Capitolo 15

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Inoltre, non mi aspettavo di certo che restasse vergine ad aspettarmi...se l'avessi voluto avrei potuto benissimo farlo con Jack anch'io senza problemi.

Ma da parte sua mi aspettavo semplicemente che una volta entrata nella sua vita, tutte quelle che c'erano prima di me sparissero.

Mi aspettavo rispetto...lo stesso rispetto che io donavo a lui in modo incondizionato.

Possibile che lui questo legame non lo sentisse? Possibile che non si fosse reso conto che in quel preciso istante il mio cuore si è frantumato in mille pezzi?

Come può avermi fatto questo la persona che in teoria, avrebbe dovuto amarmi di più in assoluto?!

Niente ormai era chiaro per me.

Nella mia vita ormai non c'era più bianco o nero...era tutto di un bellissimo e straziante gridio.

Salii in macchina senza dire più nemmeno una parola.

Mi stava obbligando a tornare contro la mia volontà e da me avrebbe ricevuto la più totale indifferenza.

Non un sorriso, non una parola, non un gesto d'affetto.

Solo una totale e fredda indifferenza.

Lui salii in macchina e si mise accanto a me, abbastanza vicino da appoggiare la sua gamba alla mia.

La spostai immediatamente, l'ultima cosa che volevo in questo momento era sentire quelle scintille.

Già l'idea di trovarmi da sola con lui non mi piaceva per niente, in più sembrava davvero intenzionato a darmi fastidio il più possibile.

Lui si spostò ancora di più vicino a me costringendomi a stare schiacciata contro il finestrino.

Ero stanca di questi suoi giochetti.

Al diavolo lui e quelle maledette scintille.

Sarei andata a sedermi dall'altra parte visto che era tutto libero.

Mi girai pronta per scavalcarlo ma quando una delle mie gambe fu dall'altra parte delle sue le sue mani si mossero più velocemente di me e mi tirò sopra di lui.

Non poteva davvero esistere una situazione più scomoda di questa...e anche se fosse esistita ero certa che mi ci sarei trovata dentro fino al collo...d'altronde ho sempre avuto molta fortuna in queste cose.

Mi tirò a sé il più possibile e i nostri corpi si ritrovarono uno contro l'altro.

Feci per divincolarmi e togliermi da quella situazione sconveniente ma lui mi tirò ancora più verso di sé.

"Resta qui ti prego"

Il suo tono era quasi implorante e non me la sentii di andar via e far terminare quella situazione.

So che avrei dovuto farlo, ma era come se il mio corpo avesse deciso di non rispondere più ai miei comandi.

Era come se la sua supplica fosse riuscita a raggiungere le parti in profondità che ancora speravano che la situazione con lui migliorasse.

Sentire il suo caldo corpo addosso al mio faceva ricomparire quelle scintille che arrivavano solo quando era lui a sfiorarmi.

Amavo questa sensazione e avrei davvero voluto, per un secondo di mia follia mentale, che non finisse mai.

Lui mi abbracciò stringendomi contro il suo corpo e mi resi conto che stava piangendo per via dei movimenti del suo petto.

Nonostante ciò che mi aveva fatto e ciò che il mio cuore aveva dovuto patire, non volevo che stesse male.

Il Summit degli AlphaWhere stories live. Discover now