Capitolo 8 Emma

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Ma chi si crede di essere per parlarmi così?

Accidenti, volevo solo passargli davanti sicura e fargli capire che non lo temo e sono inciampata. Se si è convinto che voglio fargli il filo, si sbaglia di grosso. Mi infastidiscono i suoi modi e deve smetterla di puntarmi addosso gli occhioni verdi.

Apro il rubinetto e mi bagno il viso con l'acqua gelata più volte.

"Devi stare calma." 

Mi ripeto."Respira, devi stare calma."

Ritorno in classe, lui non c'è, ma noto i sorrisetti dei miei compagni, mi irritano parecchio. Mi siedo al mio posto e resto assopita, una scia di profumo mi ha piacevolmente colpito.

"È stato qui."

Matilde mi sta parlando ma non la sto ascoltando.

"Marco, si è seduto al tuo posto e abbiamo parlato."

"Marco si è seduto al mio posto?"

È suo il profumo che sento allora, mi piace tanto, per un momento immagino di essere abbracciata a lui.

Matilde ha un'espressione corrucciata: "Ci stai provando con lui?"

"Scherzi? Sono caduta."

Sembra un interrogatorio. "Come hai fatto a cadere, me lo spieghi?"

È assurdo, non può pensarlo anche lei.

"Non lo so, sono inciampata. Credi che ci proverei in una maniera così ridicola?"

Incrocia le braccia. "Hai attirato la sua attenzione."

Provo una strana agitazione, "che cosa ti ha detto?"

"Ha voluto sapere il tuo nome e mi ha chiesto di riferirti che stava scherzando, non voleva offenderti."

"Mati, non ti fidare di lui. Non ti fidare di nessuno dei ragazzi di 3B, so che si divertono a prendere in giro quelli di prima."

"Come lo sai?"

"Le ragazze della pallavolo mi hanno messo in guardia."

Matilde non ha intenzione di ascoltarmi: "Sì vabbè."

Ha un atteggiamento di rivalità nei mie confronti e non la capisco, sto cercando di essere sua amica, non di fregarle il ragazzo.

"Senti, pensa quello che vuoi. Mi sembrava giusto avvisarti."

Angelo che è seduto nel banco dietro commenta: "Veramente state litigando per quel ragazzo? È uno sbruffone."

"Diglielo tu, a me non crede."

Matilde si è quasi offesa. "Smettetela. Sono sicura che vi sbagliate sul suo conto." 

Sembra una bambina che tiene il broncio, deve averlo pensato anche Angelo, ci guardiamo e scoppiamo a ridere.

"Ci vediamo oggi pomeriggio per un gelato?" Ci propone.

Io rispondo subito senza pensare, "ok, Mati tu ci sei?"

"Sì, va bene."

"Perfetto." Io e Angelo abbiamo risposto insieme, noto che mi fa l'occhiolino. 

Sembra un ragazzo a modo, simpatico, è anche carino, alto, con i capelli chiari. Non mi dispiace conoscerlo meglio, ma come amico e non vorrei che fraintendesse.

Qualcosa che non dimentichi.Where stories live. Discover now