Capitolo 19

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Ok........
Qui qual quadra non cosa.....
Credo di essere nell'azienda sbagliata...
Sono già venti minuti che sono qui, e nessuno mi ha ancora guardato con quello sguardo che mi fa diventare paranoica, e mi fa pensare se non ho messo il reggiseno sopra i vestiti o una cosa del genere.....
Il nulla assoluto invece...
Nemmeno un commento, uno sguardo, qualsiasi cosa...

Non dico che mi lamenti, sia chiaro, sono più che felice del fatto che nessuno mi presti attenzione o che mi tempesti di domande su cosa è successo o che non siano girate voci strane su di me, ma comunque conoscendo ormai da mesi questo ambiente, mi sembra molto strano, cosa che mi fa diventare paranoica ancora più di prima.

Poi se aggiungiamo che Alex è arrivato in ufficio e si è subito messo al lavoro, non alzando minimamente il naso verso di me, la cosa mi puzza veramente tanto !!!
- Vado a prendermi un caffè, volete qualcosa ?? - domando agli altri che non alzando gli occhi dallo schermo, scuotono la testa
- Va bene... - dico io allungando le vocali, così da far capire un po' che il loro comportamento è alquanto strano, ma va beh, ormai sono in un ambiente di pazzi, quindi non mi dovrei più porre domande...
Sospirando pesantemente, esco e decido di andare al piano delle vendite, che fra tutti ha sicuramente la macchinetta del caffè più buona in assoluto.
In ascensore incontro delle ragazze della produzione e salutandomi timidamente, quasi scappano via appena faccio per intavolare una minima conversazione, lasciandomi con la mano a mezz'aria come una completa idiota....
Ok.... Ho forse dietro di me il diavolo in persona e non me ne sono accorta ?? O la suora di "The Nun" ??
- Qui comincia a puzzarmi la cosa.... - sussurro appena le porte si aprono sul piano ed esco, andandomi completamente a scontrare con Connor
- Se volevi attirare la mia attenzione Kri, potevi chiamarmi, non c'era bisogno di buttarmi a terra - ride alzandosi subito e aiutando me a fare lo stesso.
Io alzo gli occhi al cielo, afferrando la sua mano sistemandomi poi i vestiti spiegazzati
- Scusami Connor non ti avevo visto, ero soprappensiero - lui alza un sopracciglio, inclinando la testa curioso
- Già problemi in Paradiso ?? - scuoto la testa rispondendogli con risolutezza
- No no, quello va benone, è solo che.... - mi avvicino a lui guardandomi prima attorno, e sussurrando
- Sai che quest'azienda a volte sembra più la sede di una rivista di gossip, e dopo quello che è successo di ritorno dal camping, pensavo che mi avrebbero travolto di domande, ma invece il nulla assoluto... - lui mi ascolta annuendo d'accordo con me, per poi valutare la cosa, pensandosi su
- Mah... secondo me è colpa mia... - dice infine con fare colpevole, grattandosi il retro della testa
- Come scusa ?? - lo guardo più volte sbattendo le palpebre, non capendo
- Diciamo che ho quasi minacciato tutti che se ti avessero messo in una posizione difficile parlando di cose che tu non volevi, avrebbero dovuto fare gli straordinari per interi mesi, e non avrebbero avuto ferie quest'anno. Credevo che fosse quello che volevi, non essere al centro dell'attenzione, ho fatto male ?? - wow.... Allora capisco un po' di più il comportamento generale di chiunque che anche solo osava guardarmi in faccia, credo che Connor sia il secondo despota in ordine di importanza qui dentro, secondo solo dal grande capo....
- No Connor hai fatto bene, non credevo che fosse possibile fermare l'uragano di impiccioni qui dentro, i miei complimenti, mi hai impressionato - lui mi fa l'occhiolino decidendo di accompagnarmi a prendere un caffè
- Credo che sia risaputo da tutti che sono una sorta di intoccabile qui dentro, nonché il braccio destro del grande capo, quindi ci pensano sempre due volte a mettersi contro di me. Di solito non uso questa sorta di potere, ma ho pensato che fosse giusto in questo caso, è la tua vita privata e hai vissuto momenti spiacevoli, non c'era bisogno di certo, di gente che ci spettegolava su - annuisco ringraziandolo mentre sorseggio il mio caffè
- Non è per impicciarmi, lungi da me farlo, ma se ben ricordo il tuo ragazzo è il figlio del Signor Hunt - annuisco guardandolo attentamente, con di nuovo le difese alzate
- Beh.... Non temi le conseguenze se lui lo scopre ?? - per poco non mi va di traverso il caffè....
- Che vuoi dire ?? - alzo un sopracciglio, non capendo dove voglia andare a parare, ma lui sospirando pesantemente, come se fosse veramente difficile e pesante rispondermi, dice
- Dal quel poco che ho visto tra Derek e suo padre non scorre certo buon sangue, non vorrei che tu ti ritrovassi in mezzo, sotto il fuoco incrociato... - mi mordo il labbro, soppesando le sue parole, in effetti non ha tutti i torti, anche se ho fatto una buona impressione al grande capo, lui ha sempre il coltello dalla parte del manico, ma comunque...
- Non credo che ci saranno problemi al riguardo, sono faccende private che non gli dovrebbero competere, e anche se fosse, non credo che sarebbe comunque una mossa furba da parte sua inimicarsi ancor di più il figlio, se vuole tornare ad avere un buon rapporto con lui - è il turno di Connor adesso di alzare il sopracciglio
- Tu credi che voglia riavere un rapporto normale padre-figlio ? Perché l'ultima volta che è saltato fuori l'argomento alla cena aziendale, non mi sembrava propenso per niente - ah povero ingenuo ragazzo....
Buttando nel cestino il bicchiere di caffè, gli do una pacca sulla spalla sicura di me

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