Capitolo 14

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Noa sbuffò guardando fuori dal balcone del suo studio l'enorme parco che aveva di fronte. Da una settimana a quella parte aveva avvertito come se Kaaryn si fosse allontanato da lui. Certo i baci e il sesso c'erano ancora ma lo avvertiva più lontano, più distante. Non gli faceva più domande e lo sentiva quasi disinteressato a lui. Come se fossero semplicemente due coinquilini con benefici e la cosa lo stava facendo sentire male. Certo all'inizio gli dava un po' fastidio come il marito cercasse di conoscerlo in tutto e per tutto ma solo perché non si era mai voluto affezionare troppo per paura di una brutta fine del loro matrimonio ed era quello che poi era successo. E forse era tutta colpa sua, colpa sua che non si era sforzato di conoscere meglio Kaaryn come il castano aveva provato a fare.

Quella sera avrebbe parlato con il marito per cercare di risolvere quella situazione e forse si sarebbe aperto leggermente. Non voleva perderlo perché aveva capito quanto Kaaryn fosse fantastico in quasi un mese di convivenza. Kaaryn non era Jacob e doveva capirlo molto tempo prima.

Prese un respiro profondo e fece per ritornare a scrive al computer, visto che gli mancavano pochi capitoli per la fine del suo secondo libro, quando notò qualcosa che non avrebbe mai voluto vedere. Lacrime iniziarono a scendere dai suoi occhi e si mise una mano sulla bocca per non urlare. Quello che aveva appena visto non era altri che suo marito che stava baciando un altro ragazzo alla luce del giorno.

Noa non resistette più a quello che era l'ennesimo tradimento nei suoi confronti e rientrò nello studio sbattendo la porta finestra per poi tirare un pugno al suo povero laptop il quale iniziò ad accendersi e spegnersi a ripetizione.

-vaffanculo anche a te- urlò al computer scoppiando definitivamente a piangere. Perché non gli andava mai niente bene? Perché doveva essere tradito anche da suo marito?

Rimase a piangere nel suo studio fino a quando non finì le lacrime e rimase fermo in quella posizione anche che l'unica cosa che realmente voleva era prepararsi uno dei dolci buonissimi di Kaaryn e rassicurarsi con quello. Solo che solo il pensiero che i dolci fossero del marito lo mandava in bestia.

-Noa cosa cazzo...cos'è successo?- disse proprio Kaaryn entrando nello studio e osservando sconvolto il marito che sembrava completamente stravolto e si vedeva chiaramente che aveva pianto.

-vaffanculo- gli ringhiò contro Noa con furia e Kaaryn ne rimase sorpreso.

-cos'è successo? Se non mi parli non posso aiutarti-

-non ho bisogno del tuo aiuto brutto figlio di puttana!- gli urlò contro -tornatene dal tuo fottuto ragazzo- Kaaryn sgranò gli occhi.

-mi hai visto con Tau- sussurrò -per questo stai così. Noa Tau è il mio ex e oggi mi ha baciato perché vuole riconquistarmi visto che non ha trovato nessuno meglio di me. Ma io non ci sto, io sono sposato con te e voglio te-

-dite tutti così voi stronzi, date sempre la colpa agli altri quando è volpa vostra!- ringhiò ancora Noa per niente convinto dalle parole dell'altro.

-voi? Di cosa stai parlando Noa? Io sono serissimo quando dico che voglio te-

-ma mi tradisci con quel Tau da settimane ormai!-

-cosa dici? Cosa te lo fa pensare! Io non voglio Tau di nuovo nella mia vita perché mi distruggeva e sono serio quando dico che voglio solo te-

-sei diverso da settimane!-

-allora te ne sei accorto!- sbottò Kaaryn.

-quindi non lo neghi- Noa sembrava ancora più arrabbiato di prima. -ammetti che mi stai tradendo e mettiamo fine a questo cazzo di matrimonio-

-no, non ti ho tradito Noa e sai qual è la verità amore mio? La verità è che sono stato distante perché quando ho provato a parlare con te, a far uscire qualcosa della tua vita che non fossero cose che conoscono anche i conoscenti più lontani, ma tu mi ignoravi! Ho smesso perché vedevo che non volevi parlarmi e volevo darti tempo. Ma tu sei partito in questo cazzo di esperimento per niente intenzionato a farlo andare bene visto che non vi hai mai provato!- urlò Kaaryn ormai esasperato e Noa sgranò gli occhi non riuscendo a dire altro, sentendosi terribilmente in colpa per quel litigio e per non aver provato ad aprirsi con il marito.

-io...io sono fatto così, mille insicurezze dovute a stronzi che mi hanno tradito e io...io non ti merito- concluse Noa con le lacrime agli occhi correndo fuori da quello studio per prendere la sua tracolla metterci l'indispensabile dentro e correre fuori da quella casa.

-NOA!- urlò Kaaryn quando si accorse della porta sbattere e cercò di seguire il biondo ma il marito era come scomparso nel nulla e il castano lanciò un urlo di disperazione. Non voleva perderlo maledizione! Non dopo il loro primo vero litigio. Aveva appena scoperto una parte del marito se non addirittura il motivo della sua diffidenza e non voleva che finisse tutto li. Doveva andarsi a riprendere suo marito a qualunque costo.

-Lesh ho bisogno di una mano- sospirò Kaaryn al telefono dopo aver composto il numero del suo migliore amico, migliore amico che Noa non aveva ancora conosciuto visto che ogni volta si era rifiutato di uscire con loro.

-che succede?-

-quello stronzo di Tau oggi mi ha baciato per farmi cambiare idea e tornare con lui.

-spero che tu lo abbia mandato a quel paese- ringhiò il moro.

-certo che l'ho fatto solo che mio marito ci ha visti dalla finestra ed è esploso letteralmente! Abbiamo litigato e ho capito in parte cosa lo turba solo che lui è scappato da me dicendo che non mi merita e io non sono riuscito a raggiungerlo. Non voglio che finisca tutto così-

-almeno Noa ha capito che non lo hai fatto volontariamente?- chiese curioso Lesh sperando in una risposta affermativa da parte di Kaaryn che davvero non si meritava una fine così brutta di quello che era un matrimonio che poteva essere bellissimo.

-credo proprio di si visto la sua ultima frase-


S.O.S. matrimonioWhere stories live. Discover now