Capitolo 10

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Adesso mi sembravano tutti molto più chiari e intensi.

La mutazione era qualcosa di unico.

Aveva portato con sé oltre a una moltitudine di peli grigi, anche vista e olfatto sviluppati.

Lui mi sorrise e mi salutò nel modo più strano e incomprensibile che avessi mai sentito.

"Buon giorno Luna" sorrise come se stesse facendo gli auguri di compleanno a qualcuno.

Che diavolo significava tutto questo?

Ero ben decisa a chiederglielo quando un piatto pieno di pancetta attirò la mia attenzione.

Lui se ne accorse e me lo porse.

Era inutile, ogni mia domanda a riguardo era svanita lasciando il posto a quella deliziosa e succulenta pancetta appena grigliata.

Iniziai a mangiare come se non toccassi cibo da giorni interi.

Non appena assaggiai il primo boccone sentii il grasso della pancetta sciogliersi nella mia bocca donandomi un piacere unico.

Le mie papille gustative erano in estasi.

Il cervello si era completamente messo in stand-by non appena quel meraviglioso profumo era giunto alle mie narici.

Mi sembrava di essere finita in paradiso.

Ebbene sì, il paradiso lo immagino così.

Pieno di cuscini morbidi xxl su cui poter riposare per ore intere e pancetta ovunque.

"Come ti senti Luna?" eccolo di nuovo.

"Mi chiamo Claire, non luna. Chiamami con il mio nome. E poi, che storia è questa?" non riuscivo davvero a comprendere.

"Non posso chiamare la mia regina con il proprio nome. Come beta del re, devo darti il titolo che ti spetta"

Credo di aver capito, ma spero vivamente di sbagliarmi perché se ciò che penso corrisponde alla realtà questo implicherebbe che il mio compagno non sia niente di meno che il re alpha in persona.

Vorrebbe dire che sono fuggita come una sciocca dal re e soprattutto che ho quasi rischiato di attaccarlo per difendere Jack.

Lui vedendo la confusione sul mio viso decise di spiegarmi.

"Non sai che il tuo compagno è il re alpha? Beh, mia cara, ora sei la luna di tutti i branchi. Sei la regina" sorrise dicendolo come se fosse la cosa più normale del mondo.

Era tutto troppo.

Pensava davvero che dirmi tutto questo in questa maniera mi aiutasse?

Mi aveva appena detto che ero a capo di ogni cosa, di ogni singolo lupo...e tutto questo perché ero la compagna predestinata del re alpha.

Era tutto troppo da metabolizzare.

Non riuscivo a crederci...

Fummo interrotti da un ringhio potentissimo.

Il tavolo tremò come se in atto ci fosse un terremoto e un bicchiere posato su di esso si frantumò in mille pezzettini.

Probabilmente si era svegliato e non mi aveva trovata dove credeva che io fossi.

Queste erano le conseguenze...un tavolo da pulire e una ramanzina da ascoltare.

"Il re è arrabbiato" il suo tono era quasi divertito

"Lo immagino, sono scappata via mentre dormiva" nonostante tutto mi sentivo soddisfatta del mio gesto.

Non ero di certo un soprammobile.

Non rimanevo ferma ad aspettare i suoi ordini e i suoi comodi.

Lui rise e comunicò mentalmente al re dove mi trovassi.

Nel giro di pochi minuti arrivò in fretta e furia e mi guardò.

Non seppi dire se fosse arrabbiato o preoccupato e forse non mi interessava nemmeno un po', io in questo momento avevo solo una cosa in mente, finire tutto il cibo che avevo nel piatto.

Ripresi a mangiare ignorandolo completamente.

Quella pancetta adesso era la mia priorità.

Lui mi guardò mentre ero alle prese con un pezzo abbastanza grande di pancetta e si mise a ridere divertito.

Di certo la sua testa si era immaginato molteplici scene di una mia fuga o chissà cos'altro...ed ero certa che trovarmi immersa dentro un piatto di pancetta non fosse una di quelle.

La sua risata era qualcosa di meraviglioso, il mio cuore al solo suono che proveniva dal suo petto, iniziò a battere molto più forte.

Era come se mi tirasse a sé, come se mi incatenasse alla sua voce.

E notai un sentimento a me sconosciuto, l'eccitazione.

Era bastata solo una risata per riuscire a farmi provare cose mai sentite prima d'ora.

Stava semplicemente ridendo, ma questo non mi impediva di volerlo vedere nudo sopra di me.

Era un pensiero che fino a questo momento non avevo mai avuto...neanche con Jack.

Possibile che il legame fosse così forte a indurmi a desiderarlo oltre ogni aspettativa?

Dio mio Claire che diavolo stai iniziando a pensare?

Iniziavo a sentire il respiro farsi sempre più pesante...per quanto tentassi, averlo davanti a me scatenava il lato selvaggio che non credevo neanche di possedere.

Cercai di calmare la mia mente e soprattutto il rossore che si era presentato sulla mia faccia al solo pensiero del suo meraviglioso corpo scolpito nudo di fronte a me.

"Jason esci subito da qui" non capivo cosa stesse succedendo...un secondo prima rideva di gusto e il secondo dopo stava mandando via quel ragazzo come se fosse arrabbiato per qualcosa.

Jason uscii di corsa e chiuse la porta alle sue spalle senza però trattenere un sorriso divertito.

Il re alpha si avvicinò a me di corsa e mi fece alzare tirandomi su per un braccio.

Per quanto sembrasse arrabbiato, non era stato brusco, anzi, mi aveva mostrato una delicatezza unica nel suo genere.

"Nessuno deve sentire la tua eccitazione tranne me. Tu sei mia"

Rimasi scioccata da questa affermazione.

Non credevo avesse colto un sentimento simile...ma prestando attenzione a lui, potei percepire la stessa cosa che stavo provando io.

Mi voleva, mi desiderava.

Ardeva di una passione bruciante ed era tutta interamente rivolta a me.

Le sue labbra erano troppo vicine, talmente vicine che l'eccitazione invece che calmarsi iniziò a crescere.

Sorrisi in modo divertito senza sapere cosa dirgli.

Mi piaceva sfidarlo...provocarlo e scatenare in lui reazioni incontrollate.

Ma questo mi si ritorse contro.

Non potevo giocare un gioco che non sapevo fare.

Non potevo vincere...per adesso.

Ero così inspiegabilmente attratta da lui che le mie mani si mossero senza il mio controllo.

Posai una mano sul suo petto e l'altra la misi sulla sua guancia sfiorandolo dolcemente.

I miei occhi non si staccarono un momento dai suoi.

E questo fece l'effetto desiderato.

Lui sembrò sussultare per la sorpresa ma riprese subito il controllo di sé.

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