Capitolo 12

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Come potevo far entrare nel mio cuore una persona così volubile? Un secondo prima è quasi dolce, desideroso di me...e l'attimo dopo mi urla praticamente in faccia di non chiamarlo 'sconosciuto' perché al suo lupo non piace.

Insomma...non era esattamente un comportamento ideale...e re o meno, avrebbe dovuto imparare a comportarsi in modo decente nei miei confronti prima di avere il permesso di entrare nel mio cuore.

Dovevo rendermi conto chiaramente che ora tutto era cambiato, nulla poteva più tornare come prima, ormai ero la regina, la luna di tutti i branchi.

Non c'era alcuna via di fuga da tutta questa situazione.

Non mi era nemmeno stato chiesto se fossi d'accordo o se come vita mia potesse piacere.

Qualcuno dall'alto aveva deciso al posto mio imponendomi una vita e un amore che non sapevo neanche se li avrei mai voluti.

Sarà davvero stata la scelta giusta?

Magari la dea della luna ha commesso un errore...magari esiste un modo per rimediare e donarmi di nuovo il libero arbitrio sul mio cuore.

Nonostante io mentalmente mi opponessi ancora a tutto questo e lo facessi con tutta la forza d'animo di cui dispongo, non riuscivo davvero a capacitarmi di quanto il mio cuore fosse felice della sua presenza.

Come potevo davvero sentire qualcosa di così profondo senza aver modo di fermarlo, per qualcuno che neanche conoscevo?

Tutta questa storia del legame indissolubile e estremamente forte mi aveva stancata...ma allo stesso tempo, non mi ero mai sentita così completa in tutta la mia vita.

E questo mi lasciava basita...decisamente basita.

"Questa sarà la tua stanza" Cameron aprii la porta e ciò che vidi mi lasciò senza fiato.

Non ero mai stata abituata ad avere un simile lusso attorno a me.

Il letto era gigantesco e anche da lontano sembrava davvero molto comodo.

Non vedevo l'ora di provarlo.

Entrai per osservare bene ogni cosa con Cameron dietro che scrutava ogni cambiamento sul mio viso.

"Ti piace?" il suo tono era gentile, quasi totalmente opposto a quello usato poco prima.

"Si è bellissima! Grazie" io ero incantata da tutti quei piccoli dettagli che mi saltavano agli occhi.

"Sono felice che ti piaccia la nostra stanza" lo disse quasi come se fosse normale condividere la stanza con uno sconosciuto.

"La nostra cosa? Credevo che ci avrei dormito solo io" ero sbalordita dalla semplicità che trasudava dalle sue intenzioni.

Voleva dormire con me come se fossimo dei teneri fidanzatini...ma lui per me era un estraneo e il fatto che non capisse questo piccolo ma importante dettaglio mi mise un po' in allarme.

Il legame lo sentivo tanto quanto lui ed era innegabile, ma la mia razionalità non mi avrebbe mai permesso di dormire accanto a uno che nemmeno conoscevo.

Cioè insomma, l'avevo visto per la prima volta il giorno precedente...come poteva pensare che come per magia tutto sarebbe diventato da favola?

Davvero non riusciva a comprendere che io avessi bisogno di tempo? Di conoscerlo?

A me sembrava una cosa così scontata...era normale voler conoscere prima un po' meglio il proprio compagno no?

Ma in quel momento mi tornarono in mente tutte le mie amiche già accoppiate.

Il Summit degli AlphaWhere stories live. Discover now