Capitolo 4

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"Dove sei stata per tutto questo tempo Claire?" non feci in tempo a infilare la chiave nella serratura che mia madre subito partì all'attacco, esattamente come mi aspettavo facesse.

"Ero a fare colazione"

"Suppongo non da sola..." il suo tono accusatorio iniziava ad infastidirmi.

"Mamma non ricominciare, sono abbastanza grande per prendere le mie decisioni da sola, andiamo a prepararci e vediamo di terminare velocemente questo summit"

Andammo in camera mia e mi buttai immediatamente dentro la doccia, avevo assolutamente bisogno di calmare i miei pensieri, non avevo alcuna voglia di partecipare ad un summit, nonostante fosse una grande festa, speravo iniziasse velocemente e finisse in egual maniera.

Tutto questo non faceva altro che riportarmi alla mente il fatto che nessuno mi avesse scelta per ben due anni di fila.

Questo sarebbe stato il terzo.

Era come una pugnalata in pieno petto.

Alla sola idea di ritrovarmi di nuovo da sola in un bosco senza alcun compagno, potevo sentire il mio cuore sanguinare.

Rimasi sotto il getto dell'acqua bollente per parecchio tempo.

Riusciva a calmare i miei nervi, donandomi, seppur per poco, un po' di sollievo.

Finita la doccia mia madre mi aspettava in camera con del cibo, abbastanza da sfamare una cinquantina di lupi, ma la tradizione di famiglia chiedeva questo.

Era da generazioni che in casa nostra si praticava questo rito prima di un Summit.

Il motivo era semplice.

Se qualche donna della famiglia avesse trovato il suo compagno, sarebbe stata l'ultima volta che avrebbe potuto mangiare insieme agli altri in quella casa.

Era la donna a lasciare casa per andare a vivere dal suo compagno e questo accadeva nell'immediato momento in cui ella trovava il suo compagno.

Quindi questa tradizione era un modo carino della famiglia per dimostrare amore e nel caso, salutare la persona.

Una sorta di addio dal nido di mamma e papà.

"Claire, non voglio che tu pensi che tua madre non voglia vederti felice perché non è così lo sai. È che questa scena l'ho già vista davvero tante volte e finisce sempre con il ferire terribilmente qualcuno a cui si tiene"

"Lo so papà, ma parliamoci chiaro... ho vent'anni, non ho ancora trovato nessun compagno nonostante io ci abbia provato per ben due anni...non accadrà di certo ora" iniziavo ad essere stanca di ripetere a tutti sempre le stesse cose.

"Vedrai piccola mia, accadrà quando il tuo cuore non ci spererà più" feci un sorriso tirato ma non replicai.

Desideravo mettere fine a questa conversazione il prima possibile.

Dovevamo partecipare completamente in perfetta forma e questo significava anche con lo stomaco abbastanza pieno da sentire di rotolare invece che camminare.

Era una cosa abituale per i lupi, ma per fortuna il metabolismo veloce ci evitava di diventare enormi.

E beh, per tutto il cibo che riuscivamo ad ingerire, saremo stati davvero giganteschi.

Mangiammo tutti in camera mia.

Forse volevano essere certi che non fuggissi via prima del summit...anche perché ne sarei stata capace e l'avrei di gran lunga preferito.

Finito il pranzo erano già le quattro del pomeriggio, avevo solamente un ora per essere pronta prima della partenza.

Per tutti sarebbe stata una missione impossibile, ma non per me.

Ero sempre stata molto veloce nel prepararmi.

Questo, per una volta, veniva a mio vantaggio.

Misi il vestito che mia madre aveva preparato per me e mi guardai allo specchio.

Non potevo credere ai miei occhi.

Il vestito era di un bianco molto acceso, sembrava quasi che io stessi indossando un pezzo di luna...era bellissimo anche se la sua lunghezza mi spaventava, era lungo fino ai piedi...e questo significava solo che se non fossi stata attenta sarei inciampata davanti a tutti almeno mille volte.

Non sarei più stata la ragazza zitella del branco, ma anche la più impedita nei movimenti.

Sistemai i capelli lasciandoli però sciolti e misi un filo di trucco.

Ero finalmente pronta e soprattutto, in perfetto orario.

Per arrivare dal re alpha ci sarebbero volute ore...per fortuna avevamo la possibilità di andarci in macchina, mia madre guidava e accompagnava me e altre ragazze al summit.

Dopo ore che parvero infinite, arrivammo in un bosco in cui tutti i lupi senza compagno si sarebbero radunati per scoprire se la dea della luna aveva sorprese in serbo per loro.

Arrivai accompagnata dalle altre ragazze che, al contrario mio, non vedevano l'ora di trovare il loro compagno.

Starnazzavano felici come oche, mentre io avrei semplicemente voluto diventare invisibile e andare a sedermi in qualche angolo remoto del bosco in attesa che tutto terminasse.

Non potevo più scappare.

Addentrarmi e rivivere ancora una volta questa mia pena sembrava essere il mio destino.

E fu davvero strano.

Non riuscivo a credere nel fatto che il destino donava un compagno a tutti i lupi perché mi sembrava una cosa assurda, ma alla fortuna donatami dal destino riuscivo a crederci senza il minimo problema.

Entrando nella foresta iniziai a sentirmi strana, ero agitata all'inverosimile e sembrava che qualcosa da dentro di me chiedesse di uscire.

Forse era tutto il cibo ingurgitato qualche ora prima...

Oppure la mia ansia desiderava prendere vita.

Da qualche parte doveva esserci anche Jack, volevo trovarlo...avevo paura, non mi era mai capitato di sentirmi così.

Mi sentivo smarrita.

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