Capitolo 11

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-allora Noa parlaci un po' di te- disse Roweena sistemando le varie birre al centro del tavolo della casa di Kaaryn dove si erano tutti riuniti per poter conoscere meglio il loro nuovo membro della famiglia.

-non c'è niente da dire, ho studiato lettere e lavorato in una caffetteria per anni- spiegò velocemente il biondo sentendosi ancora una volta a disagio per tutte quelle attenzioni.

-lettere? Wow- disse Cesar porgendo una birra alla moglie, visto che lei non se l'era messa davanti, ma la ragazza scosse la testa.

-già, il problema è che non trovo lavoro con quella laurea e devo ripiegare su altro-

-sono certa che fino alla fine riuscirai a trovare il lavoro adatto per te- disse Molly guardando quasi disperato il panino del Mc che era la sua cena. L'idea di ordinare dal McDonalds era venuta a Roweena a tutti erano stati d'accordo anche se in realtà ne Hugo e ne Molly amavano molto quel fast food.

-lo spero anche perché non voglio pesarvi troppo al ristorante-

-credimi non pesi visto che io sono in vacanza da domani- lo rassicurò Roweena -e credimi ci servono altri camerieri solo che mio cugino non si fida quasi di nessuno dopo che l'ultimo cameriere che aveva assunto ha cercato di rubare l'incasso del giorno-

-aiuto anch'io in sala quando c'è troppa gente e ce la facciamo sempre senza problemi quindi non vedo che bisogno c'è di prendere gente sconosciuta a lavorare. Preferisco essere circondato dalla mia famiglia-

-concordo con Kaaryn- disse Hugo annuendo e mangiucchiando una patatina -ce la facciamo tranquillamente a gestire le situazioni e adesso abbiamo anche Noa cha ci aiuterà quindi non ci sono proprio problemi-

-vi fidate davvero di me?- chiese Noa che non voleva sentirsi il terzo incomodo in quel ristorante.

-ma certo che si, sei mio marito e quindi parte della famiglia- lo rassicurò Kaaryn lasciandogli un bacio sui capelli. Roweena a quella scena sorrise intenerita e felice che le cose stessero andando bene tra i due anche se, come le aveva detto la sera prima Cesar, era ancora troppo presto per essere certi che sarebbe durata. Entrambi i ragazzi erano ancora nell'idillio dei loro primi giorni insieme e non avevano attraversato molto insieme se non il loro matrimonio. La verità sarebbe venuta a galla dopo i litigi.

-spero solo di non fare danni-

-ancora?- chiese quasi ridendo Kaaryn -hai lavorato in bar e caffetterie come cameriere, non è tanto diverso sai? I piatti sono più grandi vero ma è simile come lavoro- e con quella frase da parte del castano chiusero definitivamente quella conversazione pensando semplicemente a mangiare la loro cena. Cena che per fortuna di Noa passò tranquillamente e senza altre domande che andavano troppo sul personale.

-allora a domani Noa- disse Molly salutando il biondo con un sorriso, sorriso che venne spontaneo anche a Noa.

-gli sei piaciuto. Sono felice- Kaaryn sembrava realmente contento di quella situazione e Noa sospirò di sollievo, di certo non sarebbe riuscito a vivere in un posto dove le persone non lo sopportavano minimamente, sarebbe stato troppo brutto visto che si trovava a chilometri di distanza dalla sua migliore amica e dalla madre.

-io però non so se a tuo madre vado a genio- aggiunse il castano mentre buttava tutta la spazzatura che avevano creato.

-sono sicuro che tu le vada più che a genio, tanto credo che ci sarà l'occasione di invitarla qui qualche altra volta e potrete parlare meglio-

-potremmo fare anche un salto nel tuo paese qualche volta non per forza deve venire lei da noi- propose Kaaryn raggiungendo il marito e lasciandogli un altro bacio tra i capelli, ormai era diventata una fissa del castano e a Noa non dispiaceva nemmeno tanto.

-e come? Tu hai il ristorante- gli fece notare il biondo sbuffando per la stanchezza, voleva andare a dormire ma allo stesso tempo gli era venuta l'ispirazione per scrivere un altro capitolo della sua storia.

-sono il proprietario e posso lasciare qualche volta la gestione ai miei zii- spiegò con tranquillità Kaaryn spostando poi le sue labbra sulla bocca dell'altro coinvolgendolo in quello che non era per niente un bacio casto.

-andiamo a letto?- gli sussurrò sulle labbra e Noa sospirò pensando a quanto tutto quello gli sembrasse troppo affrettato e troppo bello per essere vero. Era certo sarebbe successo qualcosa di brutto che li avrebbe separati.

-vorrei controllare alcune cosa al computer prima di andare a letto- borbottò, voleva realmente scrivere qualcosa al computer però non voleva dire la verità al marito.

-va bene, io ti aspetto di la- sorrise Kaaryn baciandolo ancora una volta e con ancora il sorriso stampato in volto si buttò sul suo letto prendendo il suo telefono e componendo il numero del suo migliore amico.

-Ehi, come mai questa chiamata?- chiese Lesh sbadigliando.

-non posso voler sentire il mio migliore amico?-

-ma sai perfettamente che sono all'estero per lavoro e di solito non mi chiami mai a meno che non sia successo qualcosa di preoccupante-

-non è successo niente di preoccupante mi sono semplicemente sposato- rivelò di botto il castano mente avvertiva il respiro del suo migliore amico bloccarsi.

-in che cazzo di senso ti sei sposato? Non ti eri lasciato con quel coglione di Tau?-

-infatti io con lui per fortuna non ci ho più niente a che fare-

-e chi cazzo ti sei sposato scusa? Sono via da tre mesi e non mi ricordo di averti visto con un altro ragazzo dopo Tau-

-sai quell'esperimento del quale abbiamo letto sulla rivista che ti hanno dato perché parlavano del libro che avevi controllato?-

-si quello del matrimonio combinato tra due....o porca...dimmi che non lo hai fatto seriamente!- Kaaryn rise a quelle parole confermando a Lesh che si, lo aveva fatto realmente. -e lui com'è?-

-bellissimo, molto timido anche se forse è più diffidenza che timidezza, ma mi piace. Appena torni te lo devo far conoscere-

-ovviamente!-


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