Capitolo 20

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Feci un respiro profondo, guardandolo negli occhi e mordendomi con forza il labbro.
<<Cosa vuoi da me?>>
<<Perchè per una volta non mi dici tu cosa vuoi?>>
Ebbe un fremito e il suo sorriso si spense.
Si mosse verso di me e con il pugno afferrò il bordo della mia scollatura per avvicinarmi al suo viso.
<<Non giocare con me, Bimba>>
Mi guardò attentamente negli occhi, quasi stesse cercando di scavarmeli solo con la vista.
<<Slacciami il pantalone>> mi lasciò andare.
Incrociai le braccia sul petto.
<<Non lo sai fare da solo?>>
<<Stai rendendo le cose troppo difficili, Bimba, te ne pentirai>> rispose portandosi una mano alla cintura.
<<Questo lo dici tu>> lo provocai ancora.
Mi afferrò per i capelli e avvicinò il mio volto alla sua intimità ancora coperta dai boxer ed in parte dal pantalone calato a metà.
Mi stava facendo male alla testa ma mi piaceva.
Infilò una mano sotto al tessuto e tirò fuori la sua asta non ancora del tutto eretta.
La avvicinò alle mie labbra chiuse ed esercitò una leggera pressione fino a quando non le aprii e potè iniziare a muovermi a suo piacimento.

Mi era mancato tutto di lui, anche la sua prepotenza nell'ottenere da me ciò che voleva quando voleva.
Mi era mancato il suo sapore, il profumo dolce della sua pelle, il suo respiro affannato ogni volta che gli provocavo piacere, il suo possiedermi fisicamente e spicologicamente.

Non potevo oppormi.
Mi teneva stretta per i capelli e ogni mio movimento era controllato da lui e da lui soltanto.
Le mie labbra erano piene di lui e sapevo che avrebbe finito presto per i grugniti che si lasciava scappare ritmicamente.
Il suo liquido caldo mi invase la gola.
<<Ingoia, Bimba>>
Feci ciò che mi aveva chiesto e mi sollevai sul mio sedile.
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<Dovrei ricambiare il favore... ma prima non ti sei comportata bene...>>
Lo guardavo dal basso con gli occhi spalancati, cercando di sembrare più innocente possibile.
<<Io non ti toccherò. Fallo tu per me>>
Il suo ghigno mi convinse ma, questa volta avrei preso con calma il suo ordine.
Mi calai il vestito e slacciai il reggiseno per fargli vedere cosa si sarebbe perso non mettendomi le mani addosso.
Lo vidi mordersi il labbro inferiore.
Agganciai con le dita il bordo delle calze e tirai per far saltare i punti, fino a quando lo squarcio non arrivò a metà delle mie coscie.
Mi sfilai gli anelli dalla mano destra e la feci scorrere lungo il mio addome fino alla mia intimità umida.
Entrai lentamente.
Riuscivo a farmi provare piacere ma quella sensazione non era lontanamente paragonabile a quando le dita erano le sue.
Mi mossi con lentezza dentro e fuori, fino a quando le mie dita non furono abbastanza bagnate. Le passai sul mio clitoride più volte, iniziando a sentire veramente piacere.
Chiusi gli occhi per concentrarmi ma, nonostante questo, percepivo il suo sguardo fisso su di me.
La sua mano si muoveva, di tanto in tanto, lungo la sua asta per continuare a mantenere una leggera erezione, ma non abbastanza da provocarne un'altra.
Lo sentii muoversi mentre io ancora mantenevo gli occhi serrati.
La sua mano prese la mia, allontanandola dal fulcro del mio piacere.
Si era spostato sopra di me.
Entrò dentro di me con forza, tutto intero insieme.
Mi lasciai trasportare da un grido di momentaneo dolore, che però passò subito.
Si muoveva ritmicamente con stoccate decise, provocandomi piacere ad ogni sfregamento della pelle.
Mi portò la mano sul collo, togliendomi l'aria abbastanza da far concentrare ogni mio singolo pensiero solo sul piacere.
<<Non contraddirmi quando ti do ordini, chiaro?>>
Cercava di mantenere un tono di potenza ma sentivo la sua voce fremere per il piacere che gli stavo facendo provare semplicemente lasciandogli il controllo del mio corpo.
Le pareti della mia intimità iniziarono a gonfiarsi intorno alla sua, facendolo gemere di più e facendomi impazzire per lo sfregamento continuo.
Il mio orgasmo arrivò qualche secondo dopo ma lasciai che continuasse a muoversi ancora per qualche minuto, fino a quando non raggiunse il suo.
Uscì da me ma non fece in tempo a prendere un fazzoletto, ricoprendo col suo seme il mio seno e parte del mio addome.

Il mio capoWhere stories live. Discover now