CAPITOLO 3 : IL CORPO

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Charlotte non riusciva più a stare in quell'aula, respirava a fatica e non riusciva a concentrarsi nell' ascoltare la professoressa di matematica, la mente tornava sempre alla sera prima, quell'ombra la tormentava e sembrava le stesse sempre dietro le spalle.

non era riuscita a dormire bene quella notte, continuava a fare incubi e svegliarsi tutta sudata non le aiutava a calmare i nervi.

Charlotte continuava a sbattere nervosamente il piede per terra, voleva che la campanella suonasse il prima possibile in modo tale da poter uscire da quel buco pieno di persone chiassose.

Fù la prima ad uscire dall'aula al suono della campanella fiondandosi, poi, fuori dalla scuola, in cortile, e con calma riprese a respirare guardandosi sempre intorno, facendo sempre attenzione a non ritrovarsi di nuovo quella strana creatura alle spalle.

Charlotte prese a scavare frettolosamente nel suo zaino, aveva ancora la sigaretta della sera prima che le aveva offerto Steve e non c'era momento migliore di quello, per fumare e cercare di calmarsi.

charlotte si era appena portata la sigaretta, leggermente storta, alle labbra quando vide in lontananza Jonathan camminare con in mano la sua borsa 'da lavoro', come usava chiamarla lui, in spalla.
sicuramente era appena uscito dal laboratorio di fotografia.

aveva intenzione di avvicinarsi, magari avrebbero potuto parlare meglio in quella circostanza e chiarire, sapeva che Jonathan non avrebbe fatto nessuna scenata nel cortile della scuola così iniziò ad andarci incontro ma venne preceduta da Steve Tommy Carol e Nicole, che era semplicemente un'amica stupida di Carol.

Charlotte si fermò in mezzo alla strada, non aveva idea di cosa volessero fare quegli idioti con Jonathan ma d'altronde non era una novità, Steve aveva sempre avuto una fissa con Jonathan e lo prendeva sempre di mira.

Charlotte vide Jonathan cercare di allontanarsi e Steve sfilargli la borsa da sotto il braccio, decise quindi di avvicinarsi e soccorrere l'amico, dopotutto gli voleva bene e non lo avrebbe mai lasciato solo nelle grinfie di Steve Harrington.

"ti prego, ridammi la borsa"

jonathan parlava quasi in sussurro, mentre cercava di prendere la sua borsa che Tommy e Steve si stavano lanciando giocado e ridendo.

"ehi! lascialo in pace!"
"ehi ragazzina stanne fuori"

urlò Charlotte che venne trattenuta da Carol ancor prima di arrivare vicino ai tre ragazzi.

"trema sul serio, ha proprio qualcosa da nascondere!"

Steve aprii la borsa di Jonathan ridendo e cacciò fuori delle foto stampate, iniziò a sfogliarle una ad una passandone poi metà a tommy.
Charlotte riuscì finalmente a liberarsi di Carol, che nel frattempo in modo curioso si avvicinò ai due ragazzi per vedere le foto, così lei si potè avvicinare a Jonathan

"ecco qua, o mamma mia"
steve continuava a sfogliare le foto corrugando la fronte dopo ognuna di esse, Charlotte non capiva avrebbe voluto anche lei avvicinarsi per vederle ma si fidava di Jonathan e sapeva che non avrebbe mai potuto fare qualcosa di male o sbagliato.

tommy alzò una foto per mostrarla a Steve che subito alzò lo sguardo su Charlotte, che a sua volta lo guardò confusa.

"che c'è? "
"tu e il tuo ragazzo giocate sempre a questo gioco?"
"di che stai parlando?"

Charlotte strappò dalle mani di Steve la foto e la guardò attentamente, la foto ritraeva Charlotte sola in piscina con tutti i vestiti bagnati mentre si tirava su i capelli.
non poteva credere a quello che stava guardando, erano foto della sera precedente, Jonathan li aveva fotografati e guardati per tutto il tempo.
Charlotte prese dalle mani di Steve anche le altre foto, notando che jonathan si era concentrato maggiormente su di lei e Nancy, specialmente su quest'ultima aveva foto mentre si spogliava in camera di Steve, Charlotte inorridì alzando lo sguardo sul suo migliore amico, che non aveva ancora trovato il coraggio per alzare la testa e guardarla negli occhi.

died in your arms Where stories live. Discover now