incominciato a fare dei commenti spiacevoli su di me, loro si aspettavano che io reagissi, che dicessi qualcosa, ma non sapevano che io non parlavo, riuscivo a sentire alcune cose che dicevano, non tutto per via della mia malattia. Hanno detto una cosa che ha portato Jonny a scagliarsi contro di loro, li ha picchiati e l'hanno picchiato molto, erano in tre contro uno. Quando loro se n'erano andati, lui si alzò con la faccia viola e sanguinante, lo abbracciai semplicemente; lui apprezza molto gli abbracci, in questo modo capisce come mi sento, in realtà non ho mai capito come fa a capirmi così bene, è magico.

Lui è sempre stato la persona con cui amo stare, mi capisce come solo lui sa fare, s'impegna a capirmi, non se ne frega affermando che io sono un caso perso, lui ci prova e ci riesce.

L'angelo del mio Inferno Where stories live. Discover now