CAPITOLO 3 : LA DECODIFICAZIONE

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Nuovo giorno, nuova frase russa. Charlotte si trovava di nuovo all'interno della gelateria in compagnia di Robin, ad ascoltare e riascoltare quel nastro in cerca di qualche indizio. Charlotte questa volta aveva chiesto una grande coppa di gelato a Robin, che avevano finito per condividere nella pausa. Charlotte camminava avanti e indietro per la stanza, quella sul retro che sembrava uno sgabuzzino mentre Robin venne richiamata da qualcuno per servire i gelati. Charlotte non vide la persona avanti a Robin, vedeva solo la testa bionda di Robin muoversi da un lato all'altro dalla finestra che collegava le due stanze, lasciata aperta. Anche Dustin era arrivato con lei quella mattina, in gelateria ma ora si trovava con Steve e spiare le persone all'interno del centro commerciale. Dustin aveva avuto questa grande idea dopo le parole di Steve della sera prima, per cui secondo lui la spia russa doveva stranamente trovarsi lì dentro, da dove trasmetteva. Charlotte non ci credeva molto, se Dustin per come aveva detto, aveva rintracciato quel segnale su una collina era impossibile che provenisse proprio dal centro commerciale. In verità, Charlotte, pensò subito al laboratorio di Hawkins ma era stato chiuso e abbandonato dopo gli incidenti dello scorso anno, quindi era poco più che probabile. Ma nel frattempo, Steve e Dustin continuavano a gironzolare per il centro commerciale a spiare le persone senza problemi, da quasi tutta la mattina. Charlotte venne distratta dal rumore di pugni sulla porta. Si guardò intorno notando una strana porta rossa all'angolo della stanza a cui non aveva mai fatto attenzione prima. Non si mosse, nemmeno quando la persona dietro la porta bussò una seconda volta. Robin prontamente entrò attraverso la finestra, andando ad aprire alla porta. Consegna. In un certo senso doveva aspettarselo. Uno strano uomo, non molto vecchio ma grasso informò Robin di avere una consegna per il negozio fissandola dalla testa ai piedi. Charlotte guardò bene l'uomo nonostante si mantenesse a distanza da lui. Indossava una divisa, probabilmente di qualche azienda di trasporti come segnava la stampa sulla divisa, nera, con addirittura un cappellino con le sigle dell'azienda. Segnavano, LYNX, grande e in rosso, sia sul cappello che sulla camicia della divisa.
Charlotte si sentii come graziata dal signore, diede un veloce sguardo alla lavagna di Robin, che nel frattempo firmava per la conferma della consegna, poi guardò di nuovo l'uomo con ansia. I suoi dubbi si chiarirono dopo che l'uomo, dopo aver ricevuto quello che doveva, girò i tacchi lasciando di nuovo le due ragazze sole. Charlotte ebbe la possibilità si vedergli il retro della divisa, il quale raffigurava il profilo di un gatto grigio, all'interno di un cerchio grigio. Bingo. Corse vicino la porta, sperando di trovare ancora l'uomo, che man mano spariva lungo il corridoio, sorpasso Robin quasi con violenza guardando attentamente ogni angolo di quella divisa poi Charlotte si avvicinò a Robin con occhi spalancati poggiando entrambe le mani sulle spalle.

" il gatto grigio "
"porca. puttana."

Robin aveva perfettamente compreso quello che stava cercando di dire Charlotte. Avevano ascoltato così tante volte quella registrazione ripetendosi le frasi in mente che ormai credeva di riuscire a dire solo quello. Non persero tempo a correre fuori dal negozio, sorpassando le figure di Steve e Dustin appena entrati all'interno e senza preoccuparsi di lasciarlo incustodito con ancora i clienti all'interno. Corsero dirette al cuore centrale del centro commerciale, dove si trovava una larga piazza dove le persone poteva riposarsi dopo una giornata di shopping e dove potevano ammirare l'intera struttura, perfino i negozi al piano superiore. Charlotte girava in tondo guardandosi intorno, Robin la guardava.

"Sarebbe bello una gita in cina"

Robin le parlava mentre Charlotte perlustrava ogni negozio presente sotto gli occhi. Avevano finito di tradurre il resto del codice quella mattina, cercando di capirci qualcosa. Charlotte ripetè le parole di Robin.

"Sarebbe bello una gita in cina!"

Charlotte indicò un negozio di alimentari cinese, difronte a loro. Robin sorrise. Entrambe le ragazze avevano assunto un aria soddisfatta, stavano decifrando il codice.

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