Capitolo 26

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- Tu hai seriamente qualche problema... - sarà già la terza volta nel giro di dieci minuti, che me lo sento ripetere, ma decido nuovamente di ignorarlo e continuare a passare per le corsie, alla ricerca di non so neanche io cosa

- Sai che potresti sfamare un esercito, con tutto quello che stai mettendo nel carrello ? - o per l'amor del cielo !
Subito mi immobilizzo, voltandomi nella direzione di chi ha appena aperto bocca, e additando Derek con il mio dito accusatore lo avverto, mentre lui a fatica, riesce a fermare il carrello dal venirmi addosso, che stava spingendo

- La vuoi smettere una buona volta, di farmi la paternale, chiudere il becco, e dirmi invece cosa manca dalla lista ? - assottigliando lo sguardo, aspetta un attimo credo ponderando come proseguire la discussione.
Infine facendo spallucce, prende il foglio di carta che gli avevo dato, quando siamo entrati al supermercato e, passando la lista ad uno ad uno, finisce col dirmi che mancano solo le uova e dei bicchieri di plastica
- Ottimo - rispondo semplicemente, mentre guardando le varie corsie trovo quello che sto cercando.
Certo ho notato anche io che il nostro carrello, strabocca di cibo e cose di ogni tipo, ma non è certo colpa mia.
Siamo in quel periodo dell'anno, che potremmo descrivere come un girone dantesco... ossia la settimana del compleanno di Jas...
Già perché la signorina afferma che non basti un solo giorno a celebrare la sua persona, così ogni giorno, è una festa nuova da preparare, e dico solo che l'anno scorso mi ci è voluto un mese per riprendermi, in tutti i sensi...
Mia mi ha sbolognato la spesa per questi festeggiamenti, usando la scusa del lavoro, e quindi ho chiesto a Derek se potesse venire con me, ma credo che non abbia ancora capito appieno di cosa si stia parlando, e soprattutto per chi si stia facendo tutto questo, perché se crede che tutta la roba nel carrello sia tanta, non ha la minima idea di cosa aspetta tutti noi.
Una volta, credo per i ventuno anni di Jas, siamo andate a Las Vegas e ogni sera era un locale diverso, balli, musica, nonché litri e litri di alcool che finalmente poteva bere, e poi per poco non si è sposata con uno spogliarellista, come quel film, Una notte da leoni, se non fosse stato per Mia che l'ha scovata in una di quelle cappelle chic.
- Ma davvero il suo compleanno durerà una settimana intera ? Non è un po' troppo perfino per lei ? - roteo gli occhi, intenta a scegliere quali bicchieri sarebbero meglio, un tipo diverso su entrambe le mani.
Ce lo siamo domandate anche noi Derek, la prima volta che a scuola Jas ci aveva detto testuali parole "il mondo dovrebbe essere lieto che io sia su questa terra arida e priva di emozione, quindi devo festeggiare anche per questo, e ventiquattro ore solamente non sono minimamente sufficienti".
Devo ammettere che ho sempre invidiato questa sicurezza che ha, certo a volte è fragile come quelle statue di cristallo, ma la maggior parte del tempo, la vedo come una Valchiria, quelle dee guerriere nordiche, impavide e che non accettano un no come risposta, che se la tirano perché hanno il diritto di farlo, e che non permettono a nessuno di mettere loro i piedi in testa, praticamente invincibili.
- Ho smesso di farmi domande in merito, da quanto mi ha quasi fatto rimanere in piedi per più di tre giorni, perché voleva vedere ogni singola alba e ricominciare il ciclo infernale di festeggiamenti - lo sento scoppiare in una fragorosa risata, mentre si tiene lo stomaco, coprendo con una mano la bocca, per cercare di non dare spettacolo, cosa alquanto difficile, dato il suo aspetto, che non è passato di certo inosservato al gentil sesso qui attorno...
- Jas è in assoluto la ragazza più pazza che conosca, e ho te nella mia vita - e con questo cosa vorrebbe dire ?
Alzo un sopracciglio accigliata, mentre lui mi fissa con uno sguardo da cucciolo innocente, lasciamo stare va, che ho già tremila cose da fare per questi diamine di preparativi !
Alla fine decido per dei bicchieri a caso e li butto nel carrello, se non vanno bene a Jas beh... CHE SE LI PRENDA LEI !
Mi dirigo in fretta verso le casse, dove almeno noto non c'è tanta coda, cosa che si creerà quando dovremo scaricare tutto il contenuto del carrello, ma pazienza.
Mi volto aspettando Derek, che a fatica, spingendo mi arriva vicino.
Se anche lui, che letteralmente porta di peso persone fuori da edifici in fiamme, fa fatica a spingere il carrello, non oso immaginare cosa avrei fatto io senza i suoi muscoli...
La commessa che mi stava sorridendo, subito si paralizza, il sorriso diviene una linea dritta e il viso sbianca, appena vede la nostra spesa, già...
- Se non ci starà in macchina, ti avverto che ti scoccerò sul tettuccio e sentirai l'ebrezza di viaggiare per le strade di Los Angeles con il vento letteralmente addosso - mi sussurra all'orecchio Derek minacciosamente, mentre comincia a poggiare sul rullo le varie cose, e certo, come se fosse colpa mia se abbiamo mezzo supermercato nel carrello...
- Se così sarà, andrò volentieri a piedi, mentre tu arriverai a casa e scaricherai tutto il contenuto, mentre il sergente maggiore Baker ti urlerà addosso ordini a raffica - lui sembra valutare la cosa e subito risponde con un mezzo sorrisetto
- Allora sarò io a sacrificarmi per la causa e prendere la metro - ecco, mi sembrava.





Alla fine le cose a fatica, grande fatica, ci sono state tutte dentro la macchina, e appena siamo arrivati a casa mia, Derek mi ha aiutato a scaricare tutti i sacchetti, e ad una velocità strabiliante, si è dileguato, appena Jas è comparsa nel suo campo visivo, accampando la prima scusa che gli è passata alla mente, ossia che si era dimenticato di comprare delle pile
- Ma scusa non eravate in un supermercato ? Non le ha viste ? - mi domanda Jas mentre cominciamo a sistemare le varie cose
- Era un po' fuso, troppo tempo in un supermercato per un uomo, porta il suo cervello in sovraccarico - provo a dire, cercando di sviare poi, chiedendole dove voleva che mettessi le casse di birra, già pure quelle...
- Lì, accanto a quell'orribile vaso che prima o poi accidentalmente farò cadere e romperò - scuoto la testa, quel vaso l'aveva scelto Mia come prima cosa per arredare questo appartamento, quando ci siamo trasferite.
Lei ci tiene particolarmente, è un ricordo e credo che se arriverà mai il giorno in cui Jas lo romperà, beh credo che sarà meglio io trovi un nuovo luogo dove vivere, perché la vita in questo appartamento, sarà impossibile
- Lo sai che Mia ci tiene - lei muove la mano, come a non dare peso alla cosa, continuando a darmi ordini su dove mettere le varie cose, e cercando di mantenere la calma, faccio come intimato, è pur sempre il suo compleanno, anche se ci marcia alquanto su questa cosa...
- Gli invitati quando arriveranno ? - domando, cercando nuovamente di cambiare discorso, e lei sembra illuminarsi come l'albero di Natale a Time Square
- Dovrebbero essere qui alle otto, e non credere che non mi sia passato inosservato, che qualcuno non mi ha ancora dato il mio regalo di compleanno - calma Kri... potrai soffocarla con un cuscino quando meno se lo aspetta, o tirarle un calcio sui reni stanotte quando sarà ubriaca persa e non si ricorderà come si sarà provocata quell'enorme ematoma !
- Ti ha mai detto nessuno, che certe volte sei come un film horror che cammina ? - lei sembra rimanerci male, per poi fare un mega sorriso, alzando e abbassando le spalle con fare compiaciuto
- Mia cara, se non mi comportassi così, il mondo mi masticherebbe e mi sputerebbe via in un attimo - in effetti non ha tutti i torti...
- Comunque sia il tuo regalo, se avessi smesso un solo istante di tenere il naso alto e la testa fra le nuvole, avresti notato che è sul tavolo della cucina, insieme a quello di Mia, sappiamo che vuoi aprire i regali, come prima cosa appena sveglia - come una bambina felice di ricevere un lecca lecca, saltella correndo verso la cucina, mentre io scuoto la testa in risposta, venticinque anni e non sentirli proprio...
- Oh mio Dio, ma come facevi a sapere che volevo questo paio di scarpe ? - urla con voce scioccata, mentre io andandole incontro, sorrido appoggiandomi allo stipite della porta
- Bah... forse perché ogni volta che passavano davanti al negozio, ti fermavi cinque minuti buoni a contemplarle, sospirando talmente tanto da creare una corrente d'aria ? O forse solo intuito, chi può dirlo - lei subito le prova esultando del fatto che le calzino a pennello, per poi corrermi incontro abbracciandomi, quasi con la forza di un orso.
Jas a volte sa essere insopportabile come poche altre persone a questo mondo, ma potrei uccidere per vederla sorridere così, felice ed esuberante come è.
Le scorse settimane sono state pesanti per lei, tra la rottura con Brad e problemi al lavoro, di cui non ha voluto parlare dettagliatamente, ma io e Mia sappiamo non sono state cose da poco, le serve un po' di spensieratezza
- Sai ? Ho invitato anche Connor - quasi mi strozzo con la mia stessa saliva, mentre la osservo guardarsi allo specchio nel salotto con le sue nuove scarpe, e ancora stento a crederci
- Stai scherzando ? - lei mi guarda un attimo per poi fare spallucce
- No affatto, volevo sdebitarmi un minimo per il calvario che gli abbiamo fatto passare quando ha dovuto portarci a casa, so anche io quanto possa essere pesante badare a me e Mia ubriache, anche senza i video a provarlo - in effetti...
- Ti ha risposto ? - voglio sapere, e lei dopo aver sorriso per la milionesima volta al suo riflesso nello specchio, annuisce
- Ha detto che ci avrebbe pensato, ma chi può saperlo, magari verrà, magari no, io il mio l'ho fatto - frase preferita di Jas in questi ultimi giorni, dovrebbe tatuarsela da qualche parte a questo punto !
- E Ella ?? - voglio sapere, e noto il suo sorriso vacillare leggermente, ma quando si volta nella mia direzione, è serena come prima
- Mi ha detto che si farà perdonare più avanti, ha gli esami finali e deve ultimare i preparativi per il college, quindi non sarà dei nostri - so che loro sono molto legate, non solo a causa dello stesso sangue, ma ci tengono veramente l'una all'altra, e sapere che non ci sarà al suo compleanno, so che è un duro colpo per Jas, ma io e Mia cercheremo il più possibile di non fare sentire la mancanza della sorella...
- Ok adesso basta blaterare di vuote ciance, e via ad organizzare la festa - e il sergente maggiore è tornato, fantastico.





Ci sono volute solo cinque dannate ore a mettere tutti gli addobbi, preparare gli stuzzichini e spostare i mobili così da avere più spazio possibile per balli, e giochi alla play come just dance.
La cucina è stata caricata a dismisura da piatti con ogni tipo di stuzzichino possibile nonché la zona bibite e drink, non oso pensare il casino che ci attenderà l'indomani per pulire...
I primi invitati sono arrivati quando è scoccata l'ora, come se fossero stati davanti alla porta, aspettando che la lancetta dei secondi arrivasse all'ora esatta, per suonare il campanello.
Si sono presentati dei colleghi di Jas che però non hanno fatto parola di qualunque cosa sia successa a lavoro, nonostante i miei ripetuti tentativi di saperne di più.
Derek e Matt sono arrivati quando la festa era nel pieno, con Jas già ubriaca fradicia che cantava con il telecomando come microfono al ritmo con una canzone pop famosa, mentre gli altri invitati la guardavano ridendo, e facendo un numero esorbitante di video che credo faranno vergognare la festeggiata da qui all'eternità, ma ormai è abituata.
Quando ormai non credevo ci sarebbero state altre sorprese, dopo che Derek ha stracciato Mia a Just Dance, mostrando un talento per il ballo che non mi sarei mai aspettata, andando ad aprire la porta dopo aver sentito il campanello, per miracolo dovrei aggiungere, dato il casino qua dentro, sono rimasta a bocca aperta trovandomi davanti un Connor, leggermente in imbarazzo con in mano un mazzo di fiori
- Spero di non essere troppo in ritardo, ho soppesato più volte i pro e i contro di venire - scoppio a ridere facendomi da parte, così da lasciarlo passare, in effetti anche io l'avrei fatto al suo posto...
Appena Connor è abbastanza vicino da essere nel campo visivo di Jas, la diretta interessata esulta, scendendo di scatto dal divano, andandogli incontro, quasi buttandolo a terra, abbracciandolo.
Lui rimane immobile con le braccia aperte, non sapendo che fare
- Sono felice tu sia venuto Connor bello - si allunga dandogli un bacio sulla guancia, che mi lascia a bocca aperta e non solo a me
- Questi sono per me ? - domanda indicando i fiori, e Connor ancora sotto shock annuisce semplicemente allungandoglieli
- Sono bellissimi grazie Connoruccio - Connor che ? Gli sorride scappando da qualche parte, credo per mettere i fiori in un vaso con dell'acqua, ma la faccia di questo povero ragazzo è davvero impagabile
- Quando credevo di aver visto di tutto, ecco che la tua amica mi stupisce nuovamente - non posso che essere d'accordo con lui, questa ragazza è in assoluto un uragano !
- Forza, non pensarci, mangia qualcosa e bevi un bicchiere, e divertiti mi raccomando - lui annuisce andando a salutare Mia e Derek che sembra genuinamente felice di vederlo, la rivalità tra maschi alfa non c'è e ne sono felice.
Appena finisce Derek alza lo sguardo ad incastrarlo con il mio, e facendomi l'occhiolino, si volta, accettando la rivincita di Mia alla play.
Sono felice che il mio ragazzo si sia integrato così bene nella mia vita, non potrei esserne più orgogliosa, e questo mi ricorda che per le prossime vacanze, dovrò portarlo di nuovo a casa e presentarlo ufficialmente come mio ragazzo, per l'estrema gioia dei miei fratelli che mi daranno sicuramente il tormento, mia madre che vorrà sapere per filo e per segno tutta la faccenda e mio padre che lo tartasserà di avvertimenti, non vedo l'ora...
Questo mi ricorda che è da un po' che non li sento, dovrei chiamarli domani, tanto per non far pensare che sono già all'altro mondo...
Subito sento due braccia avvinghiarsi alla mia vita, non mi ero accorta che Derek avesse finito la partita con la mia amica, vincendo nuovamente, a giudicare dal viso crucciato di Mia
- Devo dire che questa festa non pensavo sarebbe stata così divertente e ricca di colpi di scena aggiungerei - poggia il mento sulla mia spalla, guardandomi con un luccichio divertito negli occhi
- Ah siamo in due amico - gli scocco un bacio sulla guancia, mentre lui mi abbraccia ancora più stretto, per poi essere interrotto però, da qualcosa che vibra nella sua tasca

- O sei molto felice di vedermi o qualcuno ti sta cercando con insistenza - lui mi guarda alzando un sopracciglio prima di rispondermi con un sorrisetto furbo
- Io sono sempre felice di vederti piccola, ma sospetto che se non rispondo il mio telefono andrà in autocombustione, non la smette da venti minuti, stavo quasi per far vincere Mia a, cosa che avrebbe intaccato il mio orgoglio - scuoto la testa trattenendo una risata, mentre si allontana un attimo per cercare, anche solo di sentire cosa voglia la persona dall'altra parte della linea.
Lo osservo da lontano e vedo tutto come sfocato, al rallentatore.
Lui che spalanca gli occhi, si porta una mano in mezzo ai capelli, poggiandosi al muro quasi per evitare di rischiare di cadere, mentre nel suo viso ogni traccia di colore è svanita.
In un attimo gli sono accanto, cercando di capire che diamine stia succedendo, e quando la conversazione è finita, Derek lascia andare il braccio, accanto al corpo, alzando lo sguardo verso il mio.
So già che saranno brutte notizie, prima ancora che apra bocca
- Mio padre ha appena avuto un infarto - non c'è mai limite al peggio... 



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Buonasera bella gente !!! 
Sembra un ritornello ma mi scuso nuovamente per il ritardo nella pubblicazione del capitolo, ma il lavoro che ho iniziato da poco, che doveva essere part-time mi sta completamente riempiendo le giornate, e sono agli sgoccioli con la laurea, quindi perdonatemi vi prego. 

Detto ciò, questo capitolo può essere definito come un preludio al caos, avrei voluto farlo più lungo, ma ho voluto interromperlo qui e lasciare il tutto in suspence. 

Spero che nonostante tutto il capitolo vi sia piaciuto e forse forse c'è nell'aria una nuova coppia ?? 
Io non dico niente ^^ 

Alla prossima 

Un bacione Covid freeeeee  

Girl on fireWhere stories live. Discover now