Capitolo 21

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- Alla salute !!!!! - urliamo facendo scontrare i nostri bicchieri, trangugiando subito dopo, il contenuto senza il minimo di esitazione.

Alex è il primo a mettere giù il bicchiere vuoto e a guardarci soddisfatto come se avesse appena compiuto un'impresa titanica, degna di Ercole...
- Fa meno il galletto amico, che l'ultima volta ho dovuto trascinare il tuo culo moscio svenuto, per quattro isolati - dice Josh e subito scoppiamo a ridere di gusto della faccia che fa il diretto interessato, che però non aspetta molto a rispondere
- Non è colpa mia se quella sera ero in vena di festeggiare e ho esagerato un po' - al sentirlo è il turno di Mark di intervenire
- Un po' ?? Amico il barista ci ha praticamente buttato fuori a calci, perché gli stavi svuotando tutte le bottiglie e ti eri messo pure a ballare sui tavoli urlando che saresti diventato la nuova Beyonce - non ci posso credere... quanto avrei voluto esserci per immortalare il tutto in qualcosa come diecimila video e foto !!!
- Davvero ?? - domando io facendo girare tutti e tre verso di me
- Sì mia cara, questo alcolizzato si era messo in testa che avrebbe eguagliato il suo peso in alcool quel giorno, e nonostante i nostri innumerevoli tentativi di farlo smettere, alla fine la serata è finita come immagini, lui svenuto sul pavimento, e noi che abbiamo dovuto pagare tutti i danni che questo cretino aveva fatto - continua Josh e ogni parola è un chiodo in più sulla bara che Alex si sta creando....
Devo dire che non c'è mai da annoiarsi con loro...
- Ecco, vedete di non fare come quella sera, perché cascasse il mondo, non tirerò fuori ancora una volta il mio libretto degli assegni - a parlare questa volta è il nostro capo reparto e mentore Jaff e la faccia scocciata che fa, mi fanno di nuovo scoppiare a ridere
- Non poteva pagare lui i danni ?? - ho domandato io, ovviamente la legge universale è chi rompe paga, no ??
Al sentirlo tutti tranne Alex fanno uno strano sorrisetto, che mi ricorda vagamente quello del Grinch, ok... qui la cosa si fa interessante...
È Stacy stavolta a parlare e le mie orecchie non possono credere a quello che dice
- Alex non lo sa, ma per circa un anno nella sua busta paga mancavano dei soldi, che venivano detratti per rimborsare il nostro caro Jaff - appena queste parole raggiungono le orecchie di Alex, lui scatta in piedi additando Josh
- Brutto bastardo, io continuavo a dire che mi mancavano dei soldi in busta e tu ogni volta mi facevi il lavaggio del cervello dicendomi che era solo una mia impressione, e che non avevo fatto abbastanza straordinari per meritarmi quei soldi, e io come un coglione ci credevo - lui in risposta alza solo le spalle con tanto di mani aperte, come per dire che anche se l'hai beccato, ormai non ci puoi fare niente
- Questa me la paghi, me la pagate tutti - dice guardando ognuno negli occhi, con tanto di dito indice puntato a mo di minaccia
- Hai già pagato tu per tutti - sfugge a Stacy, facendo scoppiare tutti in una fragorosa risata, con tanto di lacrime agli occhi
- È impossibile fare un discorso serio con voi altri - sospirando Alex si lascia cadere di peso sulla sedia abbattuto, ma la tristezza ha vita breve quando arriva un nuovo giro di drink, e come se non fosse successo niente, riprende a parlare come prima, ah... la magia dell'alcool....
- Comunque vorrei fare un brindisi a Kristal, hai assaporato finalmente cosa vuol dire stare in trincea con noi in certi periodi dell'anno, sei stata finalmente svezzata - dice Mark alzando un bicchiere facendomi l'occhiolino e io alzo gli occhi al cielo, ecco perché mi volevano qui ad ogni costo.
E quando dico ad ogni costo lo intendo veramente...
Appena è scattata l'ora di tornare a casa, Alex da una parte e Mark dall'altra mi hanno presa a braccetto e trascinata di peso via, tanto che non toccavo manco per terra....
Mi sono sentita leggermente come un ostaggio, ma va bene così, se questo era l'intento mi va bene.
- Spero che non ti sovraccaricherai così una seconda volta, siamo pur sempre umani Kristal - Jaff mi lancia un suo sguardo che mi ricorda un po' mio padre, quando mi vuole fare una sorta di ramanzina per il mio bene, e la cosa mi scalda il cuore.

Questa è una delle cose che amo di questo lavoro, ho intorno a me delle persone fantastiche, che non sono solo dei colleghi ma come una sorta di famiglia, sempre pronta a supportarti, niente competizioni, niente lotte, certo battibecchi e qualche litigata c'è sempre, ma non cambierei questo con nessun'altra cosa
- Parla proprio chi nonostante avesse un attacco di appendicite acuta, non si voleva far operare, perché aspettava una chiamata importante per quel famoso fondotinta in edizione limitata, e che hanno dovuto sedate con una dose da cavallo per poter procedere - punto sul vivo, Jaff si fa piccolo piccolo e si perde ad osservare il dentro del suo bicchiere
- Beh mai come il nostro vecchio John, lui nonostante fosse stato ricoverato per sovraccarico di lavoro, con tanto di flebo e ordine di riposo assoluto da parte del medico, aveva continuato a lavorare imperterrito e se non fosse stato per un sonnifero che Alex gli aveva sciolto nel tè, così da togliergli il computer e il cellulare, sarebbe rimasto in quel letto di ospedale per mesi e mesi - aggiunge Mark e mi torna in mente quel signore che nei miei primi giorni al lavoro, mi aveva confortata dicendomi che sarebbe stato alla lunga un lavoro soddisfacente, che mi avrebbe ripagato di tutta la fatica
- Mi è dispiaciuto non essere andata alla sua festa di pensionamento... - mi lascio sfuggire e tutti si voltano come un sol uomo su di me.
Non mi era sembrato il caso di andare dato che il suo posto in buona sostanza l'ho avuto io....
- Non ti sei persa granché Kri, credi a me, John non è mai stato un tipo festaiolo, il suo ideale di festa era una serata al Bingo con sua moglie e i nipotini, che ogni tre secondi urlavano, con tanto di snack stantii e punch annacquato, e non sto esagerando - afferma Alex, e tutti annuiscono d'accordo
- Diciamo che non ha mai saputo come divertirsi un po', dovremmo andare a trovarlo però uno di questi giorni, mi mancano le sue pillole di saggezza che in realtà nessuno capisce mai.... - in effetti avrei voluto passare un po' più di tempo con quest'uomo.
Nel poco tempo che abbiamo passato fianco a fianco, mi ha dato l'idea di una persona a cui affideresti la vita dei tuoi figli all'occorrenza, non so se ho reso l'idea....
Il suono di un bicchiere sbattuto sul nostro tavolo ci fa sobbalzare tutti, quando vediamo Alex guardare oltre la mia spalla, un gruppo di persone che sembra siano appena arrivate per festeggiare qualcosa dal caos che stanno producendo.
Appena mi volto non ci impiego che due secondi ad individuare Derek.
È il tipico uomo che spicca in mezzo alla folla, alto, con un fisico allenato e un sorriso da capogiro.
Riconosco anche qualche altro volto noto come Matt e Brad e qualche altra faccia che ho incontrato al pronto soccorso quella fatidica notte...
Oddio....
Subito il ricordo di come mi sono fatta conoscere dai suoi colleghi, mi si para davanti e faccio per rigirarmi e non farmi riconoscere, magari staranno in un tavolo lontano e non mi vedranno, poi dirò a Derek che non li volevo disturbare dai festeggiamenti per qualsiasi cosa stessero appunto.... festeggiando
- Quello ha un volto che ho già visto - dice Alex assottigliando lo sguardo come a cercare di spremere le meningi e ricordarsi...
- È il pompiere genio, il ragazzo di Kristal - dice Josh dandogli un coppino sul collo facendolo imprecare, davvero questi due sono peggio dei bambini, peggio dei miei fratelli, il che è grave !!!!
- Mi hai fatto male cazzo Josh, comunque Kri perché non vai a salutarlo se vuoi, noi aspettiamo qui - scuoto la testa aiutandomi anche con le mani, per dare maggiore enfasi al tutto
- Non voglio disturbarli, poi non voglio dare l'impressione di essere la ragazza appiccicosa che sta sempre dove sta il suo ragazzo - annuiscono lentamente, per poi sorridere appena Jeff apre bocca
- Beh se non vai tu da lui, è lui a venire da te tra tre...due....uno - COSA ??? Non faccio a tempo a recepire cosa sta dicendo che un paio di mani, mi vengono posate sugli occhi e la sua voce profonda mi arriva alle orecchie
- Indovina chi è ?? - appoggio le mani sulle sue prendendomi qualche secondo per calmare il respiro e il cuore, è successo tutto troppo in fretta devo riprendermi !!!
- Ehm Pitt ?? - dico sapendo di aver stuzzicato la sua gelosia, infatti in due secondi toglie le mani e mi gira dalla sua parte, con un sopracciglio alzato e la mascella serrata, sul piede di guerra
- E chi sarebbe questo Pitt adesso ?? Lo chiedo per sapere cosa scrivere sulla sua lapide quando lo becco - sotto il suo sguardo geloso e serio, non posso che scoppiare a ridere di gusto
- Sapevo che eri tu stupido, ti ho visto prima all'entrata con i tuoi colleghi, non c'è nessun Pitt, sei tu l'unico uomo della mia vita, eccetto ovviamente la mia famiglia e i qui presenti - appena indico il resto del tavolo, Derek chiude la bocca buttando giù la saliva, come improvvisamente intimorito e imbarazzato
- Ehm salve a tutti, non credo di essermi presentato mai bene con voi, quindi piacere mi chiamo Derek Hunt - tutti lo salutano con un sorriso e un cenno del capo, fino a che Alex, ovviamente non prende la parola
- Hunt ?? Come il nostro grande boss nonché la più grande disgrazia della nostra vita, non pensavo fosse un cognome così comune qui a Los Angeles - oh Alex......
Derek trattiene un sorriso prima di rispondere
- Beh mi sembra logico avere lo stesso cognome di mio padre - credo ci mettano un attimo a recepire il messaggio, ma quando ci arrivano è bellissimo vedere le loro facce, Josh addirittura sputa il sorso che aveva appena fatto...
- Tu sei il figlio di Jackson Hunt, quello di cui si lamenta sempre che non vuole prendere le redini del suo impero ?? - si lascia sfuggire Jeff completamente spiazzato
- Colpevole - risponde Derek grattandosi il retro della testa, improvvisamente timido di nuovo
- Beh... beh... quello che volevo dire non era che tuo padre è una disgrazia... c'è l'ho detto ma intendevo che... beh.... Sono licenziato ?? - balbetta Alex facendomi lacrimare gli occhi dal ridere
- Non ti preoccupare, non sei l'unico a pensarlo, e puoi stare tranquillo il tuo lavoro è al sicuro - al sentirlo il diretto interessato ricomincia a respirare regolarmente, e il colore torna sulle sue guance, è stato veramente esilarante
- Allora Derek ti muovi ?? Dobbiamo festeggiare il tuo premio - sento dire da qualcuno, prima che un paio di loro arrivino a poggiargli una mano sulla spalla per invogliarlo ad unirsi a loro
- Ehi ti muov- ?? Ehi ma tu sei Kristal giusto ?? Cavolo quanto è piccolo il mondo, siamo tutti nello stesso locale, a meno che tu Derek non ti stia dando allo stolkeraggio della tua donna, non mi stupirei affatto - al sentirlo lui alza gli occhi al cielo, scollando di dosso le loro mani
- È stato solo un caso ok ?? Non datemi il tormento, me lo date già abbastanza normalmente, non serve il carico da novanta - gli altri si fanno indietro non prima di avermi salutato con tanto di bacio a mano, affermando che chi riesce a sopportare i suoi sbalzi d'umore ha il loro rispetto, scappando via prima di finire nelle mani di Derek, un momento
- Quale premio ?? - domando una volta ricordatami che cosa hanno detto

Girl on fireWhere stories live. Discover now