CAPITOLO 7 : LA FUGA

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Charlotte premeva il piede sull'accelleratore, che con sembrava funzionare al massimo, ma comunque Steve sembrava lamentarsi da dietro.

"Oh, gesu! rallenta!"
"cos'è, la cinquecento miglia di Indianapolis?"
"la trecento miglia."
"no, idiota è la cinquecento miglia!"
"è la trecento!"
"diciamo la 'un millione'."

Charlotte sentiva bene le risate di Robin e Steve e i loro continui battibecchi e discorsi senza senso. Cercava di distrarsi, concentrarsi sulla guida e di portare tutto fuori li di al più presto.

"che gli prende?"
"non lo so"
"Credo di abbiano drogati."

Charlotte pronuncio finalmente quelle parole ad alta voce, dando vita ai suoi pensieri e farli conoscere anche a Dustin e Erica. Charlotte frenò bruscamente una volta fuori dalle porte dell'ascensore, Poi scese intimando ai due di fare lo stesso.

"Dustin, tu apri l'ascensore. Erica, aiutami."

Charlotte si diresse ad aprire le porte della scatola di metallo in cui erano accovacciati Steve e Robin, persi nel nulla a guardare confusi le due ragazze avanti a loro. Charlotte tirò con forza Steve per un piede e Erica la imitò con Robin. Lei divertita, Charlotte irritata. Charlotte spinse entrambi dentro l'ascensore quando le porte si aprirono e quando quella partii si poggiò al muro, avendo finalmente pochi minuti di riposo. Steve e Robin si agitarono per e tutto il tempo, comportandosi come due persone ubriache marce. Charlotte non inferì fin quando Steve finì per terra battendo la testa.

"Sta bruciando. Steve, ehi, mi senti? ehi..."

charlotte teneva una mano sulla sua fronte e l'altra sulla guancia senza sangue. Si era preoccupata vedendolo cadere e forse la sua reazione era stata anche frettolosa ma odiava vederlo in quello stato. Robin scivolò per terra guardando la scena, poi gattonò verso Charlotte, poggiandosi sulla sua schiena. Charlotte la guardò per poco poi tornò a guardare Steve, che le parlava con gli occhi chiusi.

"Tu.. stai bruciando."

Charlotte sospirò prima di avvicinarsi di poco per controllargli le pupille aprendogli leggermente gli occhi con le dita, facendo più attenzione ma non bastava perché Steve si dimenò sotto il suo tocco per poi fissarla intensamente e toccarle il naso più volte in modo giocoso.

" boop. boop. boop. che carino questo nasino.. oh, ehi! boop. "

Charlotte rilassò le spalle, sconfitta, non poteva farci niente ormai, erano entrambi andati. Si sedette finalmente per terra e Robin scivolò con la testa fra le sue gambe, la guardava sorridendo. Robin le prese una ciocca di capelli giocandoci, prima di parlare sotto voce. Steve invece teneva gli occhi chiusi giocando con la mano di Charlotte.

"Ehi devo dirti un segreto.. a Steve piace Charlotte, però- però non dire che te l'ho detto perchè lui non vuole dirglielo. È un po' stupido perché anche a lei piace."
"cosa?"

Charlotte sapeva che non era la vera Robin quella che le stava parlando ma le si gelò comunque il sangue nelle vene. Non aveva mai pensato a Steve in quel modo, certo aveva stretto un grande legame con lui ma pensarlo come un futuro ragazzo era troppo. Charlotte fissava la sua mano intrecciata a quella di Steve, sul suo petto.

"Si, si.. ecco vedi, questa Charlotte è fidanzata con uno.. uno che Steve odia, a morte, ma.. oh, oh.. ma che bei capelli che hai Charlotte sono così morbidi, o mio dio la tua pelle.."

Charlotte non stava più ascoltando le parole di Robin, che nel frattempo aveva spostato la sua mano dai capelli alla guancia di Charlotte stringendola in ogni modo possibile.

"Sei così morbida, uno zucchero filato. Steve aveva detto che eri morbida ma non così tanto! voglio essere te da grande.. o mio dio! si! voglio essere te da grande!"

died in your arms Where stories live. Discover now