Capitolo 21 - Ayla

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"We weren't to know to know that these

Feathers would grow, into a beautiful cage"

Neanche nei miei sogni più assurdi sarei mai stata in grado di immaginare una cosa del genere.

Non c'era nulla poco prima nel bosco, se non alberi, ma non appena varcammo quel velo un mondo nascosto apparve davanti ai miei occhi.

Alberi altissimi si alzavano verso il cielo sopra i quali vi erano delle case costruite in legno con finestre ricoperte di fiori colorati.

Il profumo nell'aria era inebriante e quell'energia che avevo percepito prima di varcare quel portale era triplicata.

Tutte le ferite che mi ero procurata guarirono all'istante come per magia.

Quello che sembrava a tutti gli effetti un villaggio fatato si estendeva oltre la mia linea visiva, c'erano case sugli alberi ma anche casette in legno alla base dei tronchi.

Riuscii a scorgere un laghetto in cui alcune donne completamente nude stavano facendo il bagno, non riuscivo a credere ai miei occhi.

Continuavo a guardare in tutte le direzioni per cercare di assimilare il più possibile quello che stavo vedendo, ma il mio cervello cresciuto nel mondo mortale non riusciva a credere veramente a tutto quello che vedeva.

« Questo è il paradiso »

La voce di James mi arrivò alle spalle e mi voltai a guardarlo.

Il suo sguardo saettava tra le Ninfe che ci camminavano intorno e ci fissavano come se fossimo stati degli animali rari.

Come poterlo biasimare?

Le Ninfe erano di una bellezza imbarazzante, corpi mozzafiato e visi giovani e bellissimi.

Ma la cosa che mi stupì di più furono i loro capelli, erano delle tonalità più assurde e ricordavano il colore dei boschi e dei fiori in tutte le stagioni, passavano dal castano al rosso passando per il verde e il rosa.

« Benvenuto Arkon»

Mi voltai nel sentire quella voce melodiosa, tre Ninfe ci erano venute incontro.

« E benvenuta Asterì »

La Ninfa che aveva parlato abbassò il capo davanti a me e la cosa mi imbarazzò terribilmente.

Nonostante non avessi mai studiato quello che avevo capito essere greco antico, capii perfettamente cosa avesse detto, esattamente come quando Ben aveva invocato la Dea.

Era come se da quando il mio potere si era sbloccato, avessi attivato anche delle capacità nascoste.

Mi aveva chiamato Stella, ma io ero solo Ayla, e lo sarei sempre stata.

« Mi chiamo Ayla » dissi gentilmente, lei sorrise e annuì.

Blake sorrise a mezza bocca scuotendo il capo poi prese la parola.

« Artemide ci ha detto che siete state avvisate del nostro arrivo »

« Si Arkon, la Dea ci ha avvisate » gli rivolse uno sguardo languido, e il mio stomaco si chiuse.

Quella Ninfa era perfetta, il viso doveva esserle stato dipinto, i lunghi capelli color miele le scendevano fino all'incavo della schiena e la veste che portava era così trasparente da non lasciare spazio all'immaginazione.

« Io sono Drew e loro sono le mie sorelle Lilly e Iris »

Le due Ninfe alle sue spalle abbassarono il capo, anche loro erano stupende, lineamenti perfetti e delicati e capelli rispettivamente rosa e rossi.

The Star WolfWhere stories live. Discover now