Capitolo 8 - Ayla

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"And when you say my name

May it never give you pain"


Mi sentivo vuota e spenta e non avevo idea di quanto tempo fosse passato quando sentii un leggero bussare alla porta.

Non risposi e mi strinsi ancora di più le ginocchia al petto.

Bussarono di nuovo e una voce che non riconobbi mi arrivò da fuori alla porta.

« Ciao Ayla, mi chiamo Ben, posso entrare? »

C'era un altro uomo in quella casa?

Mi passai le mani sul viso e poi le incastrai tra i capelli poggiando i gomiti sulle ginocchia, se anche avessi detto di no mi avrebbero lasciata in pace?

La porta si aprì lentamente e una testa di capelli castani e mossi fece capolino, non appena il suo sguardo color ambra si posò su di me lo vidi rabbuiarsi.

« Ti ho portato qualcosa da mangiare »

Entrò lentamente come se avesse paura di una mia reazione, la cosa mi stupì, qui quella terrorizzata sarei dovuta essere io.

Ma io non sentivo niente.

Si avvicinò lentamente e poi si sedette a gambe incrociate davanti a me.

Posò a terra un vassoio con un panino e delle patatine fritte, seguì il mio sguardo sul vassoio e alzò le spalle.

« Non sapevo cosa ti piacesse, quindi sono andato sul classico, a chi non piace un cheeseburger?»

Sorrise mestamente e mi guardò, rimasi guardinga e senza nessuna voglia di fare conversazione nonostante mi trasmettesse solo sensazioni positive.

Rimase per un po' in silenzio, poi afferrò una patatina e se la portò alla bocca, come se con quel gesto volesse assicurarmi che fosse tutto ok, che fossi al sicuro.

« Mi dispiace molto per il tuo amico Ayla, mi dispiace di non essere riuscito a salvarlo »

Lessi nei suoi occhi un rammarico sincero.

« Come fate a sapere il mio nome? »

La voce mi uscì bassa e roca per via di tutte le lacrime che avevo pianto, lui continuò a guardarmi.

« Ti diremo tutto quando sarai pronta » allentai la presa sulle ginocchia.

« Voglio vedere Oliver » dissi con un filo di voce, come un disco rotto, lui abbassò lo sguardo.

« Lo capisco, e credimi vorrei davvero esaudire la tua richiesta, ma dobbiamo essere certi di poterti far uscire in modo sicuro » aggrottai le sopracciglia.

« Di che parli?»

« Vi hanno attaccato perché ti stavano cercando, potrebbe succedere di nuovo e noi dobbiamo tenerti al sicuro »

Scrutavo i suoi lineamenti in cerca della verità, sembrava sincero ma non riuscivo a capire nulla di tutta quella situazione.

Chi erano loro e perchè avevo bisogno di protezione?

« Per favore, mangia qualcosa » mi spinse più vicino il vassoio.

« Non ho fame » lui scosse la testa.

« Capisco il tuo dolore Ayla, ma lui è in un posto migliore adesso »

« Come fai a saperlo? » sorrise.

« Perchè Blake ci ha chiesto di fare in modo che venisse trovato dalla polizia cosicché potesse essere consegnato alla sua famiglia ed essere sepolto, solo così poteva raggiungere i Campi Elisi» rimasi sconvolta.

The Star WolfWhere stories live. Discover now