Capitolo 28

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- ODDIO !!! - un urlo degno del più grande tenore della storia proveniente dal bagno, a pochi passi dalla mia camera, mi strappa dalle braccia di Morfeo, buttandomi giù dal letto, senza tante cerimonie.

Mi massaggio il sedere, cercando di fare largo tra le nebbie del sonno, che ho ancora sugli occhi, ma che cavolo sta succedendo qui ?
- MA PERCHÈ A ME ?!?! - sposto i capelli da davanti al viso, alzandomi sento tutti i muscoli tirare dallo shock del risveglio, ottimo direi...
Un trambusto come di cassetti e ante che sbattono di qua e di là, alza il mio livello di attenzione al massimo, ma che diavolo ?!?
Spalanco la porta trovandomi davanti una Mia, con la stessa faccia assonnata, che probabilmente avrò anche io
- Che sta succedendo si può sapere ? - lei alza un sopracciglio, prima di rispondermi piccata
- Forse la mia faccia non è abbastanza eloquente, ma cosa ti fa pensare che io ne sappia qualcosa ? - certo che più tempo Mia sta a contatto con Jas, più sta prendendo il suo adorabile carattere...
La oltrepasso, scegliendo di ignorare la mia dolce coinquilina, incamminandomi verso la direzione di questo casino allucinante, di domenica mattina, vorrei sottolineare...
Appena abbasso la maniglia della porta del bagno, credo di stare ancora sognando, perché quello che vedo non può essere reale...
- DOVEVA ESSERE ROSSO MOGANO, VI SEMBRA ROSSO MOGANO QUESTO ?? - Jas con viso disperato e le lacrime agli occhi, si indica i capelli, che beh... sono fucsia...
Rimango senza parole, come credo Mia arrivata al mio fianco, che si copre la bocca con le mani, credo più per non scoppiare a ridere di fronte a una Jas versione anime giapponese, che per altro...
- Beh dai stai bene infondo - provo a dire, mordendomi l'interno della guancia per cercare di non ridere a mia volta, beccandomi però uno sguardo fulminante dalla diretta interessata, che indicandosi con entrambe le mani la testa, mi risponde con tanto di narici dilatate e sguardo allucinato
- Secondo te essere conciata come un cupcake pronto da mangiare mi dona ?? Ma non diciamo stronzate !!! - si volta di nuovo verso lo specchio del bagno e, intuendo cosa stia passando per la mente bacata della mia amica, con uno scatto degno di nota, corro e le blocco il polso prima che lanci la spazzola che aveva in mano
- Scusami Jas, ma i sette anni di sfiga te li risparmio - lei rotea gli occhi, per poi lasciare la presa sulla spazzola, che cade con un tonfo per terra
- Non che questi ultimi venticinque anni siano stati il trionfo della fortuna, mi sento come Lindsay Lohan in Baciati dalla sfortuna... - sospira abbattuta accasciandosi sul bordo della vasca da bagno, purtroppo i capelli di quel colore, stonano con la drammaticità che pervade da lei, ma evito di farglielo notare, potrei riattivare "Jasmine la sanguinaria" in qualsiasi momento
- Che c'è che non va ?? A parte i capelli Jas ?? Abbiamo notato che non sembri più essere la stessa di sempre... - prova a intervenire Mia, credo che fra le due sia lei che sa sempre che parole usare in ogni situazione, quindi le lascio volentieri campo libero
- Come è possibile che un attimo ti senti felice talmente tanto da toccare il cielo con un dito, e l'attimo dopo diventi tutto uno schifo ? Un colossale ammasso di merda ? - alza lo sguardo verso di noi e mi si stringe il cuore, nel vedere un dolore profondo nei suoi occhi
- A cosa ti riferisci ?? Spiegaci meglio, sfogati siamo qui per questo Jas - prendendo un respiro profondo, credo soppesi l'offerta di Mia per poi aprire bocca

- È da alcune settimane che mi sento perennemente con un peso al cuore ragazze, dalla rottura con Brad sembra che non ne abbia combinata una giusta, al lavoro è un casino dietro l'altro, clienti che chiamano perché insoddisfatti di tutto quello che faccio, i capi che mi stanno addosso e mi dicono di darmi una svegliata, perché rischio il posto se non ritorno in carreggiata, io che ogni giorno sempre con più difficoltà vado a lavorare, odiando sempre di più quello che faccio, poi vedo voi che siete felici, adorate il vostro lavoro, vi sentite realizzate e sono contenta per voi ci mancherebbe, ma io non mi sento più felice ragazze, è tutto sbagliato, io mi sento sbagliata - io e Mia ci guardiamo un attimo, prima di andarle lentamente accanto, dandole conforto come possiamo.
Avevo notato da un po' di tempo a questa parte, che era sempre più irritabile, e sopratutto non la vedevo più con il suo solito sorriso e la battuta sempre pronta.
Sembrava oppressa da qualcosa e adesso ho scoperto di cosa si tratta...
- Ok Jas, così non puoi andare avanti amica mia. Non ci sono feste o qualche sbronza colossale che possa cambiare queste tue sensazioni. So che sembro una facilona per quanto sto per dire, ma se non ti senti più felice con la vita che stai facendo, dovresti apportare qualche cambiamento, e non solo un nuovo colore di capelli, un cambio radicale - Mia la saggia, interviene e io mi trovo ad annuire ad ogni sua parola
- Se il lavoro che stai facendo non ti carica, non ti motiva ad alzarti dal letto, ma ti abbatte solamente, dovresti ponderare l'idea di lasciarlo, hai sempre tempo per cambiare rotta, e noi saremo sempre qui a sostenerti - intervengo io regalandole un sorriso incoraggiante
- Non è così facile trovare lavoro ragazze, non viviamo nel mondo delle fiabe - ci risponde scettica, lanciando con il piede un immaginario sassolino
- Nulla al mondo è facile Jas, non sarebbe vita se non ci fossero alti e bassi, ma è proprio il bello di questo, ci sono i momenti brutti per farci apprezzare ancora di più quelli belli - e lo penso davvero...
Jas fissa un punto imprecisato davanti a lei, credo che stia pensando seriamente a cosa fare da adesso in poi, e dopo un profondo respiro ci risponde
- Grazie ragazze, non so dove sarei se non fosse per voi due - ci stringiamo in un abbraccio da orso che quasi soffoca Jas,
- Ci penserò su, d'altronde ho solo venticinque anni, ho praticamente tutta la vita davanti per trovare la strada giusta per me - io e Mia annuiamo d'accordo con lei. So che forse sembriamo incoscienti o credulone, nel pensare che sia ancora in tempo per cambiare le cose, ma è così, c'è gente che fino a cinquant'anni non sa ancora cosa farsene della sua vita, perché Jasmine non può decidere di rivalutare i suoi sogni e le sue ambizioni adesso ?
Spero che riesca a fare chiarezza nella sua mente, e trovare un po' di pace e di serenità finalmente, se lo merita pienamente.







- Sì mamma non temere, verrò con Derek fra qualche settimana per la fiera del granturco - al sentirlo Alex accanto a me a mensa, quasi si strozza con una forchettata di spaghetti, prima di iniziare a sghignazzare, dandomi l'opportunità di tirargli uno scappellotto in testa
- Oh tesoro non vediamo l'ora di rivederti, sembra passata una vita dall'ultima volta, e mi raccomando assicurati di aver avvertito Derek di cosa lo aspetta adesso che state ufficialmente insieme, i tuoi fratelli vorranno rincarare la dose, e tuo padre lo farà come minimo arare almeno cinquanta ettari di terreno - scoppio a ridere all'immagine di Derek stanco morto, con mio padre che alzando un sopracciglio lo fa scattare come un fulmine e tornare al lavoro
- Non temere mamma, Derek non teme il lavoro duro - al sentirlo tutti al tavolo sembrano improvvisamente interessati alla conversazione che sto tenendo, tanto che allungano tutti il collo e quasi posso vedere le loro orecchie farsi giganti come nei fumetti
- Povero ragazzo, preparerò dei sontuosi banchetti per rifocillarlo almeno un po' - sento in sottofondo un trambusto assordante, e subito la cornetta del telefono viene strappata di mano da mio fratello maggiore Mike
- Ehi marmocchia vedi di venire, perché non intendo fare tutto il lavoro da solo, dato che Joe come al solito accamperà la scusa dell'avere male al menisco e dovrò sgobbare come un mulo da solo per allestire il banco e il carro, intesi ?? - alzo gli occhi al cielo per poi scoppiare a ridere di gusto
- Non temere fratellone, avrai due paia di braccia in più questa volta - al sentirlo, è come se avessi davanti a me mio fratello, che con il suo subdolo mezzo sorrisetto mi dice beffardo
- Ci sarà anche il tuo fidanzatino ino ino con te, ottimo, mi deve ancora la rivincita a carte e questa volta mi assicurerò che non bari - se...
- Se tu sei una pippa a scala quaranta, non è colpa di Derek, impara a giocare e poi ne riparliamo. Ti ha battuto pure il nostro cuginetto di dodici anni Mike - lo sento borbottare dall'altra parte della cornetta e questo mi fa spuntare un sorriso, mi mancavano questi battibecchi con i miei fratelloni, non immaginavo nemmeno quanto...
- Quello è stato solo un caso, l'ho lasciato vincere perché se no avrebbe pianto e rotto le scatole per tutta quanta la serata, e io avevo già sopportato i piagnistei di nostra cugina che aveva rotto con l'ennesimo ragazzo... ah Joe c'è picci al telefono, vuoi salutarla ? - sento dei passi pesanti e poco dopo la voce del maggiore dei miei fratelli mi arriva alle orecchie
- Chi non muore si risente è ? Ti costa tanto fare una telefonata di tanto in tanto per farci sapere che sei ancora viva ? O dobbiamo vederlo tramite le foto sceme che pubblichi su Instagram ? Tra l'altro nell'ultima foto sembri un gatto spelacchiato appena uscito dalla lavatrice, io la toglierei - assottiglio lo sguardo, e conto fino a cinque prima di rispondere
- Anche io sono felice di sentirti fratellone, è sempre un piacere parlare con te - lo sento ridacchiare dall'altra parte
- Il piacere è mio sorellina, sono qui apposta, ho sentito che ci sarà anche la tua dolce metà a darci una mano -
- Sì almeno qualcuno che alzerà il culo dalla sedia e ci darà una mano - sento urlare intromettendosi nella discussione Mike
- Ma sta zitto che l'ultima volta hai finto di esserti fatto male per lasciare a me tutto il lavoro -
- Ma se mi sono ficcato un chiodo nel piede ! -
- Io il chiodo non l'ho visto, quindi non ci sono prove -
- Ti basta la cicatrice ? O sei talmente tonto da non vederlo nemmeno ?? - ah quanto mi erano mancati i miei fratelloni scemi...
Sento un nodo alla gola e gli occhi cominciano a farsi lucidi, devo dire che mi piace vivere con le mie amiche a Los Angeles, ma cavolo se mi manca la mia famiglia a volte...
- Ragazzi io sono ancora qui sapete ?? - provo a intervenire, ma ormai hanno preso la tangente ed è in corso una discussione di quando Joe ha corso la maratona di New York per una scommessa, e non so nemmeno come cavolo ci siano arrivati a quello, ma decido di non indagare e faccio la cosa più sensata, ovvero chiudere la chiamata, sotto lo sguardo di tutti i miei colleghi
- Allora... la fiera del granturco è... - dice Alex stringendo le labbra per cercare di rimanere serio, con scarsi risultati aggiungerei
- Se continui così ti verrà un ictus Alex, ridi pure... - al sentirlo scoppia in una fragorosa risata, attirando pure qualche sguardo...
- È una fiera che facciamo sempre in questo periodo dell'anno, allestiamo dei chioschi di cibo e bevande, un labirinto nei campi, e perfino una sfilata di carri allegorici - al sentirlo sembrano un po' meno divertiti
- Beh sembra una cosa divertente, fa tanto "Una mamma per amica"- prova a dire Stacy e gliene sono grata, dato che sulla faccia di tutti gli altri compreso Jaff sembra dipinta l'ennesima presa in giro
- E verrà proclamata anche la reginetta del granturco per caso ? - interviene Josh e sbuffando annuisco
- Sì ci sarà anche la reginetta, e adesso tornate a mangiare prima che faccia un uso improprio di questa forchetta - al sentirlo credo avvertano il pericolo perché con la testa bassa tornano a mangiare, mentre io noto un movimento proveniente dal fondo della mensa, prima di mettere a fuoco chi è appena entrato.
Jaff intercettando il mio sguardo spalanca la bocca e gli occhi
- Quelli sono padre e figlio Hunt o sbaglio ? Non hai detto che Derek avrebbe dovuto riprendere il servizio oggi ?? Che cosa ci fa qui ? - è quello che vorrei sapere anche io..
Derek mi aveva detto che il suo periodo di pausa era finito, e gli avevano detto di tornare al più presto in caserma, ma allora che cavolo ci fa qui ? E vestito di tutto punto tra l'altro ? Non ha l'aria di una semplice toccata e fuga durante il suo turno di lavoro...
Qui la cosa mi puzza e non c'entra niente la strana zuppa che sta ingurgitando Mark.
Mi alzo con l'intento di scoprire cosa cavolo stia succedendo, quando Derek, percependo la mia presenza, mi fa di "no" con la testa, muovendo la mano come per dirmi di stare dove sono, ferma e immobile.

Girl on fireWhere stories live. Discover now