Capitolo 17

947 53 5
                                    

-tutto bene?- chiese titubante Kaaryn notando che il marito si era fermato sull'ingresso di casa e si guardava intorno.

-si è solo che...io...in così poco tempo che siamo sposati tornare qui mi sembra come essere a casa e non capisco come possa essere possibile una cosa del genere- disse sinceramente Noa. Si era letteralmente sentito a casa non appena aveva attraversato quella porta.

-è normalissimo amore- gli sussurrò Kaaryn avvicinandosi e lasciandogli un bacio sulla fronte come era solito fare i primi tempi.

-devo spiegarti un bel po' di cose- aggiunse Noa sospirando -ma per farlo ho bisogno di una cosa- si allontanò dal marito e andò verso il suo studio dove aveva messo su una mini libreria dove erano presenti alcuni dei suoi libri preferiti e anche il ricettario che gli aveva regalato proprio Kaaryn e andò verso la cucina.

-cosa vuoi fare?- chiese curioso il castano seguendolo avendo perfettamente riconosciuto il suo regalo tra le mani dell'altro.

-un dolce- sorrise Noa aprendo il ricettario e sfogliandolo con cura -sai quando mi è arrivato avevo voglia di dolce e quindi ho provato a farne uno, io non sono mai stato tanto bravo e quando mi è venuto bene sono stato felice fino al settimo cielo-

-ne sono felice. Li dentro ci sono ricette passate di generazione in generazione dalla mia famiglia-

-e te le hai copiate tutte a mano per me-

-be' non volevo che stampandole qualcuno potesse rubarsi qualche ricetta, non mi sentivo sicuro- rivelò il castano iniziando ad uscire diversi utensili che sarebbero di sicuro serviti per fare un dolce.

-sei un pazzo- rise Noa prima di fermarsi davanti la red velvet sospirando -è inutile amo troppo questo dolce-

-e allora facciamo questo- e Kaaryn si mise subito a lavoro seguito a ruota da Noa. I due prepararono in dolce in silenzio a parte per qualche risatina che usciva quando si sporcavano involontariamente con gi ingredienti.

-parliamo?- sussurrò Noa sedendosi al tavolo ancora sporco visto che non avevano sistemato niente di quello che avevano usato per il dolce, dolce che si stava cuocendo.

-sono qui, puoi dirmi tutto non ti preoccupare- lo rassicurò Kaaryn prendendogli le mani tra le sue.

-mi dispiace per come sono scattato quando è successo quel fatto ma io...sono già stato tradito altre volte e non è un bel ricordo. Jacob...io ne ero innamorato nonostante ad Annabel lui non andasse a genio e a posteriori aveva ragione a crederlo. Per lui avevo anche lasciato il college visto che il master lo dovevo fare in un'altra città e lui non mi poteva seguire. Me ne sono sempre pentito dopo ma ormai era troppo tardi per poter continuare-

-ma se hai solo venticinque anni!- protestò Kaaryn al quale stava già venendo voglia di picchiare quel Jacob.

-lo so ma dovevo studiare nuovamente per il test d'ingresso e io...non ci sono riuscito. Comunque non è stato solo quello il problema- Noa prese un profondo respiro cercando di scacciare le lacrime che già volevano uscire con prepotenza -te ne sarai di certo accorto dell'assenza di mio padre ecco lui non c'è più da due anni ormai. Si è ammalato quando io ero all'ultimo anno di college e la situazione è peggiorata dopo la mia laurea. Io andavo da lui ogni giorno e Jacob si è spazientito dicendo che non ci vedevamo mai. Io allora gli avevo proposto di venire la sera da me, visto che il pomeriggio lo passavo con mio padre ma lui mi disse un no secco. Non riuscivo davvero a capire il perché e allora un giorno decisi di andare da lui il pomeriggio e andare da mio padre la sera. Solo che Jacob non voleva stare con me voleva solamente distruggermi visto che quando arrivai da lui, e lui sapeva che sarei arrivato, lo trovai a scopare con un altro. Gli urlai contro che era finita e corsi da mio padre solo che...- il ragazzo non riuscì più a trattenere le lacrime mentre veniva stretto dal marito. -lui era morto quel pomeriggio stesso- concluse a bassissima voce mentre Kaaryn continuava a stringerlo forte con una voglia matta di andare a spaccare la faccia a quel pezzi di merda che era il suo ex.

-posso avere l'indirizzo di questa merda vivente?- ringhiò Kaaryn mentre si alzava per controllare l'impasto nel forno.

-non ti voglio in prigione!- protestò Noa dopo essersi leggermente calmato -ormai è passato non ti devi più preoccupare per me anche perché adesso sono tuo marito. Sai se mia madre e Annabel non mi avessero iscritto a questo esperimento senza il mio consenso non ci saremmo mai conosciuti e non mi sarei mai innamorato di te- sussurrò con un sorriso Noa.

-hanno fatto tutto alle tue spalle?- rise Kaaryn.

-si! E' stato tremendo quando l'ho scoperto ma adesso sono felice di aver accettato- Kaaryn sorrise a quell'affermazione ed uscì la teglia dal forno lasciando riposare l'impasto prima di iniziare a farcirlo.

-e tu? Come hai scelto?-

-in realtà mi ero fatto una promessa: sposarmi prima dei ventott'anni come avevano fatto i miei genitori e i loro genitori. Era giusto un voler mantenere la tradizione-

-sei serio?-

-si, anche se mi sono iscritto a quell'esperimento per rabbia più che altro. Il mio ex, quello che ci ha fatti litigare, voleva essere lui al tuo posto perché be' in poche parole voleva i miei soldi e anche se non sopportava tutte le cose che piacevano a me cercava di tenermi stretto. Abbiamo litigato e lui è andato a cercarsi qualcuno di più ricco da spellare e io sono stato finalmente libero anche se mi sono sentito frustrato per aver perso tempo della mia vita con lui-

-e adesso sei tutto mio-

-già- rispose Kaaryn piegandosi per poter baciare sulle labbra il bellissimo biondo che aveva difronte. E quel bacio avrebbe portato anche ad altro per come era iniziato se solo il suo telefono non avesse preso a squillare con insistenza. -scusa- sussurrò prima di rispondere.


S.O.S. matrimonioWhere stories live. Discover now