Capitolo 9

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Noa aprì gli occhi e osservò con calma il volto di quello che era suo marito mentre dormiva tranquillamente. Ancora non riusciva a credere di essere realmente sposato ma era in quel letto, aveva la fede all'anulare sinistro e la sera prima aveva fatto sesso con il marito. A quel pensiero divenne completamente rosso e decise di alzarsi per andare in bagno e soprattutto per cercare la cucina di quella casa per prendersi un meritato caffè. Poteva circolare tranquillamente in quella casa senza svegliare Kaaryn vero? Infondo era diventata anche la sua di casa.

Appena uscito dal bagno si diresse verso il soggiorno che aveva notato di sfuggita la sera prima e sorrise nel capire di aver fatto la scelta giusta visto che alla destra c'era una porta scorrevole per metà aperta dalla quale si intravedeva la cucina e ci si infilò dentro guardandosi intorno in cerca di una macchinetta del caffè. La individuò all'angolo tra il piano cottura e il frigorifero. Subito si mise a cercare le cialde e nel mentre che apriva i vari mobili uscì anche due tazzine nelle quali mettere il caffè, voleva prepararlo anche al marito.

-sono nel mobiletto centrale- Noa quasi saltò dallo spavento quando sentì la foce assonnata di Kaaryn dietro di se. Lo osservò attentamente chiedendosi quando si fosse svegliato e soprattutto se era stata colpa sua, prima di prendere le cialde dal mobiletto centrale proprio come gli aveva detto il marito che nel mentre si era incamminato verso il frigorifero. Il castano prese la red velvet che aveva preparato in più il sabato per il ristorante, e che come al solito si era portato a casa per non buttarla visto che non voleva dare qualcosa di vecchio ai suoi clienti, e la mise sul tavolo raggiungendo poi Noa che si era messo a fare il caffè abbracciandolo da dietro e assaporando il suo profumo che in parte era coperto da quello dell'ammorbidente che usava visto che aveva addosso i vestiti che gli aveva prestato come pigiama il giorno prima.

-come lo vuoi il caffè?- chiese Noa che si era irrigidito per via del troppo affetto da parte del castano e che ancora non aveva notato la red velvet sul tavolo.

-lungo e amaro- sussurrò Kaaryn lasciandogli un bacio sotto l'orecchio -scusa se sono troppo invadente- aggiunse poi avendo notato come si era irrigidito il biondo.

-sono io che mi devo ancora abituare ancora a tutta questa situazione- borbottò Noa che dopo aver finito di preparare il caffè di Kaaryn si mise a fare il suo e si guardò intorno in cerca dello zucchero, lui non sopportava le cose troppo amare. Il castano parve capire le sue intenzioni e si staccò per aprire nuovamente il mobiletto centrale e uscire le bustine di zucchero che teneva li per ogni evenienza visto che la cugina amava il caffè zuccherato così come il resto della sua famiglia.

-grazie- Noa raggiunse il tavolo con le due tazzine seguito a ruota da Kaaryn e solo allora si accorse della torta rossa sul tavolo -e questa?-

-è avanzata da sabato e a me dispiace buttare le cose quindi quando avanzano di solito le porto a casa e me le mangio a colazione-

-cavolo se ingrasso veramente- sbuffò Noa dividendo perfettamente a metà la torta rimasta ed iniziando a mangiucchiare la sua metà con gusto.

-ma no. Comunque che farai con il lavoro? Hai detto che lavoravi part-time in una caffetteria-

-non lo so- sospirò Noa -il lavoro li l'ho dovuto lasciare perché dodici ore in macchina sono troppe per poter continuare, soprattutto con lo stipendio misero che ricevevo. Credo che proverò a cercare qualcosa ma all'inizio dipenderò da te quindi scusami-

-non ti preoccupare. Cazzo non credevo fossi così lontano- borbottò Kaaryn rendendosi conto che il ragazzo era senza lavoro per colpa sua.

-sai se qualcuno assume da queste parti?-

-non lo so, dovremmo chiedere in giro- rispose sinceramente Kaaryn anche tenendo a mente che il ragazzo era laureato in letteratura e avendo capito che non aveva tanta voglia di tornare a lavorare in una caffetteria.

-sono proprio inutile, non voglio stare qui a poltrire con le mani in mano-

-se vuoi, ma solo se vuoi, puoi aiutare giù al ristorante- gli propose Kaaryn -in realtà avevo già idea di chiedertelo ma non ero sicuro potesse piacerti come idea-

-come cameriere potrei essere utile se vuoi con tutti gli anni passati a lavorare in bar o caffetterie- sorrise Noa -quindi se per te non ci sono problemi fino a quando non troverò un lavoro posso aiutarvi senza problemi-

-ottimo, domani ti spiego tutto. Oggi siamo chiusi-

-io devo assolutamente andare a prendere la mia valigia, visto che ho dimenticato il telefono anche in hotel. Contando anche che non ho un cambio-

-andiamo subito dopo colazione anche perché mi devi presentare per bene tua madre, ieri non siamo riusciti a fare niente- anche Kaaryn si mise a mangiare la sua metà di dolce anche se per lui le porzioni che aveva fatto Noa erano troppo grandi.

-io...ecco...-

-cosa?- chiese curioso Kaaryn non capendo perché il ragazzo sembrasse così tanto in imbarazzo.

-niente lascia perdere- sussurrò il biondo scuotendo la testa e decidendo che non era il momento di fare quella domanda. La cosa fece insospettire molto Kaaryn che cercò di capire quello che voleva dire suo marito e anche perché si era fermato.

-sai che puoi dirmi tutto? Ci stiamo ancora conoscendo e non so leggerti nel pensiero-

-non è niente davvero- scosse la testa Noa, non gli sembrava il caso fare quella domanda in quel momento.

-ora non ti darò pace fino a quando non saprò cosa volevi dirmi lo sai vero? Non farmi fare quello assillante- Noa sbuffò maledicendosi anche per aver parlato troppo.

-ecco...io non ho visto i tuoi genitori quindi...ecco...-

-ora capisco perché non volevi parlare- sorrise Kaaryn per rassicurare il biondo -non ci sono più ormai da anni, sono morti quando io avevo dieci anni in un incidente stradale, i miei zii sono stati come i miei genitori e le mie cugine come le mie sorelle- rispose senza problemi il castano mentre Noa annuiva avendo in parte immaginato uno scenario del genere.


S.O.S. matrimonioWhere stories live. Discover now