CAPITOLO 6 - SOLO AMICI?

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Pov Jorge

«Non ti azzardare a toccarla!» ero furioso e gridai a più non posso affinché quel mascalzone non si avvicinasse a Martina. Non riesco a spiegarmi il perché, ma quella ragazza mi importava. Non che ne ero innamorato, ma sentivo il bisogno di proteggerla. Vidi Peter avvicinarsi ancora di più alla sua macchina e Martina restare ferma. Sembrava che non avesse paura di lui. La vidi scendere e dirigersi verso di me, ma fu bloccata per un polso da quell'essere spregevole. «Ti ho detto di non toccarla! E questo è quello che succede a chi non mi da ascolto!» alzai ancora di più il tono della voce e lo afferrai per la stupida maglietta che indossava. Lo sbattei a muro e gli diedi un pugno nello stomaco così forte che si piegò in due e ne approfittai per prendere Martina e strascinarla per salire nella sua macchina. Peter era il mio rivale in tutto, ormai nel Lexon funziona così. Ti fai degli amici, ma anche dei nemici e ti ritrovi a doverli affrontare quasi ogni giorno, a volte anche per stupide banalità. Nella vita troverai chi ti ama e chi ti odia. E tu devi solo essere bravo a difenderti.

 Non appena salimmo in macchina la invitai a mettere in moto e partire. «Stai bene adesso?» le chiesi, anche se non sembrava affatto spaventata. «Non sono mai stata male Jorge. Con te lì presente mi sentivo al sicuro.» Cosa? Quali parole aveva appena pronunciato? Avevo sentito bene? Non volevo che fraintendesse le cose. Io sono Jorge Blanco e non mi innamoro, non cerco una relazione seria e sono un vero duro. Voglio che questo lei lo tenga bene a mente. «Bene.» risposi con tono altezzoso e ignorando quello che mi aveva appena detto «Ma ora vuoi spiegarmi cosa ci facevi di nuovo lì? Devi smetterla di frequentare questo posto o prima o poi ti caccerei in guai seri» conclusi usando nuovamente quel tono di voce poco garbato. La sentii sospirare un po' irritata, prima che potesse rispondermi. «Stavo solo tornando a casa, avevo voglia di salutarti, tutto qui. Passando ho visto due pazzi che facevano a botte e non mi ci è voluto tanto per capire che uno di quei due pazzi eri tu!» «Se sono un pazzo allora perché mi frequenti? Se sono un pazzo perché vieni nel mio quartiere per salutarmi?» chiesi, quasi irritato. «Il problema è che non lo so.» calò un profondo silenzio in quel momento e nessuno dei due parlò fin quando arrivammo sotto casa sua. Aspetta. sotto casa sua? Cosa ci facevamo li? «Dovresti accompagnarmi a casa! Cosa ci faccio qui?» «Stai sanguinando Jorge! Non credo che tu voglia farti vedere dalla tua famiglia così. Coraggio, scendi! Ti accompagnerò dopo averti medicato quelle ferite.»
Non avevo bisogno della sue stupide medicazioni, però aveva ragione. Non potevo tornare a casa in questo stato. Scesi dalla macchina e lei aveva già aperto la porta di casa sua. Entrando rimasi stupito. Mi guardavo attorno meravigliato dello splendore di casa sua.

POV MARTINA

In realtà non sapevo nemmeno se Jorge ce l'avesse una famiglia, però non volevo comunque lasciarlo in quelle condizioni. «Woooooo!» Jorge si lasciò scappare quell'espressione di meraviglia ed io non riuscii a trattenere una risatina. «È un peccato che tu goda da sola di tutto questo lusso!» aggiunse poi sedendosi sul divano bianco in pelle e portandosi una mano dietro la nuca, appoggiandosi allo schienale. Prendendo l'occorrente, lo invitai a posizionarsi a schiena eretta e guardarmi. Iniziai a tamponare quei due graffi sul viso e a mettere del ghiaccio nel suo occhio. Era strano, perché non avevo mai fatto tutto questo per un ragazzo, tanto meno per uno di cui dicono che sia un delinquente. «Bene, per l'occhio dovrai aspettare. Guarirà nel giro di qualche giorno» conclusi posando il ghiaccio. Per tutto il tempo avevo avuto i suoi occhioni  puntati addosso e non riesco a capire perché mi faceva piacere. 
Vedevo che continuava a girarsi attorno meravigliato. «Potrei dire ai miei amici di venire a rubare qui, dico, con tutto questo lusso non te ne accorgeresti nemmeno.» rise, guardando una cornice d'oro dove dentro c'era una mia foto «Ma non lo farai..» dissi accennando un sorriso, convinta che non lo avrebbe fatto. «No, non lo farò.» rise lui.

POV JORGE 


Era così bella e avevo provato una stranissima, ma piacevole sensazione. Mentre si prendeva cura di quel sangue che colava dal mio viso era così vicina che avevo sentito il mio profumo. Mai nessuno lo aveva fatto in questo modo, da un po' di tempo ormai. Mai nessuno accarezzava le mie ferite con dolcezza e soprattutto mai  nessuno aveva insistito così tanto con me. Non avevo mai conosciuto una ragazza così cocciuta e coraggiosa allo stesso tempo. Coraggiosa perché sapeva che avrebbe fatto bene a starmi lontana e invece me la trovavo sempre intorno in qualche modo.  

No aspettate! Cos'è che ho appena pensato? Bella? Piacevole sensazione? 

Mi alzai velocemente prima che potessimo fraintendere le cose. «Beh, Martina..grazie. Per avermi medicato le ferite intendo.» «Non devi ringraziarmi. È stato un dovere.. e insomma, sì, anche un piacere. Perché alla fine siamo amici no?» chiese portandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio e abbassando lo sguardo «si, amici.» mi fissava come se volesse che non andassi via e che restassi con lei. Infondo chissà che brutto vivere e dormire da soli in una città che non è nemmeno la tua. Interruppi quel momento scuotendo il capo e abbassando lo sguardo. «È tardi. Io... devo andare» la sentii sospirare, ma non disse nulla.
Aprii la porta e stavo per uscire quando la sua voce mi fermò. «Jorge! Aspetta..»

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Ecco un nuovissimo capitolo. Sembra che la storia si faccia sempre più intrigante. Chissà cosa succederà nel prossimo capitolo e chissà perché Martina ha fermato Jorge. E soprattutto quanti e quali segreti nasconde Jorge?


Innamorata di un bad boy. || LBDove le storie prendono vita. Scoprilo ora