"And when you say my name
May it never give you pain"
Mi sentivo vuota e spenta e non avevo idea di quanto tempo fosse passato quando sentii un leggero bussare alla porta.
Non risposi e mi strinsi ancora di più le ginocchia al petto.
Bussarono di nuovo e una voce che non riconobbi mi arrivò da fuori alla porta.
« Ciao Ayla, mi chiamo Ben, posso entrare? »
C'era un altro uomo in quella casa?
Mi passai le mani sul viso e poi le incastrai tra i capelli poggiando i gomiti sulle ginocchia, se anche avessi detto di no mi avrebbero lasciata in pace?
La porta si aprì lentamente e una testa di capelli castani e mossi fece capolino, non appena il suo sguardo color ambra si posò su di me lo vidi rabbuiarsi.
« Ti ho portato qualcosa da mangiare »
Entrò lentamente come se avesse paura di una mia reazione, la cosa mi stupì, qui quella terrorizzata sarei dovuta essere io.
Ma io non sentivo niente.
Si avvicinò lentamente e poi si sedette a gambe incrociate davanti a me.
Posò a terra un vassoio con un panino e delle patatine fritte, seguì il mio sguardo sul vassoio e alzò le spalle.
« Non sapevo cosa ti piacesse, quindi sono andato sul classico, a chi non piace un cheeseburger?»
Sorrise mestamente e mi guardò, rimasi guardinga e senza nessuna voglia di fare conversazione nonostante mi trasmettesse solo sensazioni positive.
Rimase per un po' in silenzio, poi afferrò una patatina e se la portò alla bocca, come se con quel gesto volesse assicurarmi che fosse tutto ok, che fossi al sicuro.
« Mi dispiace molto per il tuo amico Ayla, mi dispiace di non essere riuscito a salvarlo »
Lessi nei suoi occhi un rammarico sincero.
« Come fate a sapere il mio nome? »
La voce mi uscì bassa e roca per via di tutte le lacrime che avevo pianto, lui continuò a guardarmi.
« Ti diremo tutto quando sarai pronta » allentai la presa sulle ginocchia.
« Voglio vedere Oliver » dissi con un filo di voce, come un disco rotto, lui abbassò lo sguardo.
« Lo capisco, e credimi vorrei davvero esaudire la tua richiesta, ma dobbiamo essere certi di poterti far uscire in modo sicuro » aggrottai le sopracciglia.
« Di che parli?»
« Vi hanno attaccato perché ti stavano cercando, potrebbe succedere di nuovo e noi dobbiamo tenerti al sicuro »
Scrutavo i suoi lineamenti in cerca della verità, sembrava sincero ma non riuscivo a capire nulla di tutta quella situazione.
Chi erano loro e perchè avevo bisogno di protezione?
« Per favore, mangia qualcosa » mi spinse più vicino il vassoio.
« Non ho fame » lui scosse la testa.
« Capisco il tuo dolore Ayla, ma lui è in un posto migliore adesso »
« Come fai a saperlo? » sorrise.
« Perchè Blake ci ha chiesto di fare in modo che venisse trovato dalla polizia cosicché potesse essere consegnato alla sua famiglia ed essere sepolto, solo così poteva raggiungere i Campi Elisi» rimasi sconvolta.
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The Star Wolf
Fantasy"Lei portava luce in ogni stanza in cui entrava. Io ero l'ombra che la seguiva." Quanto sono veri i miti e le leggende? Ayla è cresciuta con la zia, e non ha la minima idea che la sua vita sta per essere stravolta da un segreto nascosto. Fino alla...